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LA CULTURA DELL'ILLUMINISMO E L'ETA' DELLE RIFORME
RINNOVAMENTO
: Il 700 per l'Europa fu un periodo di rinnovamento per diversi punti di vista (iniziare a leggere da qui, leggere in senso orario)
SOCIETA'
: I cambiamenti più rilevanti furono guidati dalla borghesia
Iniziarono a partecipare alla
vita politica
:
funzionari dello stato
Ma ne veniva esclusa la borghesia
protagonisti delle attività finanziarie
mercanti-imprenditori
professioni civili
proprietari terrieri
POLITICA
: La politica rimaneva incentrata sulle tradizioni:
Le istituzioni religiose avevano ancora un ruolo centrale
L'accesso alla politica era limitato
Gli uomini di cultura erano al servizio dei potenti
PROGRESSO
: Dopo la rivoluzione scientifica del 600 , nel 700 nacquero delle istituzioni di ricerca come
accademie
e
università
in cui si indagava sulle leggi della natura e mettevano in discussione le credenze e i pregiudizi di civiltà e religione
SCIENZA
: Nel 700 c'era più interesse nel cambiamento: si affrontavano gli aspetti della vita umana con la ragione
RAGIONE
: Si iniziava ad accomunare ricerca scientifica con la ragione
Questo portò ad un cotante progresso che alimentò l'
illuminismo
: una nuova temperie culturale di cui gli esponenti erano i filosofi
L'ILLUMINISMO
Nasce in
Francia
nonostante ci fosse una monarchia assoluta
In questo periodo l'
analfabetismo
coinvolgeva almeno l'80% delle persone
Ma borghesia e corte apprezzavano teatro e musica e seguivano molto lo sviluppo della cultura e la
borghesia
voleva mettere in discussione l'assolutismo
Si creò il dibattito tra borghesia e nobiltà creando un'identità sociale e un opinione pubblica in cui riconoscersi
Gli illuministi si fecero promotori della cultura tra i ceti meno abbienti tramite delle
biblioteche circolari
Ci fu un nuovo impulso all'
editoria
tramite la pubblicazione di saggi o romanzi o racconti, nonché stampa di giornali, gazzette, bollettini e riviste letterarie, su modello della
libertà di stampa
che c'era in Gran Bretagna
Ci fu la diffusione di idee illuministe tramite la
massoneria
che aveva come obbiettivo la lotta all'ignoranza, alla superstizione, al fanatismo religioso, aspirazione alla fratellanza universale. Il fine era realizzare all'interno del "tempio" ideali di fraternità, uguaglianza e perfezionamento morale
Opera simbolo della cultura illuminista era l'
enciclopedia
o
dizionario ragionato
delle scienze delle arte e dei mestieri redatto da un gruppo di intellettuali, filosofi, tecnici e scienziati
Nell'opera il sapere teorico e il sapere pratico vengono trattati con pari dignità
Filosofi illuministi di riferimento:
Denis Diderot
e l'intellettuale matematico
Jean Baptiste D'Alambert
Gli enciclopedisti attribuivano grande importanza all'
istruzione
L'obbiettivo principale era mettere a disposizione del grande pubblico i saperi più importanti con intento divulgativo
L'enciclopedia ebbe grande diffusione diventando strumento per promuovere la visione illuminista e per incoraggiare l'esercizio della ragione
Ruolo dell'intellettuale
: mirare a progresso utile a tutti mediante formazione del singolo individuo al quale il sapere offre la possibilità di realizzare se stesso inducendolo così alla felicità individuale e pubblica
Teoria illuminista
: se ogni uomo tende al proprio utile creerà involontariamente anche un utile comune generando una nuova morale per la quale l'egoismo non è una colpa
Tesi principale della
utilitarismo
: proviene dal filosofo
Jeremy Bentham
Altri illuministi di riferimento erano
Voltaire
,
Rousseau
e
Montesquieu
L'illuminismo ebbe una diffusione in tutta Europa. In Germania il più grande esponente era il filosofo
Immanuel Kant
che scrisse una critica della
Ragion Pura
e pose il sapere scientifico e modello di ogni altra ricerca, in campo filosofico morale religioso ed estetico
L'ECONOMIA POLITICA
Era la scienza che studia l'economia e i suoi rapporti con il benessere della società
La centralità di questa nuova disciplina era la
produzione dei beni
, ovvero la base fella ricchezza e dello sviluppo
In quel periodo era diffuso il pensiero della
fisiocrazia
ovvero che la ricchezza derivasse principalmente dalla coltivazione delle terre
I fisiocratici sostenevano che i proprietari dovessero investire nel miglioramento della propria produzione così da instaurare una
libera concorrenza
che favorisse un maggiore sviluppo economico. Sostenevano inoltre che la libera circolazione delle merci dovesse essere favorita dall'
abolizione dei dazi doganali
Il filosofo
Adam Smith
credeva che solo la
lavorazione delle materie
prime potesse aggiungere valore ai beni prodotti, e credeva anche che l'unica economia produttiva che potesse svilupparsi fosse quella che incoraggiava l'
egoismo dei privati
Smith si basava sulla
legge della domanda e dell'offerta
che determina l'andamento del mercato, in base alla domanda richiesta dai consumatori e dai beni offerti dal produttore
Secondo Smith la constante innovazione tecnologica ma soprattutto la
divisione del lavoro
avrebbe comportato un aumento delle ricchezze poiché la
specializzazione
aumenta la produttività
Un altro studioso, David Ricardo, criticò Smith individuando 3 elementi di costruzione e distribuzione della ricchezza:
il
profitto
Questi elementi però sono in conflitto tra loro e non possono determinare un andamento armonico del mercato
il
salario
la
rendita
ILLUMINISMO E RIFORME IN ITALIA
L'illuminismo era un
movimento cosmopolita
I filosofi italiani avevano la concezione della storia in senso laico
Pietro Giannone
era un giurisdizionalista che affermò che diritti dello stato sono sovrani in ogni ambito della vita civile, compresa la sfera religiosa
Ludovico Antonio Muratori
era un sacerdote e uno storico e fu tra i primi esponenti del cattolicesimo moderno e favorevole alle riforme civili e religiose
Giovan Battista Vico
scrisse le teorie sull'esistenza delle regole insite nel divenire storico che si ripetono uguali nello sviluppo di ogni civiltà
Gli illuministi italiani si distinsero nell'ambito della giustizia e dell'economia. Il centro cuturale di rifermento era Milano all'epoca sotto l'impero Asburgico e Napoli
A Milano c'era un circolo di intellettuali che si espresse in una rivista con più studiosi di economia politica e di sistemi giudiziari: Pietro Verri e Cesare Beccaria
Beccaria
scrisse un'opera dedicata alla giustizia
"dei delitti e delle pene"
nella quale sosteneva una tesi contro l'uso della tortura e l'abolizione della pena capitale ritenuta inumana e criminale oltre a sostenere la necessità di rendere pubblici i processi creando così le basi del moderno stato di diritto
In Lombardia ci fu la creazione del catasto per volere dell'Impero Asburgico. Furono imposti forti
limiti ai privilegi del clero e della nobiltà
e furono
chiusi i conventi e i monasteri improduttivi
. L'amministrazione della giustizia e la riscossione delle imposte erano gestite dalla pubblica amministrazione e non più dai nobili
In Toscana con Pietro Leopoldo ci fu l'introduzione del
nuovo codice penale riformato
, l'
abolizione della tortura e la pena di morte
. Ci fu l'introduzione al diritto di difesa, tolleranza per diverse fedi religiose e l'imposizione alla chiesa cattolica della legislazione statale
CI furono
2
importanti
riforme
:
liberalizzazione del commercio di cereali
e
abolizione corporazioni degli artigiani
. Inoltre tentò (Pietro Leopoldo) il decentramento amministrativo e progettò una costituzione che limitasse i poteri del sovrano .
Napoli aveva un mondo rurale arretrato e aveva lento sviluppo commerciale.
Antonio Genovesi
, filosofo economista suggerì le riforme necessarie per rilanciare la produzione e gli scambi.
Gaetano Filangeri
, giurista, sostenne la necessità di riformare i processi ed evidenziò l'importanza dell'istruzione.
Ferdinando Galiani
, economista, vedeva la gestione dell'economia in capo allo stato. Questi intellettuali con le loro opere gettarono le basi per una importante stagione di riforme.
Re Carlo di Borbone
e
Ferdinando IV
avviarono riforme che non si rivelarono all'altezza delle aspettative: ad esempio la stesura del catasto fu basata sulle dichiarazioni spontanee dei proprietari terrieri con esiti non coerenti alla realtà. Il peso di un aristocrazia conservatrice e pigra determinò il fallimento di tutte le aspettative di riforma
IL DESPOTISMO ILLUMINATO: PRUSSIA,IMPERO ASBURGICO E RUSSIA
L'illuminismo suscita interesse da alcuni sovrani europei
Il sistema di governo più diffuso in Europa era la
monarchia assoluta
cha garantiva stabilità e potenza ma anche grande
squilibrio tra i ceti
per avere l'appoggio di alcuni di essi
In
Prussia
, nell'
Impero Asburgico
, in
Russia
e negli stati Italiani i sovrani furono sensibili alle riforme facendosi consigliare dagli illuministi dando vita ad una politica politica così detto
"assolutismo illuminato"
Vennero fatte le
riforme del fisco
(con realizzazione di un catasto), e nell'amministrazione della giustizia fu emanato un moderno
codice penale
che soppresse la tortura e limitò le pene di morte
Venne concessa la
libertà di stampa
dando stimolo all'arte e alla cultura, ci fu l'
abolizione dello stato di servitù dei contadini*
, ci fu l'imposizione del
tedesco come unica lingua
e infine ci fu l'abolizione di leggi e consuetudini locali
In
Russia
invece ci furono poche riforme (a causa della forte oppressione della nobiltà), riguadagnarono i rapporti con la chiesa ortodossa, ci fu una parziale requisizione dei beni ecclesiastici e la soppressione di alcuni monasteri. Le mancate riforme provocarono le
rivolte contadine
e delle minoranze etniche pure di diritti