Problemi interni: conflitti tra i due stati sociali. La plebe era composta da artigiani, mercanti e il resto dei cittadini, i patrizi controllavano le principali magistrature, rivestivano cariche sacerdotali. La plebe voleva un codice di leggi scritte, l'ammissione alle magistrature, l'abolizione della schiavitù per debiti, e l'abolizione de divieto di matrimonio tra plebei e patrizi. Nel 494 a.C. i plebei rifiutano l'arruolamento dell'esercito: ai plebei fu concesso di nominare due magistrati con diritto di veto.
Codificazione delle leggi: nel 451/450 a.C. fu steso il primo testo di leggi scritte (Leggi delle XII tavole) scritto da dieci magistrati straordinari (decemviri). Le norme delle XII tavole riguardavano ogni campo del diritto.
Diritti dei plebei: legge Canuleia del 445 a.C.(tolta abolizione del divieto di matrimonio). Nel 326 a.C. legge Petelia Papiria sancì l'abolizione della schiavitù per debiti. Nel 300 a.C. legge Ogulnia concesse ai plebei il diritto di accedere alle cariche sacerdotali. Nel 287 a.C. legge Ortensia riconobbe la qualità di legge alle decisioni delle assemblee plebee.