Capitolo 10            "I moti del 1820-21"

Si creano sette segrete composte da membri della borghesia che aspirano ad avere peso nella società

In Italia erano presenti:

Carboneria, filiazione della massoneria

sette organizzate da Filippo Buonarotti

programma repubblicano e comunista

I moti iniziano in Spagna

il popolo si ribella alle truppe francesi sperando che torni il re

sperano che con il re torni la vecchia costituzione

il re però non capisce il popolo e annulla la costituzione, sciogliendo anche le Cortes

Egli viene in seguito costretto a richiamare la costituzione ed a formare un gabinetto iberale

la costituzione garantisce le libertà personali, l'abolizione delle torture e della confisca dei beni

Il cattolicesimo rimane comunque l'unica religione accettata

Anche nel Regno delle Due Sicilie la borghesia chiede che venga rispettata la carta Spagnola

per la prima volta la rivolta non si scatena a Napoli ma dalla borghesia nelle provincie

in Sicilia i Broni latifondisti vogliono creare un regno a parte

Anche in Portogallo il popolo richiama il re ed esige una costituzione

le colonie nel sud-America approfittano per dichiarare l'indipendenza

il re era rifugiato in Brasile ed è costretto a tornare

I moti minacciavano gli accordi presi nei trattati di Vienna per ristabilire gli equilibri delle varie nazioni

L'Austria controllava indirettamente tutta la penisola italiana ed i moti Napoletani davano problemi

viene così indetta la conferenza di Troppau in cui si delinea il principio d'intervento

Austria, Prussia e Russia si dichiararono gendarmi d'Europa nel tentativo di stroncare ogni principio rivoluzionario che andasse a minacciare gli equilibri stabiliti

Ferdinando I chiede sostegno alle truppe Austiache per stroncare i moti Napoletani, sconfiggendo l'esercito degli insorti.

In seguito alla "riconquista" fece abolire la costituzione ed il parlamento tenendo un regime di truppe austriache

proprio mentre la rivoluzione napoletana viene stroncata, i borghesi Piemontesi, Lombardi e Veneti insorgono chiedendo una costituzione a Vittorio Emanuele

Vittorio Emanuele non vuole ne reprimere il movimento ne dare una costituzione a quest ultimo e abdica in favore di Carlo Alberto

Carlo Alberto viene soprannominato anche "Tentenna" poichè è sempre indeciso

per colpa di questo suo comportamento l'unione dei borghesi viene facilmente sconfitta dall'esercito austriaco

inizia così un'epoca di caccia alle società segrete e chiusure di attività culturali come l'università

molti carbonari vennero graziati dalla pena di morte e condannati all'ergastolo

l'indifferenza Inglese nei confronti delle conquiste Austriache permise un maggiore controllo del Mediterraneo da parte di quest ultimi, nonchè un grandissimo potere

ciò innervosì lo Zar che voleva rafforzare la presenza russa nel mediterraneo