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1bis.QUALI REGOLE PER UN’AGRICOLTURA “SOSTENIBILE”?, 1., 2, 3, 4 - Coggle…
1bis.
QUALI REGOLE
PER UN’AGRICOLTURA “SOSTENIBILE”?
La
situazione italiana
: vi sono alcuni documenti “strategici” che ci portano ad individuazione delle caratteristiche dei
“modelli” di agricoltura sostenibile e di regole giuridiche condivise
.
Si tratta della
Strategia nazionale per lo Sviluppo Sostenibile
, elaborata dal Ministero dell’Ambiente nel 2017, dei
Rapporti, redatti dall’Alleanza Italiana per lo Sviluppo Sostenibile
:
“Il posizionamento rispetto ai 17 obiettivi per lo sviluppo sostenibile delle Nazioni Unite”
La Strategia infatti definisce un percorso che si fonda sulla
condivisione della sostenibilità come modello di sviluppo e sul coinvolgimento dei soggetti
che sono parte attiva nello sviluppo sostenibile.
Si tratta di un percorso partecipativo focalizzato sulla
condivisione di tre contenuti principali
:
A) il contesto di riferimento, ovvero la
valutazione del “posizionamento” italiano rispetto ai 17 obiettivi (Goal) e 169 sotto-obiettivi (Target) dell’Agenda 2030
;
B)
l’individuazione di un sistema di punti di forza e di debolezza
su cui costruire gli
*obiettivi da perseguir
, a partire dall’analisi di posizionamento;
C) il
sistema di obiettivi strategici nazionali organizzati intorno alle aree
(5P) dell’Agenda 2030 –
Persone, Pianeta, Prosperità, Pace e Partnership
.
La proposta del punto C si compone di un
sistema di scelte strategiche declinate in obiettivi strategici nazionali
, specifici per la realtà italiana, e complementari ai 169 target dell’Agenda 2030.
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L’Italia (nonché il posizionamento delle Regioni italiane)
– precisa il Rapporto del 2018 –
mostra segni di miglioramento in otto aree
:
Alimentazione e agricoltura sostenibile; salute; educazione, uguaglianza di genere, innovazione, modelli sostenibili di produzione e di consumo, lotta al cambiamento climatico, cooperazione internazionale.
Si rileva un
crescente fermento nella società civile per i temi legati allo sviluppo sostenibile
: come ad esempio sviluppo di programmi educativi nelle scuole e nelle università.
Questo fermeto è dovuta, per quanto attiene all’aspetto che ci interessa,
essenzialmente all’aumento della quota di superficie agricola dedicata a coltivazioni biologiche
.
D.m.1862/2018 sottolinea l'importanza disciplina le “
Modalità di funzionamento dell’Anagrafe nazionale della biodiversità di interesse agricolo e alimentare
”
Che rende operativo lo
strumento per la gestione del Sistema nazionale della biodiversità agraria e alimentare
, istituito con la legge sulla tutela della biodiversità del 2015.
Sono da sottolineare nell’ambito della difesa del patrimonio naturale, anche la L. 127/2017 “
Disposizioni per la salvaguardia degli agrumeti caratteristici
”,
che consentirà di
sostenere e salvaguardare i territori con questa particolare vocazione
.
L’obiettivo «è quello di riuscire a
salvaguardare la distintività delle nostre ricchezze naturali
, riconoscendo agli
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Il Rapporto considera il settore
agro-alimentare
uno dei settori
maggiormente interessati dall’innovazione
;
anche per andare incontro alle
rinnovate esigenze del consumatore
, sempre più sensibile a questi temi»;
per questo si ritiene che
debba essere favorita la diffusione delle migliori pratiche per una agricoltura 4.0
Sempre in questo scenario «vista la maggiore
sensibilità delle giovani generazioni
sui temi della sostenibilità, l'accesso di questi alla terra,
che si tratti di
terre pubbliche o di terre abbandonate
, sia nelle aree metropolitane che in quelle rurali e in particolare in quelle interne».
.
E' importante la presa di
coscienza del fatto che la sostenibilità dei sistemi di produzione
debba essere
analizzata in correlazione con le altre fasi delle filiere
che compongono il sistema alimentare che comunque la condizionano.
Nelle conclusioni si mira a quella che viene chiamata «
una ristrutturazione ecologica dei sistemi agroalimentari
»
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nella
prospettiva della sostenibilità e della sicurezza alimentare
,
A fronte di questo articolato panorama di modelli agricoli, non sempre codificati in modo preciso e disciplinati con norme imperative,
si assiste ad una
fuga in avanti dell’industria alimentare che mira a dare risposte immediate alla voglia di “sostenibilità”
Nell’anteprima del Rapporto Coop sui
consumi e stili di vita degli Italiani di oggi, l’ecosostenibilità del prodotto “vince” infatti sulle altre caratteristiche
.
Il fatto di avere un
brand legato alla sostenibilità viene in questo momento riconosciuto dai consumatori italiani come un importante valore aggiunto
, e la sostenibilità diventa una componente fondamentale della reputazione d’impresa.
Certamente sensibile a tale esigenza nell’aprile 2019 «Barilla sforna il primo biscotto 100% sostenibile». La sua sostenibilità è garantita dalla Carta del Mulino:
si tratta di un disciplinare firmato dai vertici della Barilla e ad oggi già sottoscritto da 500 imprese agricole, con l’obiettivo di raggiungerne 5mila.
Entro il 2022
Barilla dichiara di volersi approvvigionare con grano tenero sostenibile per tutte le 240mila le tonnellate
che acquista ogni anno, in modo da allargare l’impronta green a tutti i prodotti Mulino Bianco.
Tra le regole della Carta del Mulino (semina 2018, raccolto 2019), elaborate con il supporto del wwf, dell’Università di Bologna e di quella della Tuscia,
il
divieto di utilizzo del glifosato e dei neocotinoidi
– presentati efficacemente come «i pesticidi che uccidono le api» – all’utilizzo di
sementi certificate e non ogM
.
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che si va affermando nel mondo dei consumi, in
qualche modo organizzandosi per proprio conto
.
spesso focalizzati su un solo
aspetto specifico del genus sostenibilità
,
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