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UGO FOSCOLO
LA VITA
Ugo Foscolo è una delle personalità più importanti della prima metà dell'Ottocento. Il poeta incarnò il modello dell'eroe romantico, appassionato e tormentato
Niccolò Ugo Foscolo nacque nel 1778 a Zacinto, un'isoletta del Mar Ionio di fronte alla Grecia, dove trascorse i primi quindici anni della sua vita. Il padre, medico, era veneziano, la madre greca
L'amore per la poesia classica, che fu una caratteristica fondamentale di tutta l'attività poetica di Foscolo, era anche strettamente legato all'attaccamento per la terra natale.
Dopo la morte del padre si trasferì a Venezia; questo fu il primo di molti spostamenti che lo portarono a vivere in varie parti d'Italia e d'Europa
Appena giunto a Venezia, Foscolo aderì con entusiasmo agli ideali della Rivoluzione francese e si arruolò nell'esercito napoleonico
Tuttavia, quando con il Trattato di Campoformio Napoleone cedette Venezia all'Austria in cambio di Milano, la delusione e l'amarezza per il comportamento di Bonaparte furono così forti che Foscolo scelse volontariamente l'esilio
Prima si rifugiò a Milano, dove conobbe Giuseppe Parini, poi si arruolò nuovamente nell'esercito francese, anche se in questo caso si trattò di una scelta fatta per necessità.
Nel 1808 ottenne la cattedra di Eloquenza all'Università di Pavia. Tuttavia, con la Restaurazione e il ritorno degli austriaci, riprese la strada dell'esilio, rifugiandosi prima in Svizzera e poi a Londra, dove morì in povertà nel 1827
LA POESIA, LA PASSIONE, L'ESILIO
L'attività poetica e letteraria di Foscolo gli procurò grande fama. Le sue opere più importanti furono:
Il carme Dei sepolcri, nel quale Foscolo riconosce alle tombe il valore di conservare la memoria dei cari e di tramandarla nel tempo
le Odi dedicate a due donne, esaltate come ideale di bellezza
i sonetti, nei quali il poeta tratta i temi dell'esilio, della morte e della perdita degli affetti
il poemetto mitologico Le Grazie, di ispirazione neoclassica
Il romanzo epistolare Ultime lettere di Jacopo Ortis, che presenta molti aspetti autobiografici: il protagonista è infatti un giovane che, amareggiato e deluso dopo il trattato di Campoformio, fugge da Venezia
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