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L’infinito leopardi- canti, Bruto minore, AD UN VINCITORE DI PALLONE,…
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Bruto minore
Le sue meditazioni lo portano alla conclusione -->la moralità è priva di significato—>Giove premia solo gli egoisti —>fa giochi arbitrari con l'umanità sfortunata—> è più infelice del resto del regno animale perché quest'ultimo non sa di essere infelice —>non medita sulla questione del suicidio —>se potesse, nulla impedirebbe loro di compiere l'atto senza esitazione.
Bruto l'assassino di Cesare —>raffigurato come un uomo —>ha sempre creduto nell'onore, nella virtù e nella libertà—> fine ha sacrificato tutto per questi ideali. È arrivato alla conclusione, troppo tardi per cambiare le cose, -->tutto è stato fatto invano—>tutto è stato inutile—> morirà persino disonorato e disonorato per le sue buone intenzioni.
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L’ultimo canto di saffo
OPERA
In Saffo—>si vede —>in realtà la poetessa di Lesbo non né deforme né infelice come viene raffigurata da Leopardi—>basava la sua rappresentazione su una falsa credenza tradizionale dell'epoca—>
Saffo conosceva, gustava e cantava la bellezza e l'amore più di quanto fosse possibile per Leopardi—>la rassegnazione all'infelicità, al dolore e alla solitudine—>rinuncia alle gioie della vita, suona nei versi di Leopardi come il sospiro sincero di un'anima femminile.
Saffo —>una figura tragica—> è uno spirito grande e generoso, una mente eccezionale e un carattere sublime intrappolato in un corpo miserabile. Saffo—> amava la luce (Faone)—> la sua vita—> fatta d'ombra—>amava la natura e la bellezza—>la natura è stata per lei come una matrigna cattiva —> lei è sensibile, colta e raffinata, è chiusa nella prigione di un corpo deforme. Né la grandezza del suo genio può aiutare a liberarla da questo orrore.
Il canto è un dolce apostrofo alle notti placide—>le parole si volgono rapidamente a una violenta evocazione della natura in tempesta fa eco al suo tumulto interiore.
Le domande angoscianti e accusatorie—> Leopardi pone a un destino —>ha negato la bellezza al miserabile—> Saffo sono interrotte dal pensiero della morte—>Saffo conclude affermando—> di tutte le speranze di gioia, di tutte le illusioni, resta ad attenderla solo il Tartaro .