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I COMUNI (1200 - 1300) - Coggle Diagram
I COMUNI (1200 - 1300)
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diviene importante la figura del mercante, originariamente umile intermediario tra venditore e compratore, adesso praticante di molte attività
si sviluppa una nuova aristocrazia composta dai membri della nobiltà preesistente che si interessano alle attività mercantili e bancarie e dalla fiorente alta-borghesia
il comune diviene un vivace centro economico e culturale, caratterizzato da un'economia aperta basata sull'attività mercantile, ciò porterà a un cambiamento nella mentalità collettiva: si avrà una visione del mondo più dinamica secondo cui la realtà può trasformarsi e cambiare in meglio.
grazie alla figura del mercante nasce l'idea che l'uomo non sia più in balia del destino divino, ma che esso possa modificare la realtà che lo circonda con la propria forza di volontà e le proprie azioni
si abbandona la mentalità ascetica per fare spazio a un maggiore attaccamento alla vita e ai beni materiali, aumenta inoltre la fiducia nel mondo terreno non più luogo ricco di pericoli, sofferenza e fonte di peccato
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in contrapposizione con la liberalità medioevale (il saper donare generosamente e il disprezzo del denaro) nasce il concetto di masserizia: oculata amministrazione dei propri beni finalizzata a preservare il denaro sperperando il minimo possibile. Questa mentalità è in constrasto con la religione che condanna l'attaccamento ai beni materiali. La chiesa mostra ai suoi seguaci un modo per aggirare questo genere di peccato attraverso la beneficienza e le penitenze
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il pubblico di lettori si allarga grazie alla diffusione di scuole e all'alfabetizzazione dell'alta borghesia. Il libro resta ancora un oggetto di lusso per gli alti prezzi ma le biblioteche smettono di essere un privilegio ecclesiastico per diffondersi presso università, intellettuali e signori di corte.
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