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CESARE - Coggle Diagram
CESARE
nasce a Roma nel 100a.C.
aderisce alla parte dei populares
nel 63a.C. è pontefice massimo
si oppone alla condanna a morte senza processo dei catilinari
nel 60a.C. stipula il primo triumvirato con Pompeo e Crasso e nel 59a.C. è console
tra il 58 e il 50a.C. detiene il preconsolato in Gallia
durante la sua assenza da Roma, inizia la reazione anticesariana
con il passaggio del Rubicone ha inizio la guerra civile (49-45a.C.)
cesare sconfigge Pompeo a Farsalo nel 48a.C.
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le opere perdute attestano i suoi molteplici interessi
aderisce probabilmente all'atticismo, ma le sue orazioni sono perdute
gli interessi linguistici e grammaticali sono attestati dall'opera De analogia
gli Anticatones erano la risposta all'elogio ciceroniano di Catone
i Commentarii sono le uniche opere conservate
i commentarii: resoconti ufficiali per il Senato, ma anche appunti preparatori di un'opera storica
Cicerone giudica i Commentarii positivamente per la loro "brevità elegante e chiara"
rispetto al modello storiografico manca la prefazione, ma sono presenti disgressioni etnografiche
lo scrittore è il protagonista dei fatti narrati
il De bello Gallico narra le imprese di Cesare in Gallia (58-52a.C.)
l'epoca di composizione non è nota
un libro VIII si deve a Irzio
il De bello civili narra gli eventi dei primi due anni di guerra civile ed è incompiuto
le opere dei continuatori: Bellum Alexandrinum, Africum e Hispaniense
il resoconto storico è sostanzialmente attendibile
il protagonista è presentato sotto una luce favorevole
nel De bello Gallico prevale l'autoesaltazione
la campagna militare è presentata come una guerra "giusta" in quanto preventiva
Cesare si ritrae come un abile generale, che gode dell'obbedienza e della fiducia dei suoi soldati
nel De bello civili prevale l'autodifesa: Cesare è stat costretto a intraprendere il conflitto
Cesare aspira alla pace ed è clemente con gli avversari, che sono ritratti come crudeli, vendicativi e avidi
lo stile è sobrio e conciso
la lingua è regolare e spiccatamente "letteraria"
il lessico è selezionato in base a una volontà semplificatrice e uniformatrice
la sintassi è semplice e rigorosamente logica
è assente l'ornatus e il pathos è sobrio
prevale l'oratio obliqua