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L'età di Augusto - Coggle Diagram
L'età di Augusto
il 27 a.C. si celebra il trionfo di Ottaviano
Sapeva di dover fare i conti con l'attaccamento dei sui concittadini
infatti i Romani volevano essere cittadini, e non suddditi
il suo problema era quello di modificare la costituzione in modo da poter governare come un sovrano, ma senza dichiararsi tale
nel 27 a.C. si fece eleggere console con un collega dotato di poteri minori (consul minor)
Dopo essersi fatto attribuire dal Senato la carica di "Augustus" (degno di venerazione) aveva anche assunto la carica di "princeps senatus"
Grazie alla carica di princeps senatus aveva il diritto di votare per primo sulle proposte presentate
nel 23 a.C. Augusto fi fa conferire due poteri fondamentali dello Stato romano: il tribunato della plebe (la tribunicia potestas) e il proconsolato (l'imperium proconsulare maius et infinitum)
Poteva decidere la politica sia a Roma (con i poteri tribunici) sia alla periferia dello Stato (con i poteri proconsolari)
Augusto valorizza i poteri del Senato e al tempo stesso se ne assicura il controllo
ai senatori riservò le cariche più alte, quali il governatorato delle province e il comando delle legioni
La forma di governo a cui da vita Augusto prende il nome di principato (dal latino princeps)
la natura giuridica del principato è però oggetto di molte discussioni
alcuni ritengono che il principato rientrasse nella forma della città-Stato
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secondo altri studiosi invece, Augusto, diede vita a una monarchia assoluta
esistono anche ipotesi intermedie, portate avanti da Theodor Mommsen il quale parla di una diarchia: un governo nel quale la sovranità era esercitata da due organi il princeps e il Senato
Augusto si impegnò a riorganizzare lo Stato dal punto di vista amministrativo
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