Please enable JavaScript.
Coggle requires JavaScript to display documents.
La fine della repubblica. - Coggle Diagram
La fine della repubblica.
(1) La crisi del Senato e l'ascesa di Pompeo
Silla nel 79 a.C. si ritira dalla vita politica pensando di avere compiuto il progetto legislativo.
Gli esponenti della classe senatoria non erano stati all'altezza della situazione. Gravi erano i problemi dovuti alla insurrezione nei territori spagnoli, grave ostilità di Mitridate in Oriente
Rivolta servile in Italia si rivela la più grave della storia romana
Ascesa di Gneo Pompeo Magno, uomo forte e capo militare che sostenne il Senato
Pompeo aveva fermato, con Quinto Lutazio Catulo, una rivolta in Etruria
Pompeo viene inviato in Spagna ma si scontra con il generale Quinto Sertorio, capo di alcuni rivoltosi che combattevano per l'indipendenza della Lusitania (Portogallo). La lotta si conclude ne 72 a.C. con la morte di Quinto Sertorio
(
2) Spartaco e la rivolta degli schiavi.
Nel 73 a.C. Pompeo si trovava in Spagna
Spartaco era uno schiavo proveniente dalla Tracia, era giunto a Capua sede della scuola dei gladiatori
Spartaco non accettava l'esistenza della schiavitù, voleva risalire l'Italia e varcare le Alpi per tornare nei paesi di origine
Raccolse una massa di 150.000 persone, la marcia venne deviata da dei delinquenti per saccheggiare le ricche città del Meridione, Spartaco li seguì e li trasformò in un esercito temibile e così Roma dovette inviare ben otto legioni per affrontarlo.
Marco Licinio Crasso venne messo al comando delle legioni e sconfisse i ribelli nel 71 a.C.
Per punizione Marco Licinio Crasso ordinò che 6000 schiavi venissero crocifissi lungo la via Appia tra Capua e Roma
(3) L'alleanza di Pompeo e Crasso e la revisione della costituzione sillana
Tornato a Roma trionfante, Pompeo ambiva al consolato.
Decise di rafforzare il Senato e strinse alleanza con Crasso che era diventato l'uomo più ricco di Roma.
Pompeo promise che se fosse stato eletto avrebbe modificato la costituzione sillana. Pompeo e Crasso con le loro legioni si accamparono alle porte di Roma e così il Senato fu costretto ad accettare.
Nel 70 a.C. Pompeo e Crasso divennero consoli. Pompeo, smantellò la costituzione silliana facendo votare una serie di leggi.
Modificò i tribunali che giudicavano i reati di concussione, reinserendo i cavalieri, gli stessi cavalieri, inoltre, riebbero l’appalto delle province asiatiche, abolì la regola che vietava a chi era stato tribuno del plebe di accedere alle altre cariche pubbliche, restituì ai tribuni della plebe
i diritti di veto di cui erano stati privati. Infine Pompeo nominò nuovi censori che espulsero dal Senato per indegnità ben ottantaquattro senatori nominati.
Nel 70 a.C. vi fù il caso Verre, il pretore venne processato da per abusi in Sicilia, difeso da Cicerone con le orazioni di accusa chiamate "Verrine" . L'ex Pretore venne condannato a pagare una multa di 750.000 dracme.
(4) Pompeo contro i pirati e contro Mitridate
Pompeo rifiuta di governare una provincia, nel 67 a.C. il Senato affronta il problema dei pirati.
I pirati mettevano in pericolo gli approvvigionamenti di ROMA
Aulo Gabinio nel 67 a.C. propose di dare massimi poteri a Pompeo per la durata di tre anni (
lex de piratis persequentis
) Pompeo al suo comando aveva a disposizione 500 navi - 120.000 soldati - 5000 cavalieri. Popeo riesce a riaprire le rotte del Mediterraneo.
Nel 66 a.C. Caio Manilio (
lex Manilia
) affida nuovamente a Popeo i pieni poteri per distruggere Mitridate, re del Ponto, alleato del re d'Armenia Tigrane
Alcune legioni guidate da Licinio Lucullo sono in difficoltà e Pompeo ne prende il comando
Pompeo in quattro anni aveva conquistato un territorio che forniva a Roma un introito almeno di 200 milioni di sesterzi.
Mitriade viene abbandonato da Trigane e tradito, così nel 63 a.C. si uccide
Lo scontro tra popolari e ottimati.
I popolari di Clodio erano impegnati con i contrasti di Milone, Pompeo cercava di far rientrare dall'esilio Cicerone
Cesare nel 56 a.C. ritorna in Italia e stringe, a Lucca, una nuovo accordo con Pompeo e Crasso ma questo non basta infatti Pompeo decide di non la sciare la capitale.
Nel 52 a.C. Crasso muore nella battaglia contro i Parti in Mesopotamia
Pompeo viene nominato dal Senato Console e si ritrova al comando di una forza militare notevole per affrontare Cesare.
(8) Il Secondo accordo di Lucca e la spartizione dei poteri.
(9) La conquista della Gallia
Cesare nel 54 a.C. aveva raggiunto il Tamigi ma nel 53 a.C. dovette contrastare il giovane Vercingetorige capo degli Averni.
Vercingetorige nel 52 a.C. dopo una lunga lotta contro i romani fu costretto ad arrendersi.La sua resistenza era costata milioni di morti e un milione vennero ridotti in schiavitù
La Gallia venne incorporata nel mondo romano e il mondo celtico fu inglobato in quello latino al quale venne imposta l'adozione dei costumi romani e della lingua.
(7) L'ascesa di Cesare
L'ascesa di Cesare al potere ebbe inizio nel 60 a.C con l'aiuto di Crasso che aveva saldato i debiti di Cesare.
Cesare promette a Pompeo, al quale gli erano state rifiutate le terre dell'Asia, di donargliele non appena sarebbe diventato Console e così Pompeo si allea con Cesare.
Nel 60 a.C. nasce l'accordo tra Cesare, Pompeo e Crasso chiamato "
accordo di Lucca
" o "
primo triumvirato
"
Cesare viene eletto Console nel 59 a.C. onorando gli accordi presi con Pompeo e Crasso.
Il Senato fu costretto a subire e fu ridotto all'impotenza
Cesare fece acquistare nuove terre da distribuire alla plebe. Cesare introdusse nuove regole sul governo delle provincie
Cesare approvò due leggi dove la prima elargiva le terre ai veterani di Pompeo e riduceva i canoni che i repubblicani versavano allo Stato.
Cesare si assicurò il comando proconsolare per cinque anni nella Gallia Cisalpina e nell'Illirico.
Ottenne 4 legioni per portare i confini di Roma nella Gallia ma prima allontanò Cicerone e Catone i suoi nemici di sempre.
Catone fu mandato nell'isola di Cipro per comandarla
Cicerone venne mandato in esilio grazie a Publio Clodio che approvò un emendamento che condannava all'esilio chiunque avesse ucciso un romano senza appello.
Cicerone venne privato di tutti i suoi averi ed esiliato.
Gli Edu, amici dei romani,chiedono aiuto a Cesare e nel 58 a.C. Cesare affronta gli Elvezi nella battaglia di Bibracte e li sconfigge.
Cesare si era spinto oltre i confini della Gallia del nord, i Belgi per difendersi crearono una coalizione antiromana ma Casare riesce a fronteggiarla e sconfiggerla. Cesare arriva fino alle coste della Manica.
(5) Cicerone e Catone; Crasso, Cesare e Catilina
Lucio Licinio Crasso:
uomo di scarsa abilità politica ma potente per le sue ricchezze, era alleato di Cesare
Caio Giulio Cesare:
imparentato con Caio Mario, aveva sposato Cornelia figlia di Cinna ed era sostenitore dei populares
Dalla parte dei populares e del ceto equestre vi erano:
Lucio Licinio Crasso, Caio Giulio Cesare e Lucio Sergio Catilina
Lucio Sergio Catilina:
pretore e governatore dell'Africa, fu accusato di concussione ma assolto. Nel 65 a.C. non potè presentarsi per il consolato, nel 64 a.C. si ripresentò ma fu scofitto, Catilina venne abbandonato da Cesare e Crasso.
Marco Porcio Catone
A difendere l'aristocrazia erano
Marco Tullio Cicerone
e
Marco Porcio Catone
(6) La congiura di Catilina
Catilina pensa ad un'insurrezione armata uccidendo Cicerone e occupando Roma
Cicerone scopre la congiura e nella seduta del 21 ottobre del 63 a.C. svela al Senato della congiura.
Catilina si ritira a Fiesole, i congiurati decidono di prendere la armi ma vengono scoperti e condannati a morte
Coloro che erano in Etruria furono sconfitti nella battaglia di Pistoia dove lo stesso Catilina venne ucciso
(10) La seconda guerra civile e la vittoria di Cesare
il 10 gennaio del 49 a.C. Cesare attraversa il fiume Rubicone e pronuncio la frase "
Alea iacta est
" - "
Il dado è tratto
" così si dava inizio a una nuova guerra civile
Cesare intendeva proporre la sua candidatura al consolato. I senatori stabilì che per potersi candidare dovevano essere presenti nella capitale. Cesare chiese a Pompeo di sciogliere il suo esercito ma il senato non accettò.
Cesare avanza verso Roma senza incontrare resistenza e Pompeo fugge in Macedonia
Nel 48 a.C. Cesare e Pompeo si scontrano nella battaglia di Farsalo dove Pompeo viene sconfitto e fugge in Egitto
Cesare eliminato Tolomeo XIII incorona Cleopatra regina d'Egitto e la fa sposare con il fratello di Tolomeo, Tolomeo Neotero XIV di 14 anni.
Sbarcato in Africa nel 46 a.C. Cesare sconfigge i suoi oppositori a Tapso mentre Catone e Giuba si suicidano. Cesare diviene il padrone di Roma
Cesare attiene tutti i poteri ottiene anche il titolo di imperator e di pater patriae.
Cesare si fa nominare dittatore a vita facendosi conferire l'inviolabilità tribunizia divenendo sacrosantus.
Permise agli esiliati di tornare in Roma e concesse la cittadinanza agli abitanti della Gallia Cisalpina. Si impegno a migliorare il governo delle provincie e concesse a molti proletari una esistenza nelle colonie fuori Roma.
(11) La Morte di Cesare: lo scontro fra Antonio e Ottaviano
Maturò l'idea di eliminarlo segretamente da un gruppo di persone a cui faceva parte Marco Giunio Bruto che era il figlio adottivo di Cesare.
Gli optimates temevano che Cesare diventasse sovrano assoluto
Il 15 marzo del 44 a.C. recandosi in senato un manipolo di congiurati tra cui Bruto e Cassio lo uccisero, Cesare pronunciò la frase "
Tu quoque Brute fili mi
". Cesare morì con 23 coltellate.
(12) Antonio e l'eredità di Cesare
Dopo al morte di Cesare l'esercito era rimasto fedele ai suoi luogotenenti.
Antonio tenta di accreditarsi come successore di Cesare.
Il testamento di Cesare nomina come suo successore il pronipote Caio Ottaviano
Cesare lascia in donazione 300 sesterzi a ogni membro del proletariato e a ogni legionario
Bruno e Cassio sono costretti ad abbandonare Roma andando in Macedonia e in Siria.
Ottaviano torna a Roma per riscuotere il testamento
Antonio non consegna i beni di Cesare e Ottaviano vende i suoi beni per regalarli alla plebe.
Antonio emana la lex de permutatione provinciarum per non allontanarsi da Roma
Con l'aiuto di Bruto il senato invia l'esercito e lo scontro avvenne a Modena, Antonio viene sconfitto, si rifugia nella Gallia e raggiunge Marco Emilio Lepido, i due diventano nemici di Roma.
1 more item...