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Giovanni Verga - Coggle Diagram
Giovanni Verga
Sicilia, andata e ritorno
Nasce a Catania il 2 settembre 1840, di famiglia antiborbonica e liberale
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nel 1865 capisce che l'ambiente isolano non basta più, così comincia a frequentare la città di Firenze stabilendosi definitivamente nel 1869
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qui viene presentato al letterato Francesco Dall'Ongaro incontrando scrittori famosi, attori e politici
Conosce Luigi Capuana all'epoca critico teatrale, arricchendo così il suo bagaglio di letture e suggestioni culturali
Nel 1872 si trasferisce nuovamente a Milano, dove risiederà per un ventennio
ad introdurlo negli ambienti letterari e borghesi è Salvatore Farina, proprio sulla vita dei salotti borghesi, sono incentrati i romanzi Eva, Eros e Tigre reale (1873-1875)
nel 1874 pubblica la novella Nedda, focalizzando l'attenzione sul mondo popolare siciliano, imprimendo una svolta decisiva ai temi e allo stile dei suoi testi
Nel 1878 pubblica il racconto verista Rosso Malpelo e annunciando all'amico Salvatore Verdura, il progetto di scrivere un ciclo di romanzi
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a partire dal 1880 la sua poetica trova piena espressione con la pubblicazione delle raccolte di novelle Vita dei campi e Novelle rusticane
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e nel 1889 riscontra un discreto successo pubblicando in volume, il romanzo Mastro-don Gesualdo
nello stesso anno incontra la contessa Dina Castellazzi di Sordevolo, con la quale inizia una relazione che durerà tutta la vita
Nel 1863 decide di rientrare nella terra delle sue origini, dove rimarrà fino alla morte
in Sicilia riprende a lavorare alla Duchessa di Leyra di cui sarà pubblicato un solo capitolo postumo
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questa è una reazione data dai mutamenti del nuovo secolo, ai quali oppone un atteggiamento disincantato
nel 1920, viene nominato senatore a vita
nello stesso anno in occasione dei suoi ottant'anni , assiste al Teatro Massimo a Catania i festeggiamenti in suo onore e al discorso ufficiale tenuto da Luigi Pirandello
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Vita dei campi
Nelle otto novelle di Vita dei campiedite a partire dal 1878 e pubblicate nel 1880 si intrecciano storie di passioni, soprusi sullo sfondo di una Sicilia arretrata e sofferente
L'amante di Gramigna, rappresenta una sorta di manifesto programmatico dell'adesione di Verga ai princìpi veristi
non solo L'amante di Gramigna , custodisce una importante dichiarazione programmatica
Il racconto è il resoconto di un viaggio, che l'autore fa in compagnia dell'amica milanese, con la quale sosta 48 ore ad Aci Trezza
Verga qui contrappone una diversa lente, dichiarando di comprendere il mondo da più vicino
Per raggiungere l'obbiettivo di una letteratura come documento, Verga si serve di testimonianze e dati oggettivi
sulla genesi di Rosso Malpelo, una delle più celebri novelle della raccolta
ha pesato nell'inchiesta in Sicilia di Franchetti e Sonnino, in particolare il capitolo dedicato al lavoro dei ragazzi nelle zolfare siciliane
raccontando le condizioni disumane di lavoro di fanciulli tra gli otto e gli undici anni soffermandosi con più attenzione sugli orfani
Nelle novelle di Vita dei campi, coesistono ancora diversi tipi di narrazione
completamente eclissati in Rosso Malpelo dove vengono sostituiti da una voce popolare, che crea un effetto di straniamento nel lettore