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L'AVVENTO DEL NAZISMO IN GERMANIA - Coggle Diagram
L'AVVENTO DEL NAZISMO IN GERMANIA
fu la crisi della repubblica di Weimar (fondata nel 1918) a contribuire in modo sostanziale all'ascesa del nazismo
il potere del patronato agricolo e industriale andò rafforzandosi
i vecchi funzionari, legati alla tradizione autoritaria della Germania imperiale, faticarono a reggere la democratizzazione dello Stato
la crisi del '29 acuì i problemi in ambito socio-economico e politico-istituzionale
il "Partito Nazional-socialista Tedesco dei Lavoratori" nacque subito dopo la guerra
Hitler ne prese le redini nel 1921 con uno scopo preciso: raccogliere il consenso della piccola e media borghesia (egli seguì un programma antisemita e ultranazionalista)
l’8 ed il 9 novembre 1923 Hitler tentò un colpo di Stato (putsch) a Monaco, subito represso dalla polizia e dall’esercito (condannato a 5 anni di carcere, egli scrisse il "Mein Kampf", testo di riferimento del partito nazista impregnato di un profondo antisemitismo)
nella seconda metà degli anni’20 la crisi si inasprì, portando a una protesta sociale aggressiva (tra le forze che volevano l'abbattimento della repubblica figuravano le S.A., i reparti d'assalto del partito nazista)
alle elezioni del luglio 1932, il partito nazista ottenne il 38% dei voti, divenendo il primo partito tedesco
a novembre si tennero nuove elezioni: il partito nazista ottenne il 33% e il presidente Hindenburg affidò a Hitler l'incarico di formare il nuovo governo
nel marzo del '33 si votò di nuovo, mentre i nazisti mettevano in atto una campagna terroristica (nella notte del 27 febbraio fu incendiato il Parlamento tedesco e la mattina successiva a Berlino fecero la loro comparsa dei volantini nei quali si accusavano i comunisti dell'incendio)
a seguito di ciò, Hindenburg emanò il "Decreto dei pieni poteri", ripristinando la pena di morte per i crimini contro lo Stato e limitando fortemente le libertà d'espressione e di organizzazione
Hitler si avviò a diventare il capo assoluto della Germania (vennero sciolti i vecchi partiti e aperti i campi di concentramento allo scopo di "rieducare" gli oppositori)
nella notte tra il 29 ed il 30 giugno 1934 i capi delle S.A., accusati di complotto contro lo Stato, furono trucidati dalle S.S. (i reparti di difesa di Hitler) e dalla polizia ("notte dei lunghi coltelli")
nell'agosto del 1934, prima di morire, Hindenburg firmò un decreto che unificava le cariche di cancelliere e presidente del Reich (Hitler assunse i pieni poteri)
nel settembre del 1935 furono promulgate le "Leggi di Norimberga", che concedevano i diritti politici solo ai cittadini tedeschi ariani
la violenza antisemita esplose tra il 9 e il 10 novembre del 1938 (la "notte dei cristalli"): furono distrutte case, negozi, luoghi di culto degli ebrei
la Germania nazista conobbe una forte ripresa economica (pianificò la produzione agricola e industriale, lanciò un programma di opere pubbliche, applicò tasse più elevate per spostare denaro alle imprese)
tutto fu finalizzato ad un rapido riarmo: la Germania di Hitler si preparava alla guerra