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LA RINASCITA DELL'XI SECOLO - Coggle Diagram
LA RINASCITA DELL'XI SECOLO
Il clima migliora e la popolazione cresce
UNA NUOVA FASE DI RIPRESA
Nel Mille la popolazione europea raddoppiò, in cento anni, e questo comportò un aumento della produzione agricola.
I fattori favorevoli a questo furono: il clima mite, la diminuzione delle epidemei e delle incursioni e la grande manodopera, che permisero di coltivare grandi porzioni di terra e migliorare il rendimento dei raccolti.
UN CAMBIAMENTO PASSATO INOSSERVATO
Coloro che vissero in questo periodo non pensavano di essere in condizioni migliori rispetto al passato. In questo periodo ci furono molte piogge torrenziali, inondazioni e siccità. I racconti di queste tragedie vengono dai monasteri, dove c'erano dei monaci che amano drammatizzare e pensare che sia tutta una punizione di una divinità.
I progressi dell'agricoltura
L'ARATRO A VERSOIO E IL MULINO
Con queste innpvazioni l'aratro divenne iù pesate per perttere di incidere un solco più profondo nella terra. L'aggiunta più importante è il
versoio
; una spece di orecchio metallico in grado di spostare grandi zolle. Divenne d'uso anche l'
erpice
in grado di chiudere i solchi.
Per tutti gli sforzi tipo: macinare il grano, spremere le olive ecc. vennero costruiti mulini ad acqua e successivamente anche i mulini a vento
L'AUMENTO DELLE AREE COLTIVABILI
I grandi proprietari terrieri si resero conto che impiantare una vigna o estendendo la superficie arabile, incoraggiando i contadini, hanno come conseguenza maggiori profitti. Per estendere le aree coltivabili i contdini iniziarono a disboscare, bonificare paludi e colonizzare territori.
Un ruolo imortante fu svolto dai monaci cistercensi che spostandosi per meditare resere coltivabili molte porzioni di terra inospitali.
UN DIVERSO IMPIEGO DEGLI ANIMALI
'Oltre all'espansione demografica ci furono diverse innovazioni delle tecniche di coltivazione e nell'atrezzatura agricola, infatti vennero usati i buoi per arare i campi. I romani usavano il cavallo, che però non poteva fare molti sforzi sennò rischiava di rimanere soffocato per via della cinchia di cuoi attorno al collo. Nel Mille venne usato un collare rigido e imbottito detto "di spalla" in modo tale che il cavallo poesse usare una forza 5 volte superiore alla precedente; i suoi zoccoli vennero protetti con la ferratura.
Le città marine italiane
AMALFI, PISA, GENOVA
La prima ad assumere importanza fu Amalfi, che fu anche la prima a perdere importanza. I suoi abitanti perfezionarono la navigazione e la bussola.
A pisa sono ricordate le imperese della città contro i saraceni, i pisani si diedero anche alla pirateria. Successivamente Pisa spezzò l'alleanza con Genova e gli diede guerra. Nel 1284 si concluse con la sconfitta di Pisa, Genova iniziò una crescita che terminò nel 1381 quando venne sconfitta da Venezia.
LA GRANDEZZA DI VENEZIA
Essa sorse quando per la terraferma passarono le corovane degli invasori germanici, i cittadini si rifugiarono sulle isole con canali protette dalla cintura sabbiosa della laguna. Successivamente arrivarono altri profughi. Il governo era particolare: a capo c'era il
doge
eletto dai
consigli
, assemblee di cittadini delle quali facevano parte i membri delle famigliepiù poteti.
Nell'XI secolosorsero i normanni e Venezia allestì una flotta per attaccarli. Le principali ricchezze veneziane erano custodite nell'impero Bizantino con cui strinse un contratto di libero commercio nel 1082.
UNA VOCAZIONE MARITTIMA
Per via della scarsità di materie prima alcuni commercianti iniziarono ad attraversare il mare per ottenere altri prodotti. Molto importante fi il ruolo di:
Amalfi
,
Pisa
,
Genova
,
Venezia
. Queste avevano una vocazione marittima e vennero definite città di mare.