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La sfida populista - Coggle Diagram
La sfida populista
Al centro del successo populista europeo vi è a «crisi fiscale» dello Stato, il rallentamento della economica,
lo spostamento verso Oriente delle dinamiche geo-economiche, l’aumento delle disuguaglianze e la crisi dei ceti medi; le istituzioni UE e Euro.
Il successo del populismo è strettamente connesso alla semplificazione dei media, spostando sul terreno emotivo la discussione, sulle questione sentite dalla gente. Dal telepopulismo al webpopulismo.
Cercando una connessione diretta con il leader e il pubblico, l’abbandono del mondo organizzativo del partito di massa verso il terreno della comunicazione.
Una crisi del rapporto tra elettorale e politico. La democrazia del pubblico: la centralità della comunicazione e l’indebolimento delle identificazioni partitiche con l’elettorale fluttuente.
Per la Urbinati, il populismo «degrada il pluralismo degli interessi in conflitto e spettacolo di vana litigiosità e ne propone il superamento in uno scenario polarizzato che semplifichi le forze sociali,
in modo tale da dare al popolo la possibilità di schierarsi direttamente» (…)«una verticalizzazione del consenso politico, che inaugura una più profonda unificazione delle masse».
Ancora più insidioso è però l’appello al popolo perché, quando «si attua nella società di massa e si serve dei mass media, […] può favorire una trasformazione plebiscitaria della democrazia».
Per Peter Mair l’ascesa populista è invece causata proprio dallo «svuotamento» dello spazio intermedio tra cittadini e istituzioni che in passato era occupato dai partiti.
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«popolo sovrano», cui il pensiero democratico assegna il potere di decidere in ultima istanza, oppure quelle del «popolo-classe»,
ossia della plebs, la parte più umile della popolazione, o quelle del «popolo-nazione», e dunque di un gruppo di individui legati da un passato comune.
E ogni popolo è destinato a rimanere un soggetto fragile, un’unità incompiuta, un soggetto universale sempre irrimediabilmente fallito
È così probabilmente proprio per la sua vocazione a una totalità irraggiungibile che il populismo porta in sé una minaccia per la democrazia,
se non addirittura una implicita tensione «totalitaria»: congenita a negare i diritti delle minoranze