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GLI STATI EUROPEI NEL PASSAGGIO AL XX SECOLO - Coggle Diagram

- - - - La Germania era diventato uno Stato unitario potente grazie a quella vittoria sulla Francia e non era certo disposta a rinunciare al ruolo di grande potenza.
        
        L'attività diplomatica del cancelliere Bismarck si concentrò allora sull'obbiettivo di isolare la Francia sul piano internazionale. Nel 1882 egli riuscì ad attrarre Austria e Italia in un accordo antifrancese, dando vita alla Triplice Alleanza, che impegnava i tre Stati ad aiutarsi in caso di attacco esterno
        
        L'accordo appariva innaturale per l'Italia, che in quel modo si alleava con il tradizionale nemico e in modo implicito rinunciava al completamento dell'unità, dato che il Trentino e il Friuli-Venezia Giulia erano ancora sotto il dominio austriaco
- - - - Il nuovo imperatore impose invece una politica estera aggressiva: diede più potere ai militari e accrebbe le spese per gli armamenti
- - - - I progressisti chiesero che il processo fosse riaperto; la destra nazionalista mobilitò le piazze in difesa dei comandi militari, non esitando ad istigare l'opinione pubblica contro il presunto traditore ebreo
- - - - Nel 1875 i Serbi entrarono in guerra con gli Ottomani e, con l'aiuto dei Russi, conquistarono l'indipendenza. Con la pace di Santo Stefano, che pose fine al conflitto, fu decisa anche la nascita di un nuovo Stato, la Bulgaria, sotto il controllo russo
        
        Nel 1878 fu riconosciuta l'indipendenza di Serbia, Bulgaria e Romania e fu affidata all'Austria l'amministrazione temporanea" della regione della Bosnia-Erzegovina