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Montale, Eugenio - Forse un mattino andando, Non chiederci la parola –…
Montale, Eugenio - Forse un mattino andando
Poesia
Gli uomini comuni—> non hanno questa consapevolezza e —>solo il poeta ha il privilegio di vedere ciò di cui gli altri non possono accorgersi.
Nella lirica—>parte della raccolta Ossi di seppia—> l’idea del mondo come “inganno” —> caratterizza il pensiero filosofico di Schopenhauer—> secondo il filosofo tedesco, il mondo—> ci circonda non è reale—> solo sotto forma di rappresentazione.
Montale pensa—> probabilmente tutto ciò—> si trova intorno a noi è solo apparenza e può crollare da un momento all’altro.
Poesia
L’atmosfera presente nella lirica—>data dall’aria limpida e cristallina (figura retorica della sinestesia)—> senza foschia e asciutta. Paragonandola al vetro—>potrebbe dire —>essa sia solida, come si trattasse di un incubo
Voltandosi di scatto, il poeta ha una folgorazione—>le cose consuete – cioè alberi, case e colli)—> proiettate su di uno schermo cinematografico—> la metafora dell’ mondo dell’uomo moderno—> è paragonato ad uno schermo
Il tema—> è quello dell’illusorietà del mondo —> circonda —> se ne aggiunge un altro—>il concetto del poeta diverso dagli altri—>l’uomo comune, ingannato dai sensi, non può capire e da ciò deriva l’incomprensione e l’incomunicabilità.
L’uomo comune viva la sua vita con superficialità—> resta chiuso nelle proprie certezze che sono soltanto illusorie.
La lirica termina con la consapevolezza del poeta di essere diverso dagli altri uomini—>si può dire —> la lirica si articola nei seguenti passaggi—>
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2) Il poeta è consapevole di non poter comunicare tale scoperta agi altri perché nella loro superficialità questi ultimi continuano a credere nell’inganno
3) Il poeta, rassegnato, continua a vivere nella solitudine e nell’incomprensione
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