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L'ITALIA A METÀ DEL XV SECOLO - Coggle Diagram
L'ITALIA A METÀ DEL XV SECOLO
repubblica di Firenze
i Medici erano protettori delle arti
al loro servizio lavoravano i migliori architetti, scultori e pittori dell'epoca
agli inizi del '400 era ancor comune
in quel periodo molte famiglie potenti si contendevano il potere, ma ebbe la meglio la famiglia de' Medici
nel 1434 Cosimo de' Medici fece diventare la città una signoria
sia il figlio Pietro il Gottoso che suo nipote Lorenzo il Magnifico seguirono l'esempio di Cosimo
non ricoprire nessuna carica pubblica per evitare di esporsi al rischio
ducato di Milano
prima signoria
con i Dalla torre
poi ducato
con i Visconti
quando non ci sono più eredi maschi
il potere passa agli sforza, fino agli inizi del '500
che raggiungono il massimo splendore nel1385
con Gian Galeazzo Visconti
egli tenne a Milano una corte splendida, proteggendo artisti e letterati
e arricchì Milano di monumenti, come il duomo di Milano e la certosa di Pavia
regno di Napoli
Alfonso V il Magnanimo unificò Napoli e la Sicilia, e nella sua corte a Napoli creo uno splendido centro di cultura
sotto il governo Aragonese i territori italiani del sud cominciarono a commerciare con il mondo
il territorio era conteso tra gli Angioini e Aragonesi, in continua lotta
la guerra durò 20 anni
finì nel 1302, con la pace di Caltabellotta
Roberto d'Angiò ospitò a corte Francesco Petrarca e Giovanni Boccaccio
Quando morì senza eredi però scoppiarono di nuovo delle battaglie per il trono
Stato della Chiesa
in quel periodo era molto frequente il nepotismo
passare la carica di papa al nipote
guidato da un pontefice
aiutato dalla curia (una corte di ecclesiastici)
era uno stato difficile da governare, a causa delle città potenti che comprendeva, come Bologna o Perugia
repubblica di Venezia
c'erano poche famiglie aristocratiche
che sceglievano il doge
nel 1355 il doge Marin Faliero fu decapitato perché ha cercato di farsi signore della città