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LA RIVOLUZIONE INDUSTRIALE INGLESE - Coggle Diagram
LA RIVOLUZIONE INDUSTRIALE INGLESE
RIVOLUZIONE INDUSTRIALE
una delle svolte più importanti in Inghilterra nel fine 700
inizialmente esisteva solo industria artigianale
qui vi erano artigiani, lavoratori capaci di trasformare la MATERIA PRIMA in PRODOTTI pronti per essere venduti
sono prodotti realizzati a mano
si lavorava in laboratori, chiamati BOTTEGHE
col tempo divennero più ampie e attrezzate
Medioevo, il maestro artigiano si avvaleva della collaborazione di diversi GARZONI (operai) per sfornare i suoi prodotti
NASCITA MANIFATTURE
erano laboratori sempre più complessi, in grado di sfornare maggiori quantitativi di merce lavorata
oltre ad usare attrezzi perfezionati e un maggior numero di operai, si utilizzavano anche MACCHINE ARTIGIANALI
esse erano azionate dalle braccia o dall'acqua, come il MULINO
FINE 700
cominciarono a sorgere le prime FABBRICHE
INDUSTRIA assume un volto differente
lavoro compiuto non solo dagli uomini, ma anche da apposite macchine, azionate da un motore
il motore funziona con fonti di energia diverse dalla forza muscolare o da vento e acqua
per ridurre costi, più macchine venivano concentrate in un unico luogo, la FABBRICA
le prime FABBRICHE nacquero verso 1780-1800 in Inghilterra centrale
si utilizzava come fonte d'energia il VAPORE, prodotto per ebollizione (acqua a 100 gradi)
RIVOLUZIONE INDUSTRIALE
si avviò in INGHILTERRA nel 1830-1840, allargandosi poi ad altre nazioni europee
primo settore produttivo coinvolto fu quello TESSILE
produzione dei tessuti presentava grandi margini di espansione
da una parte per l'aumento di richiesta determinato dall'incremento demografico
dall'altro per l'abbondanza di materia prima proveniente dalle colonie
INDUSTRIA A DOMICILIO
tessuti prodotti nel sistema conosciuto come "PUTTING-OUT SYSTEM", ovvero industria a domicilio
con essa numerose famiglie contadine arrotondavano i propri guadagni
questa lavorazione seguiva 2 fasi
OPERAZIONE di FILATURA: si ricavavano i fili da una massa di fibre irregolari. Le fibre venivano staccate un pò alla volta dalla massa: prima si arrotolavano con le dita, affinchè si unissero. poi si avvolgeva il filo sul bastoncino detto FUSO, ottenendo così un FILATO.
OPERAZIONE di TESSITURA: il filato veniva intrecciato sul telaio, producendo così il TESSUTO o STOFFA.
alla fine il prodotto grezzo (fibra) si trasformava in prodotto finito (STOFFA)
METà 700
ci fu l'aumento della popolazione
fece aumentare la richiesta di stoffa finita
ma l'industria a domicilio non riusciva a soddisfare le richieste, poichè una famiglia contadina riusciva a produrre poche stoffe a settimana
alcuni produttori pensarono di ricorrere a MACCHINE che rendessero più rapida e abbondante la produzione
NASCITA PRIME MACCHINE TESSILI
grazie a geniali artigiani
JOHN KAY, mise a punto la SPOLETTA VOLANTE, un congegno azionato a pedale che consentiva un rapido passaggio del filo della trama attraverso l'ordito
nata per filare la LANA
JAMES HARGREAVES, costruì una macchina (JENNY o GIANNETTA) per filare, mossa ancora a mano da un solo operaio
concepito per il COTONE, più economico e resistente della lana, adatta alla meccanizzazione della filatura
MACCHINE TESSILI
ancora azionate a mano
passaggio decisivo quando si trovò il modo di azionare le macchine tessili sfruttando energia prodotta da altre macchine, come quelle a vapore
VAPORE, sfruttato da tempo nelle miniere inglesi come fonte di energia per muovere le POMPE, che servivano a eliminare acqua da pozzi e gallerie
generato in apposite caldaie
JAMES WATT, brevettò la MACCHINA A VAPORE
trasformava il moto a stantuffo delle pompe a fuoco in un moto rotatorio, più economico ed efficace
realizzò una VALVOLA di REGOLAZIONE (REGOLATORE di WATT), che manteneva costante la velocità della macchina a vapore
MECCANIZZAZIONE PRODUZIONE TESSILE
la produzione di vapore, faceva funzionare altre macchine, con le quali eseguire un lavoro regolare e ininterrotto
nuova era per economia e l'intera umanità
PRIMA MACCHINA TESSILE A VAPORE fu il "telaio meccanico" di Edmund Cartwright, con il tempo perfezionato
essendo mosso dall'acqua e ormai i telai risultavano mossi dalla macchina a vapore
telai a vapore, concentrati nelle fabbriche, le quali erano più organizzate rispetto ai vecchi laboratori artigianali
tutto ciò consentì moltiplicazione della produzione, provocando la resa dei pochi artigiani rimasti
avevano lottato duramente contro il telaio meccanico, che sfornava una maggiore quantità di prodotto e di qualità superiore rispetto a quello tessuto a mano
ENERGIA A VAPORE
applicata anche al di fuori del settore tessile
ROBERT FULTON creò il primo Battello a vapore, chiamato CLERMONT, testato in navigazione lungo l'Hudson
GEORGE STEPHENSON costruì la prima locomotiva a vapore azionata da stantuffo
in passato vi erano treni primitivi trainati da cavalli, grazie a Stephenson ne strutturò uno spinto da una macchina, che poteva trasportare in superficie più carbone
sistema dei binari fu perfezionato, facendo nascere i primi trasporti di merci su rotaia fuori dalle miniere
materie prime potevano affluire più rapidamente nelle fabbriche, beni prodotti potevano avviarsi con maggiore rapidità ai luoghi di smistamento e di commercializzazione
FERROVIA PER PASSEGGERI
si passò al trasporto di passeggeri
rivoluzione per coloro che si sono sempre mossi a piedi, a cavallo o su carrozze trainate da animali
INGHILTERRA, Stephenson guidò per 34 km una locomotiva a vapore, che trainava carri con un centinaio di persone
LINEA LIVERPOOL-MANCHESTER, Stephenson costruì locomotiva "The Rocket", che trainava un convoglio di 14 tonnellate a 60 km/h
ALTIFORNI
con i nuovi trasporti fu permesso alle miniere di produrre molto più carbone, stimolando altri settori
si realizzarono i primi ALTIFORNI, forni industriali in cui si raggiungono altissime temperature, necessarie per forgiare il minerale ferroso in manufatti molto resistenti
nacque così l'INDUSTRIA SIDERURGICA
RIVOLUZIONE INDUSTRIALE si accompagnò a una RIVOLUZIONE TECNOLOGICA, mutando la società umana
IMPIANTI SIDERURGICI
fecero uso di COKE, carbone cotto ad altissime temperature, che brucia meglio del carbone e legna
COKE, non sprigionava solo calore per la fusione del ferro, bruciando con il minerale ferroso, libera le molecole di carbonio, utili a costruire la GHISA
si realizzarono manufatti solidissimi in GHISA, come locomotive, binari..
primo altoforno a COKE fu prodotto da Henry Cort
INGEGNERI INGLESI, si sforzarono per ottenere una ghisa più compatta e resistente
infatti poco dopo si cominciò a produrre ACCIAIO, una ghisa particolarmente solida e compatta
ciò maturò passaggio dalla Prima alla Seconda Rivoluzione Industriale
NASCITA SOCIETà INDUSTRIALE
In Inghilterra l'industria assicurò uno sviluppo complessivo
la ricchezza nazionale britannica si moltiplicò
esportazioni e importazioni aumentarono
il reddito pro capite raddoppiò
(ricchezza per abitante)
la popolazione triplicò
tutto ciò segno di benessere sociale
inizialmente la ricchezza era ancora generata dall'agricoltura, in seguito risultò dimezzata
poichè era aumentato il contributo delle attività industriali
nacque così la prima SOCIETà INDUSTRIALE
INGHILTERRA, sviluppo RIVOLUZIONE INDUSTRIALE
la RIVOLUZIONE INDUSTRIALE iniziò in Inghilterra grazie ad un insieme di fattori
nel 700 Inghilterra era già il paese più ricco e avanzato d'Europa
le terre recintate erano ben sfruttate con buone rendite, in seguito investite anche in altre attività economiche
l'impero coloniale e la flotta britannica assicuravano al Pese il primato sui commerci internazionali
colonie fornivano molte materie prime a basso costo
sistema politico inglese, stabile ed equilibrati, assicurava tranquillità a chi volesse investire il proprio capitale
le leggi favorirono libertà economiche, si stimolava i cittadini ad investire
le vie di comunicazione erano buone: strade, canali..
sottosuolo inglese ricco di carbone, che rendeva conveniente lo sfruttamento di vapore come fonte d'energia
700, SECOLO di RIVOLUZIONE
si guardava al contesto generale per rispondere al perchè del 700
il progresso tecnico-scientifico realizzato dai Lumi mise a disposizione conoscenze necessarie per costruire le prime macchine
incremento demografico stimolò produzione di cibo e altri prodotti, fornendo una manodopera alle fabbriche
gran bisogno di operai
tutti questi fattori portarono lo sviluppo della Rivoluzione Industriale
RIVOLUZIONE
mutò modo di lavorare e vivere di buona parte della popolazione
AGRICOLTURA, rimase la prima fonte di reddito per la popolazione
diffusione industrie portò mutamenti decisivi nel campo economico e sociale
ARTIGIANATO
in botteghe e manifatture gli artigiani realizzavano a mano e con strumenti i prodotti da vendere
si conoscevano tutte le fasi di produzione
nelle fabbriche le macchine compievano il lavoro in una sola fase
gli operai producevano un semilavorato, passato in mani diverse, nelle fasi successive
qui ritmo dettato dalle macchine, quindi l'operaio divenne "un'appendice della macchina"
tutto ciò avvenne per avere una maggiore produzione
NUOVA ORGANIZZAZIONE
implicò ritmi lavorativi diversi nel lavoro a domicilio e nel lavoro dei campi
LAVORO A DOMICILIO, operaio tessile poteva filare la lana e sbrigare faccende domestiche
LAVORO NEI CAMPI, operai obbedivano ai ritmi delle stagioni
in fabbrica si seguivano ritmi artificiali imposti dagli stantuffi delle macchine
turni operai occupavano 12/13 ore giornaliere, fino anche a 16 ore, sei giorni a settimana
macchine semplificavano il lavoro, perciò furono impiegate donne e bambini, sottoposti a questi turni massacranti
turni resi pesanti dalla ferrea disciplina, fatta di obblighi e punizioni
SOCIETà
rivoluzionata con la RIVOLUZIONE INDUSTRIALE
uno degli effetti della Rivoluzione fu l'URBANESIMO, lavoratori si trasferirono in città
si spostarono ex contadini maggiormente, poichè non riuscivano a trovare lavoro in campagna o espulsi dalle recinzioni
cercarono lavoro come operai nelle fabbriche
con il tempo divennero 5 milioni in INGHILTERRA
POPOLAZIONE
meno di un quinto abitava nei centri urbani
in INGHILTERRA poche città avevano 25 mila abitanti
con il tempo si moltiplicarono, ingrandite città come Manchester, Liverpool..
1851 si fece un censimento, la maggior parte della popolazione viveva in CENTRI URBANI, sviluppati attorno a fabbriche e miniere
Manchester ubicata nei pressi di miniere di carbone e al centro di coltivazioni di cotone
operai alloggiavano nei quartieri di periferia cresciuti intorno alle fabbriche, in cui vi erano condizioni disumane
case prive di servizi igienici, luce e quasi di aria
le fabbriche si organizzarono per far dormire all'interno di esse operai durante le pause
tutto ciò costituì condizioni impensabili, rese accettabili dagli operai per la povertà lasciate nelle campagne
DIFFUSIONE INDUSTRIA
con essa nacque una nuova classe sociale, la CLASSE OPERAIA
manodopera abbondante in ogni tipo di lavoro, sfruttati senza pietà
operai ridotti a forza-lavoro, equivalenti alle macchine
lavoravano a ritmi massacranti, in ambienti malsani e pericolosi, con salari bassissimi
se si fossero ammalati avrebbe perso il lavoro, costituendo la povertà
i più deboli furono donne e bambini, costretti a lavorare oltre le loro forze fisiche per salari più bassi di quelli degli uomini
con l'andare del tempo si organizzeranno, creando ASSOCIAZIONI. e SINDACATI, che si imponevano per far valere i loro diritti con gli scioperi
verso la metà dell'800 le leggi proibirono di associarsi tra loro
formare coalizioni di operai finalizzate a migliorare i salari o a ridurre le ore di lavoro violava il diritto del padrone di contrattare liberamente e di stabilire a suo piacimento le condizioni di lavoro nella fabbrica
PROPRIETARI FABBRICHE
provenivano dalla classe dei proprietari terrieri sviluppata grazie alle recinzioni
molti avevano investito il capitale per migliorare rendite agricole
colsero opportunità offerte dall'industria tessile e iniziarono a investire il denaro nella creazione di fabbriche moderne
essi sono chiamati IMPRENDITORI, rischiavano denaro in un'impresa industriale
chiamati anche CAPITALISTI poichè erano i soli ad avere del capitale per dare vita a un'attività industriale
per realizzare una fabbrica, costruire macchine, pagare operai occorreva organizzazione e sopratutto denaro
CAPITALISTA-IMPRENDITORE
era considerato come PROPRIETARIO ASSOLUTO della sua fabbrica
credeva di avere il diritto di trattare operai come oggetti, li assumeva o licenziava a seconda del momento
operai retribuiti poco
questo sfruttamento umano, fino al limite della resistenza umana per salari molto bassi fu il costo più alto dell'industrializzazione
con il tempo si capì che dirigere una fabbrica implicava una RESPONSABILITà SOCIALE e che si devono rispettare regole davanti alla collettività