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Capitolo XVI I problemi dell'unità d'Italia. - Coggle Diagram
Capitolo XVI I problemi dell'unità d'Italia.
Al completamento dell'unificazione infatti mancavano ancora Roma il Veneto Trento e Trieste che erano assoggettati ad poteri esteri.
Un altro problema per raggiungere l'unificazione era la scelta della città capitale che per molti doveva essere Roma.
Ma per far ciò bisogna dissuadere il papa a mollare il controllo del potere temporale e scacciare i francesi che si misero alla difesa di Roma per guadagnarsi il favore del clero francese.
Cavour fece delle trattive con i francesi per convincerli ad abbondonare Roma, ma con la sua morte e la nomina di capo di un'altra persona Napoleone III non volle più trattare.
Rattazzi un amico e dello stesso partito di Cavour per liberare Roma dal dominio papale e francese chiamò Garibaldi che sbarcò in Sicilia con 2500 volontari ma la Francia inviò intimidazioni all'Italia tanto che delle truppe raggiunsero Garibaldi che venne ferito ad una gamba già ad inizio della battaglia e dichiarò immediatamente la resa venne poi arrestato e rilasciato..
Infine si arrivò alla convenzione di settembre che stabilì il ritiro delle truppe francesi entro due anni con l'invio di truppe italiane per garantire la protezione dello stato della Chiesa dalle potenze straniere. Con spostamento della capitale da Torino a Firenze cosa che causò il malcontento e diede origine a delle ribellioni nella città di Torino.
Ribellioni che vennero sedate col sangue dai soldati che non esitarono a sparare contro la folla.
In tutta risposta il papa Pio IX l'enciclica Quanta Cura, con la quale denunciava l'assurdità di uno stato laico e della libertà di culto.
Terza guerra d'indipendenza del 1866.
Che portò alla conquista del Veneto tramite Napoleone III, ma che causò delle carenze a livello del comando militare.
Infatti i due generali che comandavano l'esercito avevano dei piani d'azione diversi cosa che portò le campagne militari alla sconfitta.
La sconfitta militare peggiore attuata dall'Italia fu colpa di Persano comandante della flotta navale italiana il quale non aveva alcuna esperienza infatti venne battuto dalla flotta austriaca anche se in inferiorità numerica.
Infine il Veneto venne conquistato solo dopo la pace di Sadowa.
Un altro problema era quello di unire delle regioni sostanzialmente divise e diverse da molti secoli.
Questo portò all'incapacità di creare delle giuste soluzioni ed istituzioni politico economico culturali che soddisfassero tutte le regioni. Questa divisione è presente specialmente nelle regioni dell'Italia meridionale che non ricavarono alcun profitto ne guadagno dall'unità nazionale, anzi portò solo povertà e l'abbondono delle terre da parte dei contadini per l'istituzione della leva obbligatoria.
Questo malcontento venne chiamato questione meridionale che era tra le cose che preoccupavano principalmente Cavour il quale pensava che sarebbe stato più facile scacciare gli austriaci che unire il meridione.
Inizia inoltre il fenomeno del brigantaggio che veniva appoggiato da Francesco II rifugiatosi a Roma sotto la protezione dello stato della Chiesa che offriva asilo alla fuga dei briganti.
Fenomeno che diede origine a delle vere e proprie guerre civili che vennero represse mandando 120000 soldati a sedare i ribelli con l'esecuzione sommaria di molti ribelli specialmente durante le ribellioni del 1865, facendo più vittime delle tre guerre d'indipendenza insieme.
Situazione che venne aggravata dalla morte prematura di Camillo Benso il 6 giugno 1861.Come Costituzione restò lo Statuto Albertino anche se inadatta al periodo storico dell'unificazioni.