Please enable JavaScript.
Coggle requires JavaScript to display documents.
I MOTI DEL 1848 CAP 13 PARTE 2, PRIMA GUERRA D'INDIPENDENZA ITALIANA,…
I MOTI DEL 1848 CAP 13 PARTE 2
La guerra contro l'Austria creò inizialmente un clima nazionale ma ancora non si parlava di unità d'Italia.
Però la guerra di Carlo Alberto era una guerra di espansione del Piemonte.
Le truppe inviate non furono mai utilizzate e l'aiuto di Garibaldi fu rifiutato.
Si chiede un annessione del Lombardo-Veneto al regno di Sardegna da parte del governo piemontese ma il partito Cattaneo non ne voleva sapere niente finchè non avesse spazzato gli austriaci.
PRIME VITTORIE
: Ci furono diverse vittorie da parte dei piemontesi come quella di
Goito il 30 maggio e la presa di Peschiera
Però quando Radetzsky riunì le forze nella
battaglia di Custoza il 22 luglio
, riuscì a guadagnarsi la vittoria.
CONSEGUENZE:
Carlo Alberto ordina la firma dell'
armistizio Salasco il 9 agosto
, dove il Piemonte non perdeva dal punto di vista territoriale.
L'Inghilterra chiede all'Austria la non umiliazione del regno sardo.
Vienna accetta
Carlo Alberto lascia la guida del governo a Gioberti e venne ripreso un progetto di guerra contro l'Austria.
La guerra venne ripresa ma vide l'esercito piemontese molto impreparato con un comandante polacco che non sapeva nemmeno l'italiano. Il 23 marzo l'esercito piemontese venne
sconfitto
. Carlo abdicò lasciando il posto a Vittorio Emanuele II, il quale firmò
l'armistizio di Vignale
, preludio alla
pace di Milano del 6 agosto 1849.
I piemontesi dovettero affrontare da soli la guerra.
La battaglia di Novara ha portato gli austriaci a entrare a Livorno ribaltando il governo e mettendo sul trono
Leopoldo II
, a cui fu data la caccia prima dell'ingresso degli austriaci.
Viene convocata un'assemblea eletta nel
gennaio 1849
dove si proclama la fine dei papi e della repubblica e il potere viene affidato a
Giuseppe Mazzini, Aurelio Saffi e Carlo Armellini.
Mentre
Garibaldi
guidava l'esercito.
Pio IX fugge da Roma dopo l'assassinio di Pellegrino Rossi e si rifugia a Gaeta.
A occuparsi di riportare il papa a Roma fu
Luigi Bonaparte
per avere appoggio della chiesa durante il colpo di Stato.
Roma viene bombardata ferocemente per un mese dal nipote di Napoleone
(3 giugno-1 luglio)
. Roma alla fine si arrende.
Il primo luglio è il giorno in cui viene anche emanata la costituzione estremamente democratica.
Successivamente Garibaldi abbandona Roma per dare una mano a Venezia.
Il 24 agosto cade di fronte all'assedio austriaco per colpa di un epidemia e crisi alimentare.
Luigi riesce nel colpo di Stato che stava organizzando da tempo approfittando del contrasto tra repubblicani e moderati.
Il presidente proroga l'autorità del suo potere sciogliendo l'Assemblea legislativa e prepara
una nuova costituzione ( 2 dicembre 1851)
Dopo di che un senato del 7 novembre 1852 trasforma lo Stato in
secondo impero
e Luigi in
Napoleone III.
Napoleone III
voleva fare della Francia la nazione egemone dell'Europa centrale ma ciò era possibile fiaccando la potenza delle Nazioni che avevano sconfitto la Francia.
PRIMA GUERRA D'INDIPENDENZA ITALIANA
CONCLUSIONI
LA REPUBBLICA ROMANA