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I MOTI DEL 1820-21, il 7 marzo il re fu costretto a richiamare la…
I MOTI DEL 1820-21
nei paesi europei, escluse Francia e Inghilterra, vi erano delle forme di partecipazione politica molto rischiose e limitate
portarono alla creazione di sette segrete, le quali puntavano a far tornare a prendere scelte nella vita pubblica il ceto medio
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il 2 luglio 1820 i tenenti Morelli e Silvati sollevarono la guarnigione di Nola e marciarono verso Avellino, chiedendo la costituzione di Spagna
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il presidente americano Monroe dichiarò che nessuna potenza europea poteva interferire negli affari americani e gli stati cominciarono a diventare indipendenti
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quando venivano repressi i moti napoletani la setta dei Federati piemontesi, insieme a quelli lombardi e veneti, dava inizio alla rivoluzione
chiedeva a re Vittorio Emanuele I la costituzione e voleva una fusione tra Piemonte, Lombardia e Veneto
abdicò a favore di suo fratello Carlo Felice che trovandosi a Modena, passò la reggenza a Carlo Alberto
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lo zar Alessandro I decise di non reprimerle considerando il fatto che anche lui stesso da giovane aveva idee liberali e costituzionali
alla sua morte alcuni ufficiali della guardia si rifiutarono di giurare fedeltà al nuovo zar Nicola I
lo zar, vista l'enorme disorganizzazione dei decabristi e dopo l'uccisione da parte loro del governatore militare di Pietroburgo, li fece uccidere
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