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LA DRAMMATURGIA ATTICA - Coggle Diagram
LA DRAMMATURGIA ATTICA
LA DRAMMATURGIA ATTICA
Le rappresentazioni drammatiche culturali -->istituite ad Atene nella cornice religiosa cittadina delle principali feste in onore di Dionisio (Le Dionisie).
Il pubblico teatrale-->identificava automaticamente nell’intera comunità-->rendeva necessario lo sazio achitettonico idoneo-->l’edificio teatrale a forma di emiciclo--> con la caratteristica articolazione in orchestra -->trovò collocazione all’aperto--> in luogo pubblico--> alle pendici medioevali dell’acropoli.
Ad Atene--> lo spettacolo teatrale-->concepito come la forma più estesa di comunicazione poetica del mondo greco antico.
La drammaturgia attica -->particolarmente tre generi teatrali--> la tragedia, il dramma satiresco e la commedia.
la tragedia--> Eschilo, Sofocle ed Euripide -->gli unici-->sono conservate le opere intere-->Il soggetto dello spettacolo tragico-->essere anche di tipo storico-->in genere -->ricavato dalla tradizione mitologica, un serbatoio di racconti leggendari-->costruiva il patrimonio culturale popolare condiviso dall’intera comunità della polis.
LA DRAMMATURGIA ATTICA
La tragedia -->per il pubblico l’occasione per interiorizzare una vicenda impressionante-->la condizione di sofferenza dell’eroe protagonista-->poteva sfociare in un finale funesto (orribile), orientava lo spettatore facendo nascere--> quel sentimento di immedesimazione emotiva -->Aristotele definiva catarsi-->ossia la purificazione dell’animo dai sentimenti di compassione e di paura.
Le tragedie conservate -->un alto grado di formalizzazione strutturale-->Lo spettacolo--> apre con un prologo -->uno o più personaggi -->ingresso nel proscenio-->la parodo -->ciòè -->l’entrata, la danza d’ingresso accompagnata dal coro lirico.
L’azione scenica-->svolge poi -->in una successione di esodi e stasimi, da tre o cinque-->stasimi -->danze accompagnate da canti in metro lirico eseguite dal coro-->Gli esodi comprendono i dialoghi e monologhi dei personaggi.
Il dramma satiresco-->il genere teatrale -->ci è meno noto-->rimasto conservato “Il ciclope” di Euripide, per il resto sono rimasti solo frammenti di opere.
La commedia -->al pari della tragedia--> un tipo di spettacolo molto longevo--> tre fasi della commedia-->una commedia attica, comprendente la produzione di Aristofane, una di mezzo e una nuova-->L’obbiettivo del commediografo --> quello di suscitare il riso negli spettatori.
commedie intatte--> della commedia antica (11 commedie di Aristofane) -->ricava una struttura meno formalizzata di quella tragica -->un certo grado di generalizzazione-->osserva la tendenza a una bipartizione dello spettatore.
Dopo il prologo e la parodo--> spesso il nucleo della prima parte è l’agone--> L’agone comico prevede una precisa articolazione in nuove parti fra interventi degli attori e del coro ed è definito epirrematico.
La seconda parte della commedia -->spesso una vivace successione di scene comiche-->brevi canti corali --> avevano sviluppato promesse poste nella prima parte-->Il dramma si chiudeva-->con l’uscita di scena di tutti gli interpreti in un festoso corteo-->Una questione tradizionale del teatro antico --> le origini delle forme drammatiche
LA DRAMMATURGIA ATTICA
Il teatro a emiciclo--> un lunga tradizione alla fine dell’età classica--> ad Atene--> assunse caratteristiche architettoniche e decorative di tipo monumentale--> L’edificio -->in grado di ospitare migliaia di spettatori,-->l’intera cittadinanza, i cittadini maschi adulti ->più alti resistenti, schiavi, visitatori, ospiti di passaggio nelle città
La cavea -->ripartita in settori -->la popolazione ateniese trovava posto suddivisa per ruolo istituzionale e per tribù--> la prima fila --> riservata a personaggi pubblici o particolarmente prestigiosi-->La forma del teatro -->la visione totale dell orchestra, della scena e della cavea stessa-->consentendo un colpo d’occhio di sicuro effetto --> garantiva un’ottima qualità acustica.
Gli attori -->maschi a prescindere dal genere del personaggio. Nei tempi più antichi, l’autore stesso -->l’unico attore solista -->recitava affiancato al coro.-->interpreti indossavano una maschera-->rifaceva all’idea di straniero, alla personalità.
Utile a consentire all’attore di interpretare personaggi --> diversi mediante rapidi cambi fuori scena. I costumi -->di solito particolarmente vistosi-->degli attori comici -->caratterizzato da una grossa pancia e da un vistoso fallo fittizio, simbolo di fertilità.
Il coro -->composto da danzatori e cantori non professionisti--> scelti tra i cittadini comuni più dotati--> rappresentanza delle dieci tribù più antiche.-->L’esito degli agoni -->determinato da una giuria popolare, costituita --> da membri sorteggiati da cittadini scelti dalle dieci tribù -->sensibile al godimento manifestato dal pubblico durante le rappresentazioni--> In ogni concorso -->premiate il poeta, il coro e l’attore protagonista. Il premio -->simbolico e consisteva in una corona di edera-->potevano affiancarsi compensi in denaro.