Fu anche una crescita politica: la città si diede in breve tempo efficaci istituzioni politiche, imparando a governarsi da sé, come facevano le tante póleis greche di questa stessa epoca. In sostanza, Roma era una città-stato, potente anche sul piano militare. Lo dimostra la conquista di Alba Longa, grazie alla quale l’Urbe si pose a capo della Lega delle città latine. Lo dimostrano anche i dati archeologici: le mura erette, secondo la tradizione, dal re Servio Tullio, racchiudevano una superficie di ben 285 ettari. Si trattava della più vasta area urbana della penisola italica, che ospitava una popolazione di circa 30.000 abitanti (poco meno della metà di quanti ne contava Atene un secolo dopo). Un grande futuro era all’orizzonte.