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CAP. 15 I PROBLEMI DELL'ITALIA UNITA - Coggle Diagram

- - - - Sostenuto da Francesco II di Borbone e dalla Chiesa che offriva asilo alla fuga dei briganti
        
        La ribellione venne alimentata da coloro che avevano perduto il monopolio del potere locale ma soprattutto perché le popolazioni non avevano avuto alcun beneficio, anzi a volte un peggioramento e: si sentivano offesi nella loro coscienza religiosa per l'anticlericalismo i cui frutti portarono a:
        
        laicizzazione delle scuole
        
        scioglimento dei monasteri
        
        leva obbligatoria
      - il sud Italia era trattato come una colonia. Non era strano considerando che Cavour aveva affermato che l'unità d'Italia doveva essere una ESPANSIONE DEL PIEMONTE e che il re continuava a sentirsi un sovrano piemontese. Vennero impiegati 120.000 soldati nell'Italia meridionale nelle rappresaglie contro i contadini rei di sostenere i briganti e compiendo esecuzioni sommarie
        BRIGANTAGGIO = GUERRA CIVILE
        Le rivolte vennero stroncate nel 1865 senza risolvere il malessere economico e la questione meridionale
        
        Cavour aveva iniziato delle trattative con Napoleone III per ottenere il ritiro da Roma delle truppe francesi che sarebbero state sostituite da truppe italiane. Cavour morì e Napoleone III non volle continuare le trattative
        
        Rattazzi assunse il potere. Lui è il re appoggiarono una spedizione di Garibaldi che al grido di "Roma o morte" sarebbe dovuta giungere fino a Roma e strappare la città al Papa. Napoleone III inviò un avvertimento al governo italiano e quest'ultimo invio delle truppe a raggiungere Garibaldi in Calabria. La spedizione si arrese e Garibaldi venne arrestato e poi liberato per amnistia. Rattazzi venne sostituito da Minghetti che giunse al compromesso sulla questione romana concludendo con la Francia la Convenzione di settembre
        
        Napoleone III doveva ritirare le sue truppe da Roma entro due anni
        
        il governo italiano prometteva di impedire qualsiasi attacco contro il territorio pontificio
        
        a capitale venne spostata da Torino a Firenze
        (Città più centrale nella penisola, esso rinunciava a Roma)
        
        L'8 dicembre Pio IX emanava l'enciclica quanta curaè un elenco di 80 proposizioni detto Sillabo in cui :
        
        veniva condannata la libertà di coscienza negando il principio cavouriano della "Libertà Chiesa in libero Stato" denunciando l'assurdità dello Stato laico e aconfessionale e la negazione dell'autorità della rivelazione, negando la libertà di culto che tende a equiparare tutte le religioni come se fossero uguali, negando la separazione di religione e società"
        
        1866 = TERZA GUERRA DI INDIPENDENZA
        Conseguenze :
        
        conquista del Veneto da Napoleone III
        
        disagio da parte delle forze armate che avevano avuto la prova dell'incapacità dei comandanti
        
        L'Austria aveva offerto all'Italia il Veneto in cambio della semplice neutralità ma il re voleva la guerra per soddisfare il suo desiderio di gloria militare e anche per il pensiero che una grande vittoria avrebbe permesso all'Italia di divenire una potenza rispettata e temuta
        
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        solo grazie alla vittoria prussiana di Sedowa che portò alla pace di Praga tra Austria e Prussia l'Italia riceveva il Veneto dalla Francia a cui l'Austria l'aveva ceduto. Tuttavia doveva rinunciare al Trentino.
        
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