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LA STORIA DELLA CONTRO-DEMOCRAZIA, 1. - Coggle Diagram
LA STORIA DELLA CONTRO-DEMOCRAZIA
Conquista di poteri parziali di sorveglianza nella loro duplice dimensione liberale
(istituzione di limiti e controlli regolari nei confronti del potere in carica)
e democratica
(esercizio di questi controlli da parte di assemblee rappresentative).
Questi poteri sono
essi stessi legati allo sviluppo di uno Stato ordinato e organizzato
: la
questione dei controlli interni allo Stato
,
in una prospettiva di «
razionalizzazione
», e quella del
controllo dello Stato da parte della società
, in una prospettiva di «
democratizzazione
», hanno continuato ad accavallarsi e a confondersi.
Nella storia europea medievale ci esempi di
conflitti e rivendicazioni riguardanti le condizioni di controllo dell’attività delle autorità comunali
;
ad esempio i conti delle entrate e delle spese della città oppure trattati con il diritto di controllo dei cittadini sulle attività.
Anche nei comuni rurali, le figure che dovevano prendere le decisioni erano scelti dalla popolazione: per sorteggio, a turno, elezione diretta o a due fasi.
Essi rendevano conto all’
assemblea comunitaria
, in modo molto formale e rigoroso delle elezioni.
In alcuni casi, il rafforzamento e la democratizzazione del controllo della loro gestione si è rivelato
un forte elemento identitario
.
Questi vennero sostituiti dai
sistemi parlamentari
che razionalizzarono i poteri di controllo e sorveglianza: il diritto di indagine autonoma, i rappresentanti avevano la possibilità di farsi un giudizio >
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IL DUALISMO DEMOCRATICO
: procedure elettorali rappresentative e dei poteri di sorveglianza.
Antica Grecia>
sorteggio dei magistrato è considerato un caratteristica della democrazia/egualitario
; Controlli
sistematici dell’operato di chi esercitava una funzione pubblica o di chi gestiva dei fondi collettivi
;
come affermato da Aristotele il principio del controllo popolare.
Se la democrazia è essenzialmente il regime dell’eguaglianza, la
sovranità dei cittadini deriva dalla loro qualità di «difensori», «sorveglianti»
(estratti a sorte tra i magistrati per controllare i funzioni dell’esecutivo).
Il migliore indice del livello di democrazia delle diverse città
è costituito dalle modalità di queste procedure e dal ruolo assunto dai semplici cittadini nella loro costruzione
.
L’esistenza di un
«buon governo»
non dipende solo dalle loro virtù o dai loro talenti: è
l’efficacia delle procedure di sorveglianza a dover svolgere un ruolo di garanzia.
I Greci si aspettavano la realizzazione del bene comune dall’interesse dei governanti a non essere «condannati»
.
L’autore del Lo Spirito delle leggi, se aspira a
controllare il potere del monarca
ma anche
contenere gli eccessi di un eventuale potere popolare
.
Gli piace il fatto che a
Sparta gli efori siano stati capaci di «mortificare le debolezze dei Re, quelle dei potenti e quelle del popolo»
.
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L’IMPOSSIBILITA’ ISTITUZIONALIZZAZIONE
:
La cancellazione dell’esperimento penn. È legato a questioni politiche; legato al clima di cauto liberismo che aveva frenato i sentimenti rivoluzionari;
nonché le sedute furono dominate
scontro tra radicali e moderati, e diverbi politici
> più semplice rapporto maggioranza-opposizione.
Anche la costituzione dell’anno 8 della RivFra. Il
Tribunato
era incaricato di
discutere del Corpo Les.
: pareri sulle iniziative da prendere;
poteva inoltre pronunciarsi sugli
abusi da correggere e sospedere costituzione, petizioni, denunciare ministri
> consolato a vita e per non aver raggiunto lo scopo.
Napoleone non accettava questo tipo di sorveglianza, poiché non serviva a niente e le cosa andavano bene: la necessità di un
potere polarizzato
.
Tale esperienza viene ripresa nel 1830 dai repubblicani radicali: La Società dei diritti dell’uomo e del cittadino,
che il pieno esercizio della sovranità popolare richiede l’istituzione di un «
Consiglio permanente d’indagine e di perfezionamento
», che avrebbe avuto la specifica funzione di
revisionare le istituzioni pubbliche
.
Proposto anche dal candidato Cheve 10 anni dopo, i cui membri sarebbero eletti o scelti tramite concorso per
rappresentare certe competenze specifiche
:
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IL CONFLITTO DELLE LEGITTIMITÀ
La conseguenza fondamentale del
moltiplicarsi dei poteri di sorveglianza
è lo
scatenarsi di quella che potremmo definire una concorrenza delle democrazie
,
cioè una concorrenza tra funzioni: controllo parl – aut. Indipend., tra rappresentanti, media.
La penna e la Tribuna
: La rapprentazione dell’opinione pubblica porta a forti contraposizioni: , il
popolo-elettore
, coloro che sono stati designati dalle urne;
il
popolo-opinione pubblica
, che si esprime tramite gli organi di questa opinione (giornalista).
La stampa s’impone in questo contesto come
un’autentica istituzione politica incaricata di osservare, censurare, denunciare
; come si titolavano i vari giornali “La sentinelle du peuple”, “Il denunciatore”.
Desmoulins invoca la formazione di un «impero censorio» da parte dell’opinione pubblica,
mentre celebra il giornalista come colui che detiene «il primato del censore»
.
Il giornalista come
figura politica centrale, intoccabile e quasi sacra
; come una
funzione pubblica
, una vera e propria
magistratura
; detengono una parte di sovranità poiché parte della rappresentanza.
Desmoulins presenta a più riprese il giornalista come
il rivale del deputato
, arrivando anche a sostenere la sua
superiorità su quest’ultimo
.
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