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MANIFESTO DEL PARTITO COMUNISTA, Origine:, Sviluppo:, Declino:,…
MANIFESTO DEL PARTITO COMUNISTA
CAPITOLO 1°
ᏴᏫᎡᏀᎻᎬᏚᏆ Ꭼ ᏢᎡᏫᏞᎬᎢᎪᎡᏆ
L'epoca della borghesia sorse dalla rovina della società feudale, quando i servi della gleba divennero borghigiani, e le nuove scoperte geografiche permisero il commercio in mare e l'industrializzazione delle città, favorendo lo sviluppo rivoluzionario della società feudale che si andava sfasciando lasciando via libera a ciò che ormai era diventata terra per i nuovi “signori”, i borghesi.
La borghesia nel corso degli anni acquisì un ruolo fondamentale, rivoluzionario, distruggendo tutti i valori feudali, religiosi e lavorativi trasformandoli in semplici rapporti di soldi
La borghesia può esistere solo attraverso la rivoluzione continua di strumenti di produzione. Il bisogno di far conoscere i suoi prodotti ovunque nel mondo, le ha fatto sfruttare il mercato mondiale rendendo cosmopolita la produzione e il consumo di tutti i paesi.
Man mano, la borghesia sottomise anche le nazioni "barbare" introducendo nei loro paesi la
CIVILTÀ
creando così un mondo a sua immagine e somiglianza.
La rapidità del processo rivoluzionario però provocò un’epidemia sociale:
l’epidemia della sovrapproduzione
. Le forze produttive di cui la società disponeva divennero troppo potenti gettando nel disordine tutta la società borghese.
Ciò che minacciava maggiormente la borghesia si rivelarono essere gli stessi uomini che essa ha creato:
I PROLETARI.
Difatti con la stessa misura con cui si servì la borghesia si sviluppò anche il proletariato
La lotta del proletariato contro la borghesia divenne così inevitabile.
Questo scontro in un primo tempo fu individuale, ma in seguito la riunione di masse ingenti di lavoratori favorì il formarsi di coalizioni operaie e politiche.
Trasformando quelle che erano le singole lotte in un’unica
lotte di classe.
La classe operaia approfittò della scissione della borghesia ed iniziò ad ottenere le prime vittorie e i primi riconoscimenti legali. La borghesia, ora in lotta contro tutti, si trovò costretta a chiedere aiuto al
proletariato
introducendolo inevitabilmente alla vita politica.
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CAPITOLO 2°
ᏢᎡᏫᏞᎬᎢᎪᎡᏆ Ꭼ ᏟᏫᎷᏌNᏆᏚᎢᏆ
I comunisti non si proposero come legislatori del movimento proletario, sottolinearono comunque che il carattere del comunismo è
l’internazionalismo
, il cui scopo consiste nell’abolizione della proprietà borghese o privata poiché ritenuta strumento di
dominio
appartenente a una classe di minoranza.
La proprietà è fondata sull’antagonismo tra
capitale
e
lavoro salariato.
Il capitale
(=potenza sociale)
è il prodotto di un’attività comune di molti e/o tutti i membri della società.
Il
lavoro salariato
dell’operaio è pari alla somma dei mezzi di sussistenza necessari a mantenere in vita l’operaio.
COSA VUOLE IL COMUNISMO ?
Ciò che il
comunismo
vuole è l’abolizione di questa appropriazione per cui l’operaio esiste soltanto per accrescere il capitale e vive quel tanto che è richiesto dall’interesse della classe dominante.
Società borghese
Il lavoro vivo è soltanto un mezzo per aumentare il lavoro accumulato
Società comunista
Il lavoro accumulato è soltanto un mezzo per rendere più largo, più ricco, più progredito il ritmo di vita degli operai.
Il comunismo vuole abolire lo sfruttamento dei salari e vuole sopprimere la
libertà
, la
personalità
ed il
libero commercio
, in quanto vengono considerati libertà borghese, personalità borghese e commercio borghese.
Il comunismo è anti-patriottico; solo con il divenire classe dominante il proletariato può diventare effettivamente nazionale e con l’instaurazione dei proletariati nazionale, scompariranno anche gli antagonisti internazionali:
Il mezzo con cui il proletariato raggiungerà questi fini sarà quello di privare la borghesia degli strumenti di produzione e accentrarli tutti in mano allo Stato, che sarà il proletariato organizzato attraverso il Partito.
Quando le differenze di classe saranno sparite, il potere pubblico perderà il carattere politico.
Il proletariato, nella lotta contro la borghesia distrugge violentemente i vecchi rapporti di produzione e abolisce, insieme con questi rapporti di produzione, anche le condizioni di esistenza dell'antagonismo di classe e le classi in generale, e quindi anche il suo proprio
dominio di classe
.
Al posto della vecchia società borghese con le sue classi e con i suoi antagonismi di classe subentra un'associazione nella quale il libero sviluppo di ciascuno è la condizione per il libero sviluppo di tutti.
“A misura che verrà tolto lo sfruttamento di una nazione sulle altre”.
Origine:
Sviluppo:
Declino:
Trasformazione