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ITALIA POSTUNITARIA - Coggle Diagram

- - - - 1871: trasferimento della capitale a Roma e legge delle guarentigie per regolare i rapporti tra Stato e Chiesa (al Pontefice libertà in materia spirituale e stesse prerogative di un capo di Stato)
        
        atteggiamento intransigente di Pio IX: decreto non expedit: proibisce ai cattolici di partecipare alla vita politica del regno
  - - - nonostante le sconfitte militari italiane, con la pace di Vienna l'Austria cede il Veneto alla Francia (!), che lo potrà trasferire all'Italia solo dopo approvazione tramite plebiscito
- - - - riforma elettorale (1882) per ampliare il corpo elettorale: si abbassa il limite di età e di censo; si introduce criterio culturale
      - riforma scolastica per ridurre analfabetismo: legge Coppino (obbligo scolastico fino a 9 anni)
      - riforma fiscale per far ricadere le tasse sui ceti più abbienti (fallimentare)
    - - schieramento liberale di centro
      - estrema destra (conservatori e clericali)
      - estrema sinistra (repubblicani e radicali)
    - - intervento dello Stato a favore della grande industria >> sviluppo dell'industria del Nord ai danni di quella del Sud
      - fondazione di banche per concedere crediti alle imprese industriali
      - crisi agriaria: vengono danneggiati gli agricoltori del Sud, sopratutto quelli delle colture d'esportazione
      - emigrazione verso l'America >> squilibri nella struttura della popolazione; rivolte e scioperi
    - - inizialmente, impostazione anarchica (insurrezione contro ogni forma di istituzione)
      - nascita dei primi partiti socialisti locali e nel 1892 del Partito socialista italiano
      - organizzazioni sindacali: Federazioni di mestiere e Camere del lavoro
    - - allontanamento dalla Francia e avvicinamento alla Germania e all'Austria >> Triplice Alleanza (1882)
        
        rinuncia alle terre "irredente" (Trentino e Venezia-Giulia), ma vantaggi economici (esportazioni) e sostegno nella politica coloniale in Nord Africa
      - espansione coloniale
        (interessi economici + spirito nazionalista):
        
        in Eritrea (soprattutto per scali commerciali)
        
        in Etiopia, ma nel 1887 sconfitta di Dogali
  - - - Sinistra moderata, favorevole a politica progressista
      - abbandona politica coloniale per rilanciare economia e sviluppo sociale di Italia
      - non reprime rivolte dei Fasci dei lavoratori in Sicilia e in Lunigiana
      - travolto dallo scandalo della Banca Romana
      - II governo di CRISPI (1893-1896)
        
        repressione delle rivolte in Sicilia e Lunigiana e leggi antianarchiche (limitazioni alla libertà di stampa e associazione) e scioglimento del Partito Socialista
        
        nuovo tentativo di espansione in Etiopia, ma sconfitta di Adua (1896)
        
        di Rudinì firma la pace di Addis Abeba: l'Italia rinuncia all'Etiopia, ma mantiene l'Eritrea
        
        crisi di fine secolo
        
        tentativo (fallito) di imporre una politica reazionaria e repressiva, rafforzando monarchia e governo ai danni del Parlamento