Epifania di Siddharta: lo spazio cambia e risulta meraviglioso sotto i suoi nuovi occhi: "Si guardò attorno come se vedesse per la prima volta il mondo. Bello era il mondo, variopinto raro e misterioso era il mondo! Qui era azzurro, là giallo, più oltre il verde, il cielo pareva fluire lentamente come i fiumi, immobili stavano il bosco e la montagna, tutto bello, tutto enigmatico e magico, e in mezzo v'era lui, Siddharta, il risvegliato, sulla strada che conduce a se stesso. Tutto ciò, tutto questo giallo e azzurro, fiume e bosco penetrava per la prima volta attraverso la vista in Siddharta [...] L'azzurro era azzurro, il fiume era fiume, e anche se nell'azzurro e nel fiume vivevan nascosti come in Siddharta l'uno e il divino, tale era appunto la natura e il senso del divino." (capitolo 4 pagina 49)