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Il mito greco nell'età classica e oltre - Coggle Diagram
Il mito greco nell'età classica e oltre
gli antichi greci oltre a creare i miti
sono stati i primi a sottoporli ad una riflessione critica
che appare come una semplice razionalizzazione
Poiché il mito è il rivestimento fantastico di un fatto reale occorre eliminarne gli aspetti inverosimili isolando il nucleo di verità che esso contiene
"lettura storica"
Il più noto rappresentante della lettera storica del mito
Evemero di Messina
Sostiene che gli dei sono uomini divinizzati dopo la morte per l'eccezionalità delle loro imprese
"lettura allegorica"
il senso letterale di tali raccontino evidentemente inaccettabili, nasconderebbe significati più profondi
In altri casi tuttavia questa critica esercitata sui miti approda ad una condanna senza appello, in nome della verità e della morale
gli attacchi più vivi
dal filosofo Platone
nella Repubblica definisce i miti come
"finzioni" che allontanano l'uomo dalla verità
e ne sottolinea la pericolosità per l'educazione dei giovani
Essi rappresentano infatti in maniera erronea gli dei a riguardo e attribuiscono tutto ciò che gli uomini condannano
si comprende allora perché
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La graduale separazione del mito da ciò che si considera reale
Non impedisce di continuare ad esercitare un ruolo importantissimo all'interno della civiltà greca
Esso è un'occasione per riflettere sul mondo
In età ellenistica
ulteriore evoluzione del mito
da mezzo di spiegazione e riflessione
diviene strumento di lettura