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La ricerca della verità e la scoperta di Dio nell’anima - Coggle Diagram
La ricerca della verità e la scoperta di Dio nell’anima
IL RITORNO IN SÉ STESSI
Dio e l’anima sono i due oggetti di indagine su cui Agostino si soffermo che non vengono considerati estranei e L’interiorità è il luogo per ritrovare entrambi (nei soliloqui)
Dio si può scoprire soltanto dentro di sé
L’anima si conosce pienamente soltanto in Dio
Secondo la visione di Agostino l’uomo è estraneo a se stesso infatti la sua verità è nascosta perché lui si rivolge al mondo sensibile che è instabile dal quale deve togliere lo sguardo
E deve intraprendere un cammino di introversione ovvero il ritorno all’uno come percorso di purificazione dell’anima individuale
Tutta la ricerca è interpretata come ricerca di Dio e non come identificazione con l’uno
Opposizione tra dentro e fuori il mondo interiore e quello interiore perché l’uomo tende a estraniarsi dal fascino della realtà esteriore
L’uomo che è privo di forma (perché privo di Dio) è attratto dalle belle forme delle creature e non dalla forma perfetta che la bellezza divina. Le creature hanno Secondo Agostino l’esistenza autonoma perché contengono Dio
Per cui soltanto sia partire dalle creature se riesci a risalire al fondamento del loro essere che Dio
Dio è bellezza antica di terna ma anche nuova perché si rinnova incessantemente soltanto da poco è stata scoperta da Agostino stesso
INTERIORITÀ SENZA LIMITI
Dio è immanente
Gli spazi della dell’interiorità sono infiniti per cui nell’anima c’è la dimora di Dio
Dio è trascendente
Colui che ha formato tutto è considerato assolutamente infinito, spirito assoluto
Dio è natura umana (cristo)
Grazie all’esplorazione dell’anima si arriva a una scoperta dell’interiorità psicologica e alla frantumazione di qualsiasi tentativo di descrivere il mondo interiore per mezzo di analogie tratti dal mondo sensibile
Ciò che esprime la profondità dell’anima e la memoria che pur conservando i nostri ricordi si mostra talvolta inaccessibile
Tutte le immagini che la connotano come preziose sconosciuto al tempo stesso. Nella memoria sono racchiuse conoscenze che non sono attualmente presenti nella nostra mente e che talvolta non sappiamo neppure di possedere
Contiene non solo i ricordi ma anche l’identità della persona
CONFUTAZIONE DELLO SCETTICISMO
Scettico è colui che dubita di tutto perché ritiene che la verità sia in atti gli abile e che l’uomo non posso conoscerla
Agostino ne parla nell’opera “contro gli accademici“
2 Principio di non contraddizione
3 Proporzione disgiuntiva
1 Agostino risponde al fatto che non è possibile prestare l’assenso a una proporzione che descrive la realtà perché non possiamo descrivere con certezza il vero dal falso
Gli scettici la considerano soltanto probabile verosimile
Per Agostino il concetto di verosimile è inconcepibile se non possiede quello di verità. Per cui si deve sancire un criterio di verità in cui si riconosce che alcune conoscenze sono solamente probabili
DAL DUBBIO ALLA CERTEZZA
Per gli scettici il dubbio viene considerato verità
Per Agostino non posso dubitare che sto dubitando
Il dubbio è fondamentale per la certezza
La certezza nasce dal fatto che esisto perché dubito
Il fatto che dubito so che è reale
LA CONOSCENZA COME ILLUMINAZIONE
Agostino scopre che nella conoscenza si hanno dei criteri di giudizio assoluti
Per il platonismo c’è la concezione della Reminescienza in cui l’anima a preso nell’iper uranio e una volta ritornato nel mondo sensibile tutto ciò che conosce riportato nella mente
Agostino riprende questa concezione platonica e la trasforma in chiave cristiana
Per lui i criteri di giudizio derivano da Dio che è luce intelligibile per l’anima, è la luce che illumina la mente come fa il sole
La teoria della conoscenza come illuminazione rappresenta il punto di incontro tra ragione e fede
La fede non è cieca o privo di ragione
La ragione mostra un’apertura verso qualcosa che trascende