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Solitudine e costruzione della propria identità online - Coggle Diagram
Solitudine e costruzione della propria identità online
Nel 2014 gli autori Nagy e Koles hanno definito un modello concettuale riguardante l’identità virtuale
ci sono tre livelli
micro
incidono diversi fattori, come la narrazione di sè, l’intimità, la cultura e la community. Tutti questi legano l’individuo all’ambiente digitale e attraverso di essi vengono rappresentati
macro
Nel terzo livello si passa all’appartenenza e all’identificazione dell’individuo ad un gruppo vero e proprio. Sentirsi parte di un gruppo all’interno del mondo digitale, infatti è il primo passo per considerarsi membro a tutti gli effetti di una comunità online
individuale
l’individuo si relaziona attraverso degli avatar, che rappresentano il mezzo per comunicare con gli altri, come una proiezione di sè nel mondo virtuale.
Always on
Questo stato perenne di connessione e accesso alla rete definito da Turkle “always on” genera però negli individui anche una continua sensazione di angoscia
Questo si manifesta sia con una sensazione di eccitazione, quando si invia ad esempio un messaggio o una mail, e successivamente attraverso una sensazione d’ansia per l’attesa di un nuovo stimolo.
Siamo più soggiogati dai mezzi stessi che non dalle persone con le quali entriamo in contatto
Creazione di diversi ruoli e personalità online
significa comprendere uno spazio in cui ci si può sì conoscere e riconoscere, ma soprattutto si può creare quella che è una nuova identità, una nuova personalità
perchè al singolo è concesso creare più vite, nomi, maschere con cui presentarsi agli altri
L’individuo può creare rappresentazioni surreali, può usarle come strumento di evasione dalla condizione di dover mantenere un sè autentico
gli consente di rifugiarsi in un luogo in cui riversare le proprie considerazioni più sincere senza timore di giudizio.
Attraverso il virtuale si attua quella che è un autopromozione del sè
ci sono tre possibilità per alleggerire questo peso di promozione del sè
la seconda trova fondamento nell’idea di consumatore tipica del marketing atto a soddisfare ogni bisogno delle persone, ma facendo leva sulle necessità interiori e sugli impulsi di accumulo
la terza è quella di recuperare un anonimato sano, per diventare qualcun altro pur rimanendo se stessi.
la prima è quella di ammettere la realtà dei fatti e non trovare nulla di sbagliato nel voler smettere di essere onnipresente in rete o di prendersi un pausa dal virtuale
si sviluppa attraverso dinamiche comunicative ed identitarie per arrivare ad un rapporto di condivisione con gli altri utenti.
Solitudine ai tempi dei social network
la gente è sola e la rete è seducente, ma se siamo costantemente onlife non si riuscirà mai a percepire che la solitudine porta con sè dei reali vantaggi.
grazie alle tecnologie si ha oggi la possibilità di non sentirsi mai soli, di avere la sensazione di essere sempre ascoltati, per il semplice fatto di connettersi ovunque e di rivolgere l’attenzione su ciò che si vuole.