EMA PESCIOLINO ROSSO è un'associazione fondata dal padre di un ragazzo rimasto vittima delle droghe. Emanuele, adolescente di 16 anni, creativo, buono e pieno di vita, come lo descrive suo padre, coinvolto da una compagnia di amici più grandi di lui, fece uso, ad una festa, di stupefacenti per la sua prima volta. Alle 3 di notte, con il cervello in stand-by per colpa della droga, si diresse su un argine di un fiume vicino a casa sua, dove si immerse e affogò. Il nome alla fondazione lo da' il piccolo pesciolino rosso che Emanuele all'età di 6 anni gettò nello stesso fiume dove lui è morto; il tempo di liberarlo tra le acque e farlo nuotare una manciata di secondi che un'anatra se lo mangiò. Rimasto per Ema come simbolo di libertà e morte nello stesso momento, sotto l'effetto delle droghe, in quel fiume morì.
Il padre, Gianpietro Ghidini credendo di non essere stato presente abbastanza nella vita di Ema e sentendosi in colpa per la sua morte, decise di abbandonare il lavoro per dedicarsi interamente a incontri con ragazzi in scuole in tutt'Italia per la sensibilizzazione sull'uso di stupefacenti.