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COMUNICAZIONE 2 - Coggle Diagram
COMUNICAZIONE 2
Scopi e norme >> le relazioni comunicative guidate da scopi e regolate da norme. Hymes, Brown e Fraser indicato nei partecipanti, nell’ambiente (setting) e nello scopo le 3 categorie di componenti fondamentali della situazione comunicativa.
specifiche situazioni di interazione:
- scopi generali della relazione
- scopi perseguiti dai singoli agenti
distinzione->di Hymes tra scopi-risultati (=tutta la comunità dei parlanti coinvolti) e scopi-fini (= gli scopi di coloro che vi sono impegnati).
Le relazioni tra gli scopi dei singoli-> configurazioni diverse:
- scopi comuni = gruppo di cacciatori collabora -> preda
- scopi complementari = le due facce di una relazione ->vendere-comprare.->comunicazione di massa.
- scopi conflittuali = relazione concorrenziale->scopo = di prevalere sull’altro
- scopi negoziati = situazione potenzialmente conflittuale, ->base comune di azione reciproca-> working consensus, accordo operativo (goffman).
“norme”-> modelli di comportamento legati a valori sociali -> prescritti, richiesti, o preferiti.>> definiscono il comportamento “appropriato” ->esplicite o implicite ->sanzioni diverse in caso di violazione.
corso della vita-> imparano a riconoscere queste regole comunicative e a seguirl. la comprensione ->analisi dell’organizzazione e delle relazioni sociali all’interno di una comunità.
3 tipi di norme comunicative/sociali:
- regolano l’interazione comunicativa > chi ruolo di emittente o ricevente e quando parlare- tacere. non stesso modo per tutti i partecipanti.
- favorire la cooperazione comunicativa > migliori condizioni-> relazione comunicativa. due categorie principali:
- favorire condivisione del contenuto >(Grice) massimizzare comprensione tra i parlanti
- salvaguardare la relazione > Goffman 3 tipi di regole: le regole difensive->emittenti salvare la rappresentazione>> regole protettive -> interlocutori sostenere gli emittenti ->salvare la rappresentazione; regole -> modi in cui gli emittenti comportarsi-> rispondere al positivo atteggiamento del pubblico.
Robin Lakoff 3 regole generali: “non ti imporre”->“offri delle alternative” al tuo interlocutore->“metti l’interlocutore a suo agio, sii amichevole”.-> patto comunicativo, -> accordo implicito tra i soggetti -> regole della loro relazione
- modalità di relazione tra posizioni e ruoli sociali diversi > basate sugli status-ruoli. relazioni sociali -> 3 assi di riferimento:
- dimensione verticale > asse dello status: differenze e la gerarchia sociale
- dimensione orizzontale > dell’eguaglianza e dalla solidarietà: caratterizza le relazioni-> stessa posizione o status
- dimensione della prossimità/profondità > relazioni di intimità tra le persone
diverse relazioni sociali->diverse norme comunicative.
norme comunicative e forme di comunicazione “appropriate”->dalla struttura delle relazioni sociali e di potere, =allocutivi e alle formule linguistiche-> rivolgiamo agli altri-> l’uso dei pronomi personali. relazioni verticali con ruoli asimmetrici -> allocutivi forma asimmetrica.
persone-> stessa posizione sociale, ->relazione comunicativa simmetria degli allocutivi.
rapporto di intimità-> due persone che si conoscono bene=regole diverse: -> soprannomi, i diminutivi. La violazione inavvertita o volontaria di queste norme= imbarazzo, tensione e conflitto. rapporto complesso tra relazioni sociali e norme comunicative,-> seconde non riflettono, né “esecuzioni” delle prime. ->gioco di traduzione e ridefinizione reciproca.
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I codici: strumenti e vincoli > linguaggi funzionano> basati su codici condivisi. Charles Morris= codice o linguaggio -> una serie di comunsegni plurisituazionali, ->combinazioni limitate.
5 caratteristiche codici:
- pluralità di segni.->insieme di segni dotati di significato.
- ciascun segno-> significazione comune a un certo numero di interpreti. I codici sono intersoggettivi-> no una coscienza individuale-> comunità di interpreti.
- i segni linguaggio devono-> comunsegni, producibili dai membri della famiglia di interpreti.= segni producibili e riproducibili dagli interpreti.
- i segni plurisituazionali=costanza di significazione in ogni situazione= costanza di significato in situazioni diversissime.
- i segni costituire un sistema di segni interconnessi-> combinare in qualche modo determinato->scopo formare varietà di processi segnici complessi.
sesta caratteristica: i codici ->carattere normativo e costrittivo-> sempre dei vincoli e degli obblighi per coloro che li usano-> opera a due livelli. primo-> regole d’uso del codice.
->pressione sociale ad usare correttamente il codice linguistico.>> conoscenza linguaggi verbali e non-> oggetto di apprendimento sociale,= prodotto di una socializzazione. codice/linguaggio= sistema di comunsegni plurisituazionali, ->combinazioni limitate, -> forza normativa per i suoi interpreti.
Canali e media >> canale mezzo fisico-ambientale =contatto tra soggetti agenti -> trasmissione dei messaggi. >>mezzo fisico nel quale siamo > canali legati alla nostra costituzione biologica. diversi canali sensoriali:
- il canale vocale-uditivo >l’emissione-ricezione di suoni ->sistema sensoriale bocca-orecchio. =comunicazione verbale e parafernale/ paralinguistica.
- il canale visivo-gestuale > senso della vista e emittente-> corpo nelle sue diverse forme.=comunicazione cinesica->corpo e movimenti= strumento di comunicazione.
- l’olfatto > utilizzato dagli animali -> potente mezzo di comunicazione
- il gusto > legame tra alimentazione e cultura = significati del mangiare in comune
- il canale tattile > psicologi dello sviluppo->importanza contatto corporeo con la madre nella crescita del bambino. tatto e sistema visivo-gestuale =comportamenti spaziali: l’orientazione (=l’angolazione-> persone nello spazio l’una rispetto all’altra) e prossemica (=l’interpretazione delle distanze interpersonali)
Nella comunicazione-> canali sensoriali no isolati. -> pluralità di canali sensoriali e i relativi codici nello stesso momento.>> comunicazione= prodotto -> informazioni provenienti dai diversi canali e codici.
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Il feedback: messaggio e azione reciproca >> Feedback tradotto=>retroazione, azione a ritroso,->messaggio di ritorno
prospettiva sociologica, no solo messaggio di ritorno->l’azione ricevente ->partecipante alla comunicazione.
<< elemento strutturale della relazione comunicativa.->> feedback ->l’attività del ricevente-> polo attivo decodifica e interpreta i messaggi che riceve>>sua volta emittente.
Il feedback funzione essenziale -> emittente originario.>>permette riflessività sulla propria comunicazione attraverso la risposta.
<< forma diverse.->semplice conversazione e comunicazione interpersonale faccia a faccia. I soggetti ->reciprocamente accessibili-> immediato. Il feedback ->anche rimandato nel tempo->rapporti epistolari.
sistemi di comunicazione complessi-> una struttura a-simmetrica sono presenti feedback, ->forme indirette e deduttive di feedback=> rappresentazione delle risposte dell’insieme del pubblico,->statistiche sul numero dei telespettatori.
Come funzionano i segni? >> processo>> qualcosa funziona come segno=“semiosi”. Morris processo 4 fattori:
- veicolo segnico > ciò che agisce come segno
- designatum > ciò segno si riferisce->oggetto reale- classe di oggetti reali,>>atto o un’idea=oggetto fisico e astratto.
- interprete >persona per cui il segno ha funzione di segno>> usa i segni> realizza l’atto della semiosi
- interpretante >effetto sull’interprete= ciò che agisce come segno= un segno dell’interprete.
Peirce, 3 categorie principali di segni>>modi di rimandare a un oggetto:
- icona = comunica un’idea per somiglianza con l’oggetto che rappresenta-> qualità percepite dai 5 sensi
- indice = comunica per connessione diretta o contiguità con l’oggetto=relazione fattuale tra oggetto e segno.
- simbolo = comunica per interpretazione, = forme di inferenza o di associazione.
icone rappresentare-> rassomiglianza; gli indici ->indipendentemente da ogni rassomiglianza= virtù di una connessione reale con essi; i simboli-> indipendentemente sia da ogni rassomiglianza sia da ogni connessione reale. Icona, indice e simbolo-> presenti in messaggi, discorsi e testi.
Le tecnologie comunicative >>
L’uomo->orizzonte limitato di possibilità-> suoi sensi.=superare limiti,=canali artificiali (e i relativi codici)
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progresso tecnologico ->evoluzione in direzione della “presenza sociale” dei media,= media ricreare condizioni di interazione ->realistiche e simili->relazione faccia a faccia.
Segni e codici >> i messaggi -> forma sensibile attraverso codici e canali. Il codice= forma del messaggio, composti di segni= concetto di codice->, elemento costitutivo, concetto di segno.
Cos’è un segno? >> filosofia medievale-> qualcosa che sta al posto di qualche altra cosa. Peirce e Morris integrano: il segno è qualcosa che sta al posto di qualche altra cosa per qualcuno>> determinante-> qualcuno interpreti un oggetto o un evento-> segno di qualcos’altro.
cosa=segno -> interpretata da un interprete come segno di qualcos’altro=associazione->significazione,->processo psichico possibile, no necessario.
diversi tipi di segni -> relazioni tra i fenomeni-> creazioni umane e sociali= assolvono 3 funzioni:
- rappresentazione della realtà > conoscono il mondo-> certa immagine ed agiscono in esso
- funzione di comunicazione > scambiano messaggi-> comprendere reciproche intenzioni attraverso segni= manifestano
- funzione di partecipazione sociale > i segni-> senso di appartenenza a gruppi
2 diversi modi di concepire il segno:
- tradizione= struttura fondamentalmente binaria del segno > concezione famosa distinzione Saussure-> “significante” e “significato”: segno=entità->connessione fra un’espressione e un contenuto.<<una parola due dimensioni: una forma (il significante) e un contenuto (il significato)<<rapporto arbitrario. stessa espressione acustica, o simile->diverse lingue oggetti mentali diversi.
- Peirce-> struttura triadica del segno>> rapporto con l’oggetto.->3 elementi: segno (representamen), l’oggetto a cui si riferisce, significato (interpretante). primo vertice ->oggetto-> due concezioni:
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• l’oggetto immediato-> rappresentazione, l’immagine mentale=non ci sarebbe senza l’oggetto dinamico ->parzialmente inespresso. L’oggetto dinamico potenzialmente infinito.
l’interpretante, significato, è ciò che avviene nell’interprete-> fenomeno, oggetto ->interpretato come segno di qualcos’altro. Il segno l’intermediario ->suo oggetto >mente dell’interprete
questa tradizione->sul rapporto tra segno e significato>> no fuoco>> rapporto segno e realtà extralinguistica > rappresentazioni mentali del soggetto