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Gli Etruschi, I riti funebri, Lo sviluppo economico, Le credenze religiose…
Gli Etruschi
Origini:
Secondo lo storico greco Erodoto, Arrivarono in Italia tra il 1550 e il 1000 a.C. in un territorio tra l'Arno e il Tevere: Etruria
Secondo Dionigi di Alicarnasso, gli Etruschi non sono immigrati da terre straniere, ma sono un popolo indigeno
Nel IX secolo a.C.
Prima, grande, raffinata e potente civiltà del territorio italico.
Venivano chiamati Tusci dai romani e dai Greci Tirreni, perché in Italia li aveva condotti il re Tirreno
Erano la più importante popolazione dell'Italia pre romana
I riti funebri
Il cadavere veniva steso sopra un letto e si svolgeva il rito della conclamatio, durante il quale si chiamava il defunto a gran voce
Alcune donne lamentatrici elevavano canti funebri. Seguivano spettacoli di gladiatori in onore al defunto e per esaltare il prestigio e la ricchezza della sua famiglia
Gli Etruschi sono la nazione più di ogni altra attaccata alle pratiche religiose.
Essi attribuivano grande importanza alla celebrazione dei riti magici e religiosi, soprattutto di quelli funebri
Le tombe dei nobili venivano affrescate con una grande varietà di motivi mitologici o relativi alla caccia e alle gare sportive
Le pitture tombali descrivevano il destino dell'anima dopo la morte: gli Etruschi credevano che questa fosse attesa da gruppi di demoni, alcuni ostili, altri amichevoli come la dea Vanth
La concezione etrusca dell'oltretomba subì, un'evoluzione: nelle tombe più antiche la morte veniva vista come una serena prosecuzione delle attività svolte in vita.
Mente in seguito, prevalse una concezione più cupa e fosca e apparvero raffigurazioni di Charun, che era armato di un martello con cui colpiva le anime dei morti
I corredi funerari delle tombe etrusche sono una fonte di informazioni molto importante, soprattutto dei rapporti commerciali degli etruschi
Lo sviluppo economico
Dai greci imparavano la tecnica di di lavorazione della ceramica col tornio e le decorazioni vascolari.
Producevano buccheri, brocche di ceramica di colore nero lucente sormontate da coperchi a forma di maschere, umane o animali
Gli Etruschi svilupparono una florida agricoltura grazie ad opere di canalizzazione e bonifica dei terreni.
Impararono a costruire le dighe e le cisterne per l'acqua piovana.
Appresero tecniche di estrazione e lavorazione dei metalli
Sfruttarono le miniere di ferro, le miniere d'argento e quelle di allume. Erano inoltre degli abilissimi artigiani.
Le credenze religiose e la divinazione
Le caratteristiche della cultura etrusca sono sufficientemente note grazie alla presenza di documenti materiali giunti sino a noi
Tavolette con iscrizioni, corredi funerari, affreschi, opere d'arte e oggetti di uso quotidiano
Gli etruschi praticavano una religione che era stata rivelata da un fanciullo di origine divina di nome Tages
Per loro era importante l'arte divinatoria, cioè la capacità di interpretare il volere degli dei in base a segni inviati agli uomini
I sacerdoti guardavano le interiora degli animali animali sacrificati e predicevano il futuro (aruspicina)
Gli Etruschi avevano anche un pantheon di divinità antropomorfe, cioè di esseri divini ai quali venivano attribuite forme, fattezze e facoltà umane
La federazione delle dodici città
Le più importanti città erano: Veio, Tarquinia, Populonia, Cerveteri, Chiusi, Vulci, Vetulonia, Perugia, Cortona, Volterra e Arezzo
Governate da un re, detto lucumone, assistito da un gruppo di anziani, eletto a vita
Agli inizi del VI secolo a.C. la monarchia lasciò il posto a una repubblica aristocratica
La società era divisa in due classi: padroni e schiavi.
La monarchia fu sostituita da magistrati eletti annualmente (zilath)
I rappresentanti si unirono una volta all'anno, oltre che nei casi di pericolo, nel santuario del dio Voltumna
Gli Etruschi non formarono mai uno Stato unitario perché la loro posizione era tale da non temere rivali sul suolo italico e da non richiedere un'organizzazione
Scopi economici e religiosi
Tentativo di unificazione
Gli etruschi erano il primo popolo a tentare l'unificazione del territorio italico.
Tra l'VIII e il V secolo a.C. fondarono diverse zone della pianura padana.
Predominavano il mar tirreno per un certo periodo grazie alla loro potente flotta
Sconfissero i greci nella battaglia di Alalia nel 540 a.C.
Crearono una prima rete di strade nell'Italia centrale
Declino civiltà etrusca
Agli inizi del V secolo a.C. iniziò il declino della civiltà etrusca.
Nel 509 a.C. gli etruschi furono respinti dalla zona di Roma
Nel 474 a.C. la loro flotta fu duramente sconfitta dai greci al largo di Cuma
Alla fine del VI secolo a.C. vennero minacciati dall'aggressione di altre popolazioni
Principalmente dai celti che distrussero le città della pianura padana, mentre i romani premevano al sud
Fu lenta ma inesorabile e tra la metà del IV secolo e la prima del III secolo a.C. l'Etruria sottomessa dalla nascente Roma, cessò di esistere come entità politica autonoma