Please enable JavaScript.
Coggle requires JavaScript to display documents.
La fine dell'impero romano - Coggle Diagram
La fine dell'impero romano
Costantino 306:337
Dopo la morte di Costantino, le condizioni dell’Impero precipitarono, ancora una volta per l’indisciplina degli eserciti, per il prevalere dei particolarismi e, soprattutto, per l’incontenibile pressione dei barbari contro i confini.
Tale divisione rappresentò l’unica soluzione adottabile per far fronte ai problemi interni e alle minacce esterne.
330 : Nella pace interna e nell’ordine, l’economia rifiorì e anche i confini poterono essere difesi con successo dalle incursioni dei barbari.
324 : La nuova città, che da lui prese il nome di Costantinopoli (l’attuale Istanbul), venne iniziata nel 324 e fu inaugurata nel 330 d.C, da li roma cesso essere la capitale del' impero romano.
313 : con il quale riconosceva la libertà di culto a tutte le religioni dell’impero, L’età classica giunge al termine e ne comincia una nuova l’età cristiana
306 : Costantino divenne imperatore, a lui si deve la cessazione delle persecuzioni contro i cristiani
Teodosio
Uno dei successori di Costantino, Teodosio, nella seconda metà del IV secolo d.C., riuscì ancora a frenare lo sfacelo, riunificando nelle sue mani il potere imperiale e combattendo vittoriosamente contro gli assalti dei barbari.
380 : con l’Editto di Tessalonica, emanato nel 380 d.C., il cristianesimo venne proclamato unica religione ammessa nell’Impero (“religione di Stato”)
Con la morte di Teodosio nel 395 d.C., l’Impero fu diviso tra i suoi due figli:
il maggiore, Arcadio, ebbe l’Impero romano d’oriente, che si dimostrò straordinariamente vitale
il minore, Onorio, ebbe l’Impero romano d’occidente, con la nuova capitale a Ravenna, ma non ebbe la stessa fortuna di quello orientale, cadendo sommerso dalla marea germanica.
I barbari rompono il confine
Se fino al IV secolo d.C. ciò che soprattutto spingeva le tribù germaniche a penetrare nel territorio dell’Impero romano era il desiderio di nuove terre fertili e ricche, dal IV secolo in poi ben altre cause si aggiunsero a questa.
Una di queste tribù, gli Unni, spingendosi dall’Asia verso l’occidente
Era accaduto che nel lontano cuore dell’Asia le tribù dei mongoli, dopo aver travolto l’Impero cinese,
È a questo punto, e per questa ragione, che l’urto dei popoli germanici contro il confine divenne irresistibile per l’impero, ormai tanto indebolito all’interno.
In Italia, nel 410 d.C., penetrarono i Visigoti, guidati dal loro re Alarico: giunsero sino alle porte di Roma, la assediarono e, una volta conquistata, la saccheggiarono.
La caduta dell’Impero romano d’occidente
Da questo momento l’Impero romano d’occidente cessa ufficialmente di esistere: infatti l’anno 476 d.C. rimane una data importantissima, poiché gli storici fanno convenzionalmente coincidere la fine dell’Età antica con l’inizio del Medioevo.
Nel 476 d.C. Odoacre, capo degli Eruli, depone l’ultimo imperatore romano, Romolo Augustolo (un bambino di appena 12-14 anni, figlio del generale romano Oreste)
L’accordo fu però di breve durata: Teodorico infatti fece uccidere a tradimento Odoacre e i suoi fedeli, e rimase così unico sovrano dell’Italia.
Odoacre non rimase a lungo padrone dell’Italia. Un altro popolo germanico, quello degli Ostrogoti, sotto la guida del loro valoroso re Teodorico
i regni romani-barbaici
Gallia meridionale e Spagna
Spagna nord-occidentale e parte del Portogallo
Gallia sud-orientale
Britannia (attuale Inghilterra)
Gallia settentrionale e centrale
Africa settentrionale, Sardegna, Corsica e isole Baleari
Italia
Il regno degli Ostrogoti in Italia fu, sotto Teodorico, il più importante fra tutti quelli che i popoli germanici avevano costituito nei territori dell’Impero romano d’occidente in quel periodo.