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Hegel 2, La coscienza: certezza sensibile, percezione, intelletto - Coggle…

- - - - tra le due coscienze in lotta quella che mette in gioco se stessa senza timore della morte si eleva ad un livello superiore, è il signore
      - l'altro che ha rifiutato di rischiare preferendo la vita, rimane al livello della naturalità
        
        non diviene autocosciente, in questo modo rinuncia alla propria autodeterminazione
        
        sottomettendosi al signore: è il servo
  - - - al signore manca il momento dialettico dell'oggettivazione e del riconoscimento di sé in un altro
        
        sottomettendo il servo, il signore ne fa strumento mediante il quale appropriarsi delle cose, quello lavora e produce i beni, che questo consuma
- - - - una positiva
        
        proiettata dalla coscienza fuori di sé
      - una negativa
        
        è posto nella condizione umana
    - - L'esistente, la singola coscienza e dunque la vita e l'agire le appaiono privi di valore e di senso
        
        il cristianesimo presenta una speranza di riconciliazione con Dio e la coscienza attraverso la trinità
        
        che comprende il Dio-uomo, ma l'incarnazione non segna il superamento della scissione
        
        perché Cristo, assumendo figura umana, viene a costituire un'individualità separata dalla coscienza
- - - - lo scetticismo è contraddittorio perché può negare il mondo sul piano gnoseologico, ma non sul piano pratico
        
        considerando che lo scettico deve agire nel mondo e verso il mondo
        
        la coscienza scettica vive perciò nella contraddizione
- - - - lo Spirito
      - la Natura
      - Logica
- - - - fino a raggiungere la profonda consapevolezza della profonda unità che lega tutte le coscienze
  - - - la coscienza ha preso consapevolezza di sé ritrovandosi nelle cose
        
        ora dovrà compiere un nuovo cammino di autoconsapevolezza nel rapporto con le altre coscienze
- - - - qui il soggetto prende coscienza dell'oggetto, ma allo stesso tempo come composto delle molteplici qualità
    - - per lui, le cose sono avvertiti come fenomeni ordinati da noi
      - consente di acquisire consapevolezza di questa sua attività
        
        per cui la conoscenza non riguarda le cose in se, ma dello stesso intelletto
        
        è il preludio al momento dell'autocoscienza
    - - non si può dare se non si presuppone un soggetto ed un oggetto
      - questa non rimanda all'oggetto ma all'io
        
        l'attività dell'io nella sensazione, ovvero la percezione