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LE PRINCIPALI PROPOSTE PER L'UNITÀ D'ITALIA CAP 12, GIOVANE ITALIA…
LE PRINCIPALI PROPOSTE PER L'UNITÀ D'ITALIA CAP 12
GIUSEPPE MAZZINI
Nasce a Genova il 22 giugno 1805 e influenzato dalla madre si iscrive nel 1827 a giurisprudenza, però si interesserà maggiormente alla letteratura.
Sempre nel 1827 entra in Carboneria ma viene arrestato nel 1830 e costretto all'esilio.
A Marsiglia fonda la
"Giovane Italia"
nel 1831 dove già si parla riguardo il fallimento dei moti europei.
LETTERA A CARLOS ALBERTO:
: Mazzini chiede al Savoia a capo del moto unitario.
Il programma di Giovane Italia consisteva in due famose:
DIO E POPOLO
Mazzini con questo intende che attraverso il processo rivoluzionario attuerà l'unità d'Italia realizzando anche il fine divino
Infatti con l'unità, l'Italia abbatterà i due pilastri che soffocano l'Europa
PAPATO
: che ha fallito il suo compito
IMPERO D'AUSTRIA:
simbolo di immobilità politica e negazione del principio di nazionalità
UNITÀ E REPUBBLICA
Ottenne molte adesioni potendo quindi dare inizio ad una serie di moti. Ci fu un
tentativo di insurrezione in Piemonte e Liguria del 1833.
Un altro tentativo fu l'insurrezione in Savoia, preparato in Svizzera guidati da Girolamo Ramorino
Dopo un periodo di sconforto accompagnato dall'espulsione dalla Svizzera e soggiornante in Inghilterra (1837), tenta di riprendere la campagna rivoluzionaria nelle Legazioni pontificie e nelle Due Sicilie.
Nel 1834 a Berna fonda la
"Giovane Europa"
nella quale espone un'iniziativa rivoluzionaria in Europa
Qui contrappone la
tradizione rivoluzionaria
francese all'
epoca individuale
(ovvero i popoli oppressi che ambivano alla conquista dell'indipendenza nazionale) e il
principio di associazione
tra nazionalità soggette a dominio straniero.
Il
moto genovese
è importante perchè vi compare
Giuseppe Garibaldi
(1807-1882) nato a Nizza. Tenta di diffondere le idee mazziniane e dopo il fallito moto genovese viene condannato a morte
Riesce a fuggire in America latina dove combatte per l'indipendenza del Rio Grande e per l'indipendenza dell'Uruguay.
PREMESSA:
In Italia gli anni che vanno dal 1830 al 1850 vedono un'espansione industriale e dei trasporti e il conseguente incremento del capitalismo bancario.
Vincenzo Gioverti
era un abate piemontese che aveva dovuto recarsi in esilio nel 1833 perchè
compromesso con i moti mazziniani
Nel 1843 ne
"Il Primato morale e civile degli italiani"
, sostiene che ristabilendo rapporti con il papato il popolo avrebbe ristabilito il primato morale e civile e ciò consiste nel programma unitario.
propone una confederazione italiana sotto comando del papa
introduce riforme amministrative e nell'istituzione di consulte tenendo conto della volontà delle popoloazioni
Inoltre questo primato prospettava un raggiungimento dell'unità senza turbamenti e abbattimento di troni.
Ci furono molte lacune in questo primato, sanate successivamente da Cesare Balbo che nelle "Speranze d'Italia" del 1842 sostiene che la presidenza doveva andare al re di Sardegna.
OBIETTIVO:
INDIPENDENZA DELLA PENISOLA DAGLI AUSTRIACI
MAGGIORI ESPONENTI
GIUSEPPE FERRARI
Nell'opera "federalismo repubblicano" nel marzo 1851 sostiene che c'è il bisogno di rivoluzioni nei singoli Stati italiani dimostrando timore nei confronti degli Stati unici.
In modo di trasformarli in repubbliche
NEMICO:
papato
CARLO CATTANEO
Anche lui credeva in una rivoluzione, però essendo uno studioso sosteneva ci fosse bisogno di una preparazione ideologica.
NON era SOCIALISTA
Si rifà al modello svizzero
GIOVANE ITALIA
MOTO GENOVESE
VINCENZO GIOVERTI E IL NEOGUELFISMO
COSA DECIDE DI FARE
FEDERALISMO REPUBBLICANO