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L'ITALIA POST- UNITARIA : slide_1 - Coggle Diagram
L'ITALIA POST- UNITARIA :
MOLTI PROBLEMI
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3/4 DEGLI ITALIANI ERANO ANALFABETI
GLI ANALFABETI SI CONCENTRAVANO SOPRTUTTO AL SUD, IL 90% DELLA POPOLAZONE NON SAPEVA NE' LEGGERE NE' SCRIVERE
DIRITTO DI VOTO
ERA CONCESSO SOLO AI CITTADINI MASCHI CHE SAPEVANO LEGGERE E SCRIVERE E POSSEDEVANO UN REDDITO ELEVATO. IL TOTALE DELLA POPOLAZIONE CHE VOTAVA ERA DI SOLO 400.000 SU UN TOTALE DI 22 000 000
ELETTORI COME NOBILI, PROPIETARI TERRIERI, LIBERI PROFESSIONISTI, FUNZIONARI ECC. ECC.
I VOTI DI TENDENZA ANDAVANO AI LIBERI MODERATI CIOE' QUELLI CHE LA PENSAVANO COME CAVOUR; FACEVANO PARTE DELLA DESTRA STORICA E DURARONO DAL 1861 AL 1876. NON VOLEVANO IL SUFFRAGIO UNIVERSALE E NEL PRIMO PARLAMENTO ITALIANO LA DESTRA STORICA AVEVA L' 80% DEI DEPUTATI.
CENTRALISMO IN ITALIA SI OPTO' PER UNO STATO CENTRALISTA, CIOE' CON UN FORTE POTERE CENTRALE PER ACCELLERARE L'UNIFICAZIONE ITALIANA ED ELIMINARONO L'IDEA DI STATO FEDERALE PROPOSTA DA CARLO CATTANEO. L'ITALIA VENNE DIVISA IN PROVINCIE CONTROLLATE DA UN PREFETTO NOMINATO DAL GOVERNO, COME I SINDACI PERO' QUEST'ULTIMI ERANO ANCHE ELETTI DAI CITTADINI
PROVEDDIMENTI DELLA DESTRA ESTENSONE DELLO STATUTO ALBERTINO, UNIFICAZIONE DEL CODICE CIVILE E PENALE, INTRODUZIONE DEL SISTEMA METRICO DECIMALE, DELLA LIRA COME MENTA UNICA, FORMAZIONE DI UN MERCATO UNICO NAZIONALE, LEVA MILITARE OGGLIGATORIA PER TUTTI I CITTADINI MASCHI E L'INTRODUZIONE DI NUOVE TASSE
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