MENTALITA, ISTITUZIONI CULTURALI, INTELLETTUALI E PUBBLICIO
La visione statica del reale
Alto medioevo = visione statica della realtà
La realtà è perfetta e immutabile
La verità è in mano alle sacre scritture e alle autorità
Gli esseri umani hanno dei limiti, sennò sono superbi e folli
Chiesa e imperatore derivano dalla volontà si Dio
La chiesa si occupa della vita ultraterrena (beatitudine), mentre l'imperatore si occupa del mondo terreno (felicità)
la visione universalistica dei due grandi poteri va contro la realtà obbiettiva della società
Ascetismo e tendenze naturalistiche
Dio risiede in una dimensione trascendente
Atteggiamento ascetico = disprezzo della vita mondana e della carne, vedendo solo sofferenze che sviano dalla retta via
Tendenze naturalistiche\cultura carnevalesca = contrario della mentalità ufficiale, volendo che la natura si esprima al meglio
La concezione del sapere e le tendenze filosofiche
Enciclopedismo = sistema unitario che de deriva da Dio, come la teologia, che è la scienza di Dio
Anche Dante cerca di far diventare unitaria la Divina Commedia, racchiudendo varie nozioni di varie materie
Scolastica: scuola di filosofia di Tommaso D'Acquino, che la fede si basa sulla ragione
Pensiero mistico(Bonaventura Da Bagnoregio): corrente di pensiero che si scontra conto la scolastica, affermando che la fede sia uno slancio d'amore
Il rapporto con i classici
La cultura greco-latina era vista come una fonte di deviazione e di errori
Sant'Agostino non condanna gli scritti greco-romani, ma mostra ai lettori come distinguere il bene dal male all'interno del racconto
I luoghi di produzione della cultura e le “arti liberali”
La scuola è unicamente affidata alla chiesa
Le arti liberali: istruzione dell'uomo libero. Si dividevano in: Trivio(grammatica, retorica e dialettica) e Quadrivio(aritmetica, geometria, musica e astronomia)
I monaci, membri del clero, diffondo il sapere e sono figure importantissime
Filologia: è il compito di ricontrollare i testi, affinché siano scritti correttamente (Petrarca e Umanisti del Quattrocento)
Gli intellettuali
Il chierico era incaricato di diffondere la cultura
Il latino rimane la lingua della cultura
Il popolo era ignorante e conosceva solo il volgare
Nel XIII secolo i chierici diffondevano al cultura solo oralmente
I goliardi: chierici fallati che vagano e intrattengono il popolo di cultura medio-alta, e si esibiscono con il mimo e l'esercizio fisico, trattando temi mondani (molto simili ai giullari)