Please enable JavaScript.

Coggle requires JavaScript to display documents.

Opera Lirica, image, image, image, image, image, image, image, image,…

- - - - 1) i libretti non erano più ispirati a mitologia o a storie con eroi ma ad avventure di vita quotidiana, in modo da attirare tutti i ceti sociali.
        
        2) Le melodie si semplificarono per capire meglio le parole
        
        3) L’orchestra aveva il compito di sottolineare le emozione dei personaggi.
        
        4) Alcuni autori usarono l’opera aperta, senza distinzioni tra recitativi ed arie per rendere la sensazione di continuità.
  - - - Vita in Breve
        
        Gioacchino Rossini è nato a Pesaro nel 1792. Finì la sua carriera in Italia con la Semiramide e andò a vivere a Parigi dopo aver viaggiato per l’Europa. La sua ultima opera fu il Guglielmo Tell. Morì nel 1868 nei pressi di Parigi.
      - Opere
        
        Gioacchino Rossini nella sua vita ha prodotto sia musica sacra che musica profana.
        
        Musica profana
        
        Gioacchino Rossini è universalmente famoso per le opere buffe. Tra i suoi lavori profani ci sono numerose opere buffe e melodrammi...
        
        la Semiramide
        
        il Guglielmo Tell
        
        1 more item...
        
        Musica sacra
        
        Gioacchino Rossini disse: “un musicista non vale nulla se non è in grado di scrivere una messa”. Nella sua vita infatti compone numerosi lavori sacri e opere serie
        
        Petite Messe Solennelle
        
        Quoniam
        
        1 more item...
      - Stile
        
        Seguendo la tradizione comica Settecentesca Rossini nelle sue opere buffe aggiunse gli elementi del romanticismo, movimento culturale che rappresentò l’Ottocento. Aumentò la durata dell’overture e la fece diventare un’esibizione per dimostrare la bravura dell’orchestra. Aggiunse gli effetti come il crescendo e semplificò alcune linee melodiche per far capire meglio le parole.
    - - Vita in breve
        
        Giuseppe Verdi è nato a Roncole di Busseto nel 1813. La sua prima opera è stata Oberto conte di San Bonifacio (1839) che fu un successo. Il secondo lavoro, un giorno di regno, fu un fallimento ma si riprese con il Nabucco che dimostrò la sua grandissima bravura. Morì nel 1901
      - Stile
        
        Nella sua vita Verdi compose molte opere ma con stili diversi: quindi la produzione verdiana è molto diversa da fase a fase.
        
        La prima fase caratterizza un lavoro intenso, Verdi collegò il melodramma tradizionale al romanticismo, manifestando tutti gli ideali risorgimentali nelle sue opere. Verdi caratterizza la prima fase della sua produzione con i personaggi forti, sicuri di sé e di carattere.
        
        La seconda fase invece approfondì i sentimenti dei personaggi, ispirato dal romanticismo e dai suoi ideali, staccandosi dalle convinzioni dell’epoca facendo diventare originale il suo stile.
        
        La terza fase Verdi la usò per rinnovare ancora lo stile con qualcosa di nuovo, creò l’opera aperta, anticipando gli operisti delle generazioni a venire.
      - Opere
        
        Nella seconda era presente la trilogia popolare: Rigoletto, Trovatore e Traviata.
        
        Nella terza fase vanno ricordati Don Carlos, Aida, Otello e Falstaff.
        
        Nella prima fase è presente Oberto conte di San Bonifacio, Nabucco, Mecbeth, Ernani e i Lombardi alla prima crociata
    - - Stile
        
        Donizetti nella sua vita studiò le tecniche dei grandi compositori viennesi (Mozart, Haydn e Gluck) da cui prese diverse volte spunto.
      - Opere
        
        Anna Bolena
        
        La storia parla della moglie di Enrico VIII, che vuole lasciarla per risposarsi
        
        Don Pasquale
        
        Parla di un ricco e vecchio signore che vuole far innamorare di se la giovane Norina, disperandosi quando scopre che è molto capricciosa.
        
        L’elisir dell’amore
        
        Quest’opera parla di un innamorato, Nemorino che è innamorato della sua bella Adina, e pur di far innamorare lei di lui tenta di tutto, anche credere che un elisir d’amore possa risolvere il suo problema.
      - Vita in brevwe
        
        Donizetti nacque a Bergamo nel 1797. Si esibì a Venezia con Enrico di Borgogna, in poco tempo si fece conoscere e ebbe successo. Era malato di HIV e col tempo ebbe dei sintomi di pazzia ma diceva di essere pazzia di amore e quindi ci dedicò un melodramma: l’elisir d’amore. Morì nel 1848 ormai stanco e paralizzato.
    - - Vita in breve
        
        Bellini è nato nel 1801 a Catania. La sua prima opera fu Adelson e Salvini e a seguire Bianca e Fernando. Nel 1833 fu invitato a dirigere le sue opere a Londra e Parigi. Nel suo viaggio compone i Puritani che fa esibire al Théâtre italien nel 1835; 8 mesi dopo Bellini muore.
- - - - modificò la posizione dell’orchestra, mettendola ai piedi del palcoscenico
        
        tolse tutte le divisioni interne
        
        creò la melodia infinita eliminando il canto negli episodi melodici virtuosistici
        
        creò la leit-motiv, ogni personaggio aveva un proprio tema musicale che si ripeteva quando entrava o usciva di scena
    - - Vita in Breve
        
        Wagner è nato a Lipsia nel 1813. Dovette scappare in svizzera dopo i moti rivoluzionari tedeschi del 1848 dove scrisse la tetralogia l’Anello del Nibelungo abbozzando la musica. Si sposa nel 1870 con Cosima Listz che diventa un punto di riferimento e continuerà a far esibire le sue opere dopo la morte del compositore nel 1883.
- - - - L’Orfeo di Monteverdi è considerato il primo melodramma perché presenta tutti gli elementi tipici.
        
        Durante il Settecento il melodramma incontrò diversi autori che lo resero immortale; Haydn, Mozart e Beethoven.
        
        Durante l’Ottocento il melodramma divenne opera lirica ed era il genere più importante e l’unico in grado di attirare il pubblico di qualsiasi ceto sociale.
        
        Era molto cambiato dalla sua nascita nel 1600; ora il melodramma rappresentava storie di vita quotidiana perché il pubblico poteva identificarsi nei personaggi e emozionarsi di più.
        
        Durante l’Ottocento il melodramma fu rappresentato da 4 grandi compositori: Gioacchino Rossini, Gaetano Donizetti, Vincenzo Bellini e Giuseppe Verdi.