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Leopardi 1 e 2 - Coggle Diagram
Leopardi 1 e 2
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il pensiero poetante
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Anche la poetica conosce un percorso evolutivo assieme alla filosofia e alla meditazione sulla poesia
non dev'essere considerata una facoltà ingannatrice ma piuttosto come una conoscitrice, la quale consente di raffigurare e concepire ciò che non è conoscibile per via razionale
quello di Leopardi è un messaggio, che rivendica la centralità della poesia in un'epoca e in un mondo che le sta lentamente condannando alla marginalità
Vaghezza e concretezza, costituiscono la soluzione inedita e modernissima che Leopardi matura rispetto alla tendenza al linguaggio aulico del tempo
se pur asistematico il pensiero di Leopardi vive di nuclei propriamente filosofici che s'intrecciano a riflessioni e pratiche della poesia stessa
non essendo possibile colmare con piaceri particolari, la domanda del piacere assoluto
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Secondo Leopardi, rispetto agli esseri viventi, l'uomo differisce solo per la maggiore consapevolezza del proprio stato
in questa prospettiva, si è felici quando si prova piacere, infelici se si sente dolore
quando il dolore manca, ed il piacere non è raggiunto, quando l'uomo non ha sentimento di alcun tipo bene o male in particolare
l'uomo prova un sentimento di infelicità nativa dell'uomo, che Leopardi chiama Noia
fin dal 1816 in Italia scoppia il dibattito tra classicisti e romantici, acceso dal saggio di Madame Stael
apparentemente Leopardi si schiera con la tradizione, ma in realtà la sua scelta classicista prelude a una poetica d'avanguardia
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La filosofia leopardiana non può essere racchiusa in una formula o una visione complessiva, perché asistematica