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zoologia laboratorio dal secondo laboratorio - Coggle Diagram

- - - - Calcarea Grantia--> assenza di
        materia organica ed il fitto
        intreccio di spicole calcaree che
        permette di interpretare bene la forma dell'animale (sycon) con la presenza dei
        canali afferenti ed efferenti.
      - Calcarea Sycon--> forma siconoide, con
        canali afferenti ed efferenti ben evidenti, presenza di cellule germinali (ovociti)sparse in vari punti ed i
        coanociti localizzati nei canali efferenti
      - Calcarea Leucosolenia--> spicole fuoriescono dal corpo
    - - intreccio di spicole--> fitto intreccio di spicole silicee (oxee in quel caso spicole a
        bastoncello con la punta ad entrambe le estremità, parti più scure sono spicole avvolte in un residuo
        di porzione organica, (pinacoderma e coanoderma)
        non completamente eliminata.
      - spongillidi--> gemmule di spugne riproduttive di acqua dolce. Rivestimento di resistenza più
        esterno, formato da anfidischi (aggregati di spicole) sottile ma robusta membrana
        interna formata da fibre di spongina+ cellule totipotenti (archeociti)
        racchiuse all'interno della gemmula
      - anfidischi--> ordine Haplosclerida, forma di resistenza trattenuta da spicole di monoassoni della colonia che l'ha generata
      - Spongia micro--> ben evidenti le fibre di spongina, spesso mesolilo di questa
        spugna dalla forma leucon è fittamente percorso da grossi
        canali (efferenti) e piccoli canali (afferenti) portanti numerose
        camere flagellate.
        
        Spongia officinalis--> reticolo delle fibre di spongina che costituiscono lo scheletro
        
        Spongia Macro--> Notare i grandi osculi (pori
        esalanti) ed i piccoli ostii (pori inalanti), essa è la comune spugna
        
        Calyx nicaensis (orecchia di elefante)--> Notare le tre grosse aperture
        non corrispondenti agli osculi (piccoli, numerosi, leggero a causa della scarsa
        struttura scheletrica.
      - axinella--> portamento
        eretto e forma arborescente; la spugna vive fissata al substrato
        tramite una piccola base d'impianto
      - Petrosia ficiformis--> grandi osculi ed i
        piccoli ostii situati sotto al pinacoderma. Da notare la colorazione rossastra, presente solo sulla
        superficie esposta alla luce, conferitale dalla simbiosi con
        cianobatteri.
      - Suberites domuncula--> detta comunemente pallottola, questa spugna presenta un
        corpo massiccio, più o meno sferica con superficie liscia. sulle conchiglie di Gasteropodi
        occupate da Paguri (l'oscolo del porifero corrisponde
        all'apertura della conchiglia).
- - - - sezione faringea (stromodeo)--> setti primari uniscono la colonna alla faringe e setti secondari e terziari che terminano invece liberi portanti un filamento settale al trifoglio, formato da 3 lobi: due laterali ciliati ed
        uno mediano che possiede nematocisti e che in alcuni Esacoralli si prolunga oltre la base del setto in un'aconzia che sporge libera nel celenteron
    - - Gorgonacei (Ordine
        Alcyonacea, Famiglia--> Eunicella cavolinii. E’ possibile
        notare lo scheletro assile di sostegno di natura organica
        (composto da gorgonina) indurito ma flessibile. Questo è
        ricoperto da un cilindro formato dal cenenchima e dai
        polipi (di colore chiaro). Affondate nel cenenchima si
        trovano spicole di forme e colori variabili nelle diverse
        specie di Gorgonacei. La forma della colonia è ramificata
        arborescente con i rami posti tutti sullo stesso piano (Gorgonacei (Ordine
        Alcyonacea, Famiglia, Gorgoniidae),
        particolare.). visibili i polipi portanti
        otto tentacoli pennati, Famiglia Gorgoniidae
        Paramuricea sp.
      - Spicole di Gorgonaceo.
        Osservare la particolare forma delle spicole di carbonato di calcio, a due diversi
        ingrandimenti, di Leptogorgia
        sarmentosa. Nell'animale vivo le
        spicole sono immerse nel cenenchima.
      - Pennatulacei (Ordine
        Pennatulacea), Pennatula rubra. I
        Pennatulacei sono caratterizzati da un asse scheletrico centrale con una porzione basale
        libera da polipi (peduncolo) che si
        affonda nel substrato molle. I polipi sono
        disposti in file parallele, perpendicolarmente
        all'asse centrale.
        Pennatula rubra
  - - - sezione trasversale delle gonadi maschili--> la cavità gastrovascolare;
        esternamente due strati cellulari che sono
        gastroderma ed ectoderma che sono separati dalla mesoglea sezione e' stata fatta nel
        terzo superiore del corpo dell'Hydra poichè sono
        ben visibili gli spermiari contenuti nella gonade maschile posizione ectodermica
        della gonade che ci fa collocare tale sezione tra gli idrozoi
      - gonade femminile--> situata sotto quella maschile (idre sono ermafroditi). Presenza della cavità gastrovascolare celenteron),
        gastroderma, mesoglea e ectoderma
- - - - Genere Dugesia. È la
        comune planaria di acqua dolce. Conduce vita libera e
        pertanto sono presenti gli ocelli (organi di senso visivo). Apertura boccale è tipicamente mediano-ventrale e il faringe èsacciforme, muscolarizzato
        ed estroflessibile. Notare ramificazione intestinale che nei tricladi è diviso in tre rami: il ramo
        anteriore si dicotomizza, a livello del faringe, in due
        rami posteriori.
      - genere planaria--> possibile notare la
        forma appiattita del corpo e la formzione del faringe che è contenuto in una tasca per essere estroflettibile, anche abbondanti fasce
        muscolari. I diverticoli intestinali, inframezzati
        da parenchima (animali acelomati), occupano la
        gran parte del corpo dell'animale
        
        sezione trasversale--> A maggiore
        ingrandimento si nota come l'epidermide sia in
        realtà costituita da un solo strato di cellule ciliate
    - - Schistosoma mansoni,
        maschio. Sono dioici esemplare maschio, più
        largo ma più corto della femmina femmina, caratterizzato
        dalla presenza di una doccia ventrale (canale
        ginecoforo) nella quale viene accolta la
        femmina durante la riproduzione
      - Schistosoma mansoni,
        femmina La femmina,
        più sottile del maschio, viene accolta da
        quest'ultimo nel canale ginecoforo durante la
        riproduzione. Una volta fecondate, le uova sono
        deposte nella parete intestinale dell'ospite;
        esse passeranno poi nellume intestinale e
        verranno eliminate tramite feci
        
        Schistosoma mansoni.
        Maschio e femmina in accoppiamento, la femmina di forma più cilindrica accolta dal maschio fogliforme ripiegato longitudinalmente a formare il ginecoforo
        
        le uova prive di opercolo e sono provviste di un aculeo in differenti posizioni a seconda della specie
        
        miracidio--> la papilla apicale sprovvista di cigli si fissa all'epidermide del mollusco ospite e la successiva penetrazione della larva avviene per attività enzimatica coadiuvata dal movimento della larva
        
        furcocercaria--> nome di questa forma larvale deriva dalla caratteristica coda bifida. Non si trasforma in metacercaria ma penetra attivamente all'ospite definitivo grazie all'azione delle ghiandole cistogene che sono divenute litiche
      - Fasciola hepatica.
        Corpo piatto e ovale;due organi adesivi tipici
        della classe (ventosa orale e ventrale e corpo
        rivestito da un sincizio citoplasmatico non
        ciliato. Come i Cestodi, si tratta di organismi
        ermafroditi con sistemiri produttori maschile e
        femminile che occupanogran parte del corpo
        dell'animale. Vive nei dotti biliari degli erbivori e come ospite intermedio i gasteropodi polmonati del genere Lymnaea
        
        uovo nella foto estratto dalle feci e con opercolo staccato
        
        miracidio--> tale forma larvale ciliata penetra nell'ospite intermedio perdendo la cigliatura e trasformandosi in una sacca detta sporocisti
        
        redia--> forma larvale allungata con lobo laterale subterminale, ventosa boccale e celenteron sacciforme. Redie si originano per partenogenesi larvale (pedogenesi) dalla sporocisti la cui parete verrà rotta consentendo la diffusione delle larve nell'epatopancres dell'ospite
        
        redia con cercarie nella fascia epatica--> attraverso pedogenesi si sviluppano le cercarie che sono qui visibili in trasparenza e riconoscibili per il celenteron che caratterizzerà poi l'adulto
        
        cercaria--> forma larvale libera dall'aspetto di girino con alcune caratteristiche dell'adulto come le due ventose e il celenteron bifido
        
        metacercaria incistata--> questa forma larvale che deriva dalla precedente, priva di coda rivestita da una cisti secreta dalle ghiandole cistogene e si rinviene sull'erba o sulle piante acquatiche
      - Dicrocoelium
        dendriticum. Si tratta di un parassita con corpo piatto, allungato,
        munito di ventose, ermafrodita con
        apparati riproduttori molto sviluppati. Vive nei dotti biliari e compie il ciclo in 2 ospiti: un gasteropode polmonato terrestre, nel secondo nel quale si incistano le metacercarie, è una formica
      - Digenei, stadi larvali.
        Dalle uova liberate dall'adulto si schiude un
        miracidio natante ciliato, prima forma larvale dei
        Trematodi Digenei; da esso si svilupperà la redia
        (terza forma larvale) nella quale si formeranno
        le cercarie che presentano già alcune caratteristiche
        dell'adulto come le ventose e l'intestino
        bifido. La cercariaabbandona il primo ospite
        e, in contatto con il secondo ospite, si incista
        in una metacercaria dalla secondo ospite, quale si svilupperà la
        forma adulta.
  - - - Tenia, proglottide
        matura. In ogni proglottide sessualmente
        matura si può facilmente distinguere un apparato
        riproduttore completo cheoccupa la quasi totalità di
        ognuna di queste sezioni del corpo. La tendenza
        del sistema maschile a svilupparsi prima di quello femminile, rappresenta, in molte specie di tenia l'ostacolo dell'autofecondazione entro la stessa proglottide. Ovidutto e dotti
        spermatici sboccano in un atrio genitale comune
      - Tenia, proglottidi con
        cirri. Proglottidi di tenia portanti ognuna
        una coppia di cirri (organi copulatori maschili) estroflessi o contenuti in apposite
        sacche (tasca del cirro)
      - Tenia, scolice armato.
        Lo scolice è la porzioneanteriore della tenia; si
        tratta di una struttura adatta ad aderire all'ospite. In questo esempio esso è dotato
        di quattro ventose ed un rostello terminalemunito di una corona di
        uncini.
      - scolice
        
        taenia solium linneo--> scolice con in evidenza le quattro ventose e la corona di uncini (rostello) tipici delle tenie armate
        
        taenia saginata--> scolice provvisto delle solite 4 ventose (tenia inerme)
    - - protoscolice isolato--> ben evidenti il rostello e le ventose e la zona in cui avverrà l'invaginazione
- - - - FEMMINA--> protetto da una cuticola
        pluristratificata che viene sostituita, tramite muta, durante
        l'accrescimento dell'individuo. Nella zona anteriore del corpo è
        situata la bocca, munita di una capsula boccale provvista di lamine
        taglienti utilizzata per attaccarsi e lacerare la parete intestinale
        dell'ospite. Alla bocca segue unfaringe il cui lume, caratterizzato
        da sezione triangolare (esclusiva dei Nematodi) anch'essa rivestita da cuticola
      - MASCHIO--> Stesse caratteristiche della
        femmina ed in più la presenza di una campana copulatrice
        posta nella zona terminale posteriore del corpo
        vermiforme ed utilizzata nell'atto riproduttivo
    - - femmina--> Corpo vermiforme occupato
        prevalentemente dall'utero contenente uova--> Notare il poro genitale posto
        nella zona mediana del corpo.
      - maschio--> Il maschio si differenzia dalla
        femmina per la caratteristica coda ripiegata ad uncino.
        Durante la copula, il maschio avvolge con la coda la femmina
        all'altezza del gonoporo; le spicole copulatrici del maschio
        sono spinte all'esterno dellacloaca e consentono di
        matenere aperto il gonoporo femminile durante
        l'immissione degli spermi nella vagina
    - - Gli ovidutti, lunghi e
        circonvoluti, sono interessati più volte dal taglio. Osservare
        la presenza di due grossi uteri
        affiancati; questo significa che
        la sezione è avvenuta prima della loro confluenza in una
        struttura unitaria (vagina). Ogni cellula mioepiteliale possegga
        un esile prolungamento che la connette al cordone nervoso
        dove avviene l'innervazioe Questa disposizione è opposta
        a quella consueta nella quale
        processi nervosi si estendono
        dal cordone nervoso al corpo principale del muscolo
    - - Animali vermiformi con corpo
        lungo e filiforme senza capo distinto. Gli esemplari maschi si
        distinguono per la presenza
        dell'estremità posteriore bifida
    - - Gen. Phylodina--> Corpo allungato, diviso in
        una regione anteriore, portante una corona ciliata,
        un tronco contenente i visceri ed un piede con dita
        terminali
      - Gen. Brachionus--> Corpo sacciforme il cui
        tronco possiede cuticolaispessita a formare un
        astuccio detto lorica.Notare la corona apicale di
        ciglia ed il piede tozzo terminante con dita
    - - Particolare della porzione anteriore
        di un individuo maschio. Osservarela proboscide estroflessa ricca di
        uncini (scalidi) utilizzati dall'animale per fissarsi
        all'intestino dell'ospite. Il sacco muscoloso della proboscide
        (ricettacolo) è affiancato da due strutture sacciformi (evaginazioni
        della parete del corpo che si
        spingono nello pseudocele del
        tronco dell'animale), dette emnischi. Essi sono pieni di liquido
        e funzionano come parte del sistema idraulico nella protrusione
        della proboscide.