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La rinascita delle città - Coggle Diagram
La rinascita delle città
La ripresa dei commerci e dell'artigianato
Le eccedenze alimentari rispetto al fabbisogno potevano essere destinate al mercato.
Anche le attività artigianali conobbero un nuovo impulso: da un lato aumentò la richiesta di manufatti, sia strumenti di lavoro sia beni di consumo per la popolazione in crescita.
Dall'altro lato la maggiore produttività della terra ebbe l'effetto di ridurre l'impiego di manodopera rurale
Risorgono vecchie città e nascono nuovi centri
I centri urbani si svilupparono particolarmente nella penisola italiana, nella Francia meridionale, nelle Fiandre e lungo il percorso del fiume Reno
Intorno ai monasteri, ai castelli e alle città altomedievali si svilupparono nuovi agglomerati di case, i "borghi".
Di solito le città di nuova fondazione sorgevano lungo le vie commerciali o sulle rive dei fiumi per garantire agli abitanti il necessario approvvigionamento di acqua.
I centri urbani che erano sede di un mercato si svilupparono più degli altri
La rinascita degli scambi commerciali
A poco a poco si sviluppò un'economia cittadina aperta verso l'esterno e fondata sugli scambi: nelle città, si organizzavano empori.
La città occidentale del Basso Medioevo poté godere dell'ampliamento delle reti commerciali sia verso il Nord sia verso l'Oriente.
All'aumento della produzione si accompagnò inoltre la ricomparsa della moneta e del credito.
La popolazione cittadina cresce
La città esercitava una grande forza di attrazione.
In città affluirono i
burgenses
, i "borghesi".
Il risultato fu che in questi secoli la popolazione cittadina crebbe costantemente e in proporzione maggiore rispetto alla popolazione rurale.
La forte crescita demografica determinò anche la progressiva espansione territoriale delle città, molte delle quali dovettero costruire una seconda cerchia di mura.
Cambiamenti nelle campagne
Questo processo di inurbamento contribuì a modificare anche i rapporti sociali nelle campagne.
In particolare i signori ebbero sempre meno bisogno di
corvée
; cominciarono pertanto a liberare i propri servi, trasformandoli in coloni a cui affidavano i terreni da coltivare in proprio.
Ai canoni di affitto si aggiungevano i vecchi oneri delle
corvée
, trasformati in imposte che i signori imponevano.
Ma questo non significò un miglioramento automatico delle condizioni di vita dei contadini. All'interno delle signorie coloro che lavoravano la terra si trovarono sottomessi tutti allo stesso modo al potere del signore.