Please enable JavaScript.
Coggle requires JavaScript to display documents.
Il controllo e il lavoro di riparazione - Coggle Diagram
- Il controllo e il lavoro di riparazione
- La correzione degli errori
La correzione degli errori è uno strumento che ha a disposizione l'insegnante per controllare i progressi dei suoi allievi.
Essa spesso è dannosa e demotivante, in quanto l'esperienza dell'errore viene vissuta dallo studente come un insuccesso (dovuto anche all'assegnazione di voti).Cos'è l'errore? L'errore è una deviazione da una regola in vigore nella lingua-e-cultura oggetto di studio.Per un lungo periodo l'errore è stato considerato frutto di interferenza negativa e totalmente da evitare, in quanto si credeva che gli errori, una volta commessi, vengono appresi.
Una nuova concezione dell'errore, però, lo considera come indicazione dell'aspetto creativo è può essere frutto di:
- formulazione di generalizzazioni inadeguate (es. ho andato)
- frutto di sovra-generalizzazioni di regole operanti nella L2
- interferenza di regole provenienti da un'altra lingua conosciuta (transfer negativo)
"Lavoro di riparazione" = trattamento dei problemi che sorgono durante l'uso linguistico interattivo (Concezione di riparazione > correzione)Il lavoro di riparazione è il continuo lavoro di aggiustamento che ha luogo tra parlanti ed ascoltatori durante l'interazione.
L'imputazione di un errore è minacciosa, mentre la riparazione tende a rendere la correzione accettabile attraverso una serie di criteri di "lavoro di faccia". Inoltre viene dato modo di autocorreggersi.Come può l'insegnante aiutare i suoi allievi a raggiungere l'autocontrollo? Per capire ciò è necessario riflettere sui processi di riparazione che hanno luogo in contesti di apprendimento naturale:
- contesto in cui N considera NN come un N
- contesto in cui N considera NN come un NN
Dunque, si ritiene valida una delle due ipotesi:
- Il parlante nativo mette in atto una sorta di didattica naturale per cercare di aiutare il NN ad interagire in L2, fornendo dati in entrata, "correggendo" i suoi in uscita
- La "didattica naturale" applica strategie miranti a mantenere aperto il flusso conversazionale, promuovendo l'apprendimento
- Tipi di lavoro di riparazione
Le riparazioni si possono raggruppare in 3 macroaree:
- orientata al codice (strutturazione L2)
- orientata al messaggio (trasmissione di informazioni)
- orientata all'attività didattica (organizzazione dell'ambiente classe)
Un'altra distinzione può essere quella tra riparazione conversazionale (mirata ad aiutare) e didattica (mirata a valutare).Infine vi è l'autoriparazione.
I. L'autoriparazione
Autoriparazione = confronto tra dati in entrata e il proprio comportamento verbale -> porta al progresso dello sviluppo dell'interlingua
II. Forme di controllo e monitoraggio
Si possono individuare tre forme basilari di controllo:
- Avviene quasi contemporaneamente al comportamento verbale, spesso produce autocorrezione
- È leggermente ritardato rispetto al comportamento verbale, avviene in seguito a segnali di non comprensione o richieste di ripetere l'enunciato o chiarire un concetto
- Si tratta di una riflessione vera e propria, non immediata. Assume forma di metacomunicazione
- Il lavoro di riparazione in scambi N/NN
Analizziamo esempi di lavoro in una situazione Tandem = due interlocutori di due lingue materne diverse che vogliono apprendere reciprocamente la lingua dell'altro e si mettono d'accordo (es. tedesco e italiano)
L'apprendimento non è guidato, ma il contesto "naturale" è comunque comunicativo e didattico.
Caratteristiche:
- preferenza per autocorrezione
- preferenza per lavoro di riparazione iniziato da NN
-
-
- Caratteristiche delle strategie di riparazione adottate dal parlante NN
Le strategie più comunemente adottate dal parlante N quando assume il ruolo di insegnante cambiando da individuo a individuo, ma è possibile riscontrare alcune tendenze:
I. La riparazione non è immediata:
Il tempo di attesa del parlante nativo per un'eventuale auto-correzione del NN è piuttosto lungo
II. La riparazione è selettiva:
Molti errori vengono ignoranti, la scelta però non è casuale:
- è basata su giudizi intuitivi di comprensibilità, appropriatezza alla situazione, accettabilità dell'errore
- quando alcuni errori causano il ridicolo a causa di argomenti considerati tabù
- per problemi di faccia, se si è appena corretto un errore, si evita di correggerne un altro
- in modo da non interrompere il flusso tematico
III. La riparazione mira a non far perdere la faccia all'interlocutore
Per non procurare problemi di faccia, il N attua una serie di strategie:
- La riparazione indiretta: interviene senza nessuna sottolineatura, spesso in forma di segnale di ascolto
- La riparazione è poco evidente: prevalgono le riparazioni ad incastro con tono di voce più basso
- La riparazione è in forma di congettura: correggere in maniera sfumata, espandendo un frammento
- La riparazione tende a non interrompere il flusso tematico: quando la comunicazione è focalizzata sul messaggio, per evitare problemi di faccia all'interlocutore si evita di interromperlo
- Il lavoro di riparazione in classe
La correzione può provare ancora più frustrazione se avviene in una situazione istituzionalizzata come quella scolastica, che in molti casi non è una situazione "scelta" dall'apprendente.
II. Correzione indifferenziata: La correzione in classe è spesso indifferenziata, quando invece dovrebbe variare a seconda delle attività (esercizio basato sulla correttezza formale ≠ esercizio basato sulla comunicazione)
III. Rapporto tra correzione e controllo dell'insegnante
Un insegnante che si preoccupa di rendere il discente responsabile del suo apprendimento delega ad altri il controllo e quando lo esercita, fa uso di strategie proattive, che promuovono l'interazione.
I. Eccesso di correzione e valutazione degli errori:
Gli insegnanti tendono a correggere troppo e anziché focalizzarsi sulle conoscenze acquisite, si focalizzano sugli errori
- Quali strategie di correzione adottare in classe?
- Correggere di meno (essere selettivi)
- Aumentare il tempo di attesa (per favorire l'auto-correzione)
- Operare in maniera differenziata in base ad attività focalizzata su codice/messaggio
- Non interrompere il discente che si esprime in L2
- Usare forme di riparazione congiuntiva (che aiutino e non creino problemi di faccia)
- Aiutare il discente ad imparare ad ascoltare (comparare e valutare la sua produzione in lingua straniera)
- Conclusioni: verso l'autocontrollo e l'autovalutazione
L'autocontrollo si esplica tramite un lavoro di analisi dei dati in entrata, un confronto con le proprie conoscenze e una conseguente presa d'atto delle conoscenze => esso favorisce lo sviluppo dell'intelingua.
Anche la classe fornisce molte opportunità utili allo sviluppo di tale capacità.
I. Scoperta e classificazione di errori e devianze
Questo prima di attività consiste nel registrare un'attività e ascoltarla, mirando ad individuare errori e devianze nella loro produzione.
I discenti dovranno:
- classificare il tipo di errore
- ipotizzarne le cause
- prefigurare possibili conseguenze
- fornire alternative
II. Automonitoraggio e valutazione della propria produzione
Il secondo lavoro è tratto da una proposta di Tarone e Yule, attraverso la quale si dovrebbe valutare lo studente in base all'accuratezza del giudizio sul proprio operato