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L'Italia dopo l'unità - Coggle Diagram
L'Italia dopo l'unità
L'Italia è una realtà economicamente e culturalmente arretrata
Oltre i tre quarti della popolazione era analfabeta
La
destra storica
sale al governo
che cosa risolve
l'introduzione di un'unica moneta,
la lira italiana
l'unificazione dei
codici civile e penale
Il sud
, povero ed esasperato, si ribella
Molti contadini, si ribellano alimentando il fenomeno del
brigantaggio
Le tasse
introdotte dal governo gravano sui ceti popolari
Introdussero
un'imposta sul macinato
, una tassa sulla farina e i suoi derivati. Questa tassa fu imposta per pareggiare
il bilancio dello Stato
Roma diventa capitale d'Italia e la chiesa si isola
Nel 1870 i bersaglieri, dopo un breve combattimento presso
Porta Pia
,entrarono a Roma
Dopo circa dodici secoli
finiva il poter temporale dei papi
Il parlamento emanò la
legge delle Guarentigie
, con essa si concedevano alla chiesa una piccola porzione di territorio di Roma, una somma annua di denaro e la libertà di fare apostolato
Il pontefice non accettò
tale soluzione.Con l'enciclica
proibì
inoltre
ai cattolici italiani di partecipare alla vita politica nazionale
Nelle elezioni del
1876
prevalse la
sinistra
con il suo più autorevole esponente
Agostino Depredis
.
fece alcune proposte di riforma
La
lotta al analfabetismo
Il
sostegno
alle classi povere
Una
parziale estensione del diritto di voto
La
cura delle malattie più diffuse
Nel
1887
divenne presidente del consiglio
Francesco Crispi
Crispi voleva creare un impero coloniale,puntò l'attenzione sull'
Africa orientale
in
Eritrea
e in
Somalia
La
spedizione militare
fu organizzata in modo confuso e approssimativo.Nel
1896
15000 soldati italiani si scontrarono presso
Adua
con oltre 100000 soldati Abissini.Le truppe italiane, sconfitte, persero oltre 6000 uomini e furono costretti a ritirarsi
Crispi lasciò la guida al governo