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INSEGNARE AL TEMPO DEI "NATIVI DIGITALI"- PIER CESARE RIVOLTELLA…
INSEGNARE AL TEMPO DEI "NATIVI DIGITALI"- PIER CESARE RIVOLTELLA
MIDIA EDUCATION : Consiste nel lavorare sui linguaggi mediali come linguaggi o artefatti culturali per introdurre negli studenti spirito critico e responsabilità.
1 EDUCATION TECHNOLOGY : Con quest'ultima ragioniamo sui media digitali e come utilizzarli a supporto alla mediazione nei processi di apprendimento e insegnamento.
Questi due sono i due ambiti di lavoro dentro i quali è possibile ragionare e schematizzare quello che è il rapporto didattica tecnologia.
Mechluan: Il medium è il messaggio, mezzo che utilizzato per la comunicazione diventa esso stesso oggetto.
Moratti: Le tecnologie ci permettono di creare RETI DI SENSO ( permettono di mettere in relazioni i significati.)
Linguaggi mediali: linguaggi digitati. Convergenza al digitale.
Multimedialità: Più media che coinvolgono più linguaggi che convergono nella forma del digitale.
Competenza digitale: Collaborazione/ creazione contenuti digitali/ alfabetizzazione mediatica/ sicurezza/ questioni legate alla proprietà intellettuale.
Artefatto culturale: Prodotti dai media, rielaborati dalla Education technology per creare le competenze utili per affrontare gli artefatti in maniera responsabile.
Responsabilità: Dobbiamo essere sicuri delle informazioni che raccogliamo e delle informazioni che condividiamo.
2 LA LOGICA DEI CONSUMI CULTURALI NON RISPONDE ALL' AUT AUT MA ALL' ET ET. Le tecnologie sono state integrative e non sostitutive. I nuovi media assomigliano ai media vecchi, il digitale non sostituisce ma arricchisce; questa logica è molto importante perché inclusiva e non esclusiva.
Logica alternativa: Contrapposizione didattica "vecchia" con quella nuova.
Patrice Flichy: L'innovazione tecnologica avviene nel consolidamento d'uso del dispositivo, non quando scopro di poterlo usare.
. Il problema non sono le tecnologie ma bensì le pratiche, che provocano nell'individuo che ne fa uso, un vero e proprio modellamento sociale.
Non sono le tecnologie a produrre dei cambiamenti ma è la pratica che ne facciamo. Dobbiamo essere consapevoli del fatto che siamo noi ad essere responsabili dei dispositivi.
Macchine autoriali: Cose con cui si possono fare cose. Sfruttarle al meglio a scuola significa valorizzare l'esperienza e la dimensione laboratoriale. Significa mettere al centro l'apprendimento per favorire un coinvolgimento complessivo del sistema mente/corpo/cervello.
Dimensione laboratoriale: Didattica in cui non c'è solo la testa ma ci sono le emozioni, dove il corpo recita la sua parte. Una didattica dove prevale l'esperienza.
Piaget: E' una didattica dove ci sono effetti di apprendimento più duraturi.
Informale: Costituito da tutto quello che i media digitali e sociali significano.
Media digitali e sociali: Ci consentono di fare 3 cose : 1) Mediare le nostre conoscenza 2) Mediare la nostra rappresentazione e consapevolezza del passato 3) Mediare le nostre relazioni. Queste tre mediazioni possono essere intese sia come delle possibilità che come delle attenzioni.
Tendenza della scuola di allontanare dalle culture dell'informale. Se i media costituiscono la nostra vita non ha senso che la scuola li tenga fuori, significherebbe rinunciare al suo compito culturale. ( cioè aiutare i soggetti all'interpretazione della cultura, la loro non la nostra.)
1) Media education e Education Technology
2) Logica dei consumi culturali
3) "Non sono i media che fanno cose ai bambini, ma sono i bambini che fanno cose con i media."
4) Rapporto tra formale e informale. (Contesti di vita quotidiana)
5) I media digitali e sociali sono soprattutto macchine autoriali e player multimediali.