Please enable JavaScript.

Coggle requires JavaScript to display documents.

SOFISTI, Senso originario del termine SOFISTA: sapiente, esperto del…

- - - - RETORICA
        
        arte del ben parlare, persuadere interlocutori: saper persuadere "dai giudici ai comuni cittadini", sapendo cogliere il momento opportuno nel valutare la predisposizione dell'interlocutore.
        
        La PAROLA è AUTONOMA dalla REALTA': assume un potere sconfinato (la politica stessa tende a ridursi a retorica)
        
        :pen: :girl::skin-tone-5: Frammento " Encomio di Elena": chi è riuscito ad esercitare una costrizione tramite la parola si è macchiato di colpa. Gorgia assolve Elena: è stata vittima dell'amore, delle lusinghe delle parole. Se l'amore è un dio, un essere inferiore come l'uomo non può rifiutarlo.
        
        :pen: :skull_and_crossbones: Frammento "Difesa di Palamede" Palamede è accusato da Ulisse di aver tradito la patria ed è condannato a morte.
        --> Uso della TECNICA APAGOGICA: Gorgia usa un discorso per opposti, che non porta a conclusioni certe.
        (Sesto Empirico) vuole convincere i giudici che quella della morte è una condanna irreparabile perché basata su fatti incerti. Si appella poi alla legge comune (una legge di natura ch esi oppone alla legge positiva).
    - - Deriva ed estremizzazine del pensiero Gorgiano e di Socrate CON
        
        Antistene e Diogene di Sinope https://coggle.it/diagram/YUg6UavxYkX-tmaj/t/filosofia-ellenistica-stoici-epicurei-scettici
- - - - 1° frammento: HOMO MENSURA:
        :pen: homo mensura (cose :eyes:)
        "di tutte le cose è misura l'uomo, di quelle che sono in quanto sono e di quelle che non sono in quanto non sono"
        NON ESISTE un criterio CHE DISCRIMINI
        
        ESSERE dal NON-ESSERE,
        
        VERO dal FALSO
        
        e i VALORI MORALI IN GENERE
        poiché --> il criterio di giudizio è l'uomo
        
        --> l'uomo (1° interpr. Plato. uomo = relativismo a partire dai sensi di ciascuno; 2° interpr. uomo = umanità, universalità, parametri comuni; 3° uomo= valori di una civiltà);
        --> le cose (1° gli oggetti percepiti; 2° la realtà in generale; 3° i valori)
        esso sta alla base della Sofistica e del pensiero occidentale.
        
        Questa teoria è una forma di:
        :star: UMANISMO
        l'uomo è giudice
        da qui la Svolta umanistica impressa daI filosofo alla filosofia: prima vera affermazione di antropocentrismo.
        
        Continuità tra natura e legge: Uomo ≠ animale x tecnica = leggi (tecnica della tecnica), di conseguenza la società (dove l'uomo realizza la sua natura)
        
        :star: FENOMENISMO
        la realtà è come appare
        (non abbiamo mai a che fare con la realtà stessa)
        :star: RELATIVISMO
        (conoscitivo e morale)
        la verità è relativa a una sit. e non esiste una verità "assoluta" - conseguenze: RELATIVISMO CULTURALE_
        
        frantumazione della verita in molteplici verità soggettive = sofistica
        
        equivalenza ideale delle opinioni
        
        riconosciemnto delle disparità dei valori che presiedono le diverse cività umane (tautaggio bello per i Traci, per altri è una pena da scontare)
        
        il relativismo è anche la chiave empirica del suo insegnamento sull'ARETE': "il vento può essere recepito da alcuni come caldo, altri come freddo, altri come intenso"
        
        2° frammento ANTILOGIE :pen:
        
        o metodo del discorso doppio, arte del costruire discorsi contrastanti, possibilità di sostenere due argomenti contraddittori intorno ad uno stesso oggetto;
        
        rappresentano il prevalere del proprio punto di vista su quello opposto;
        
        ogni situazione può essere vista e discussa da più punti di vista (implica superamento del dogmatismo)
        
        3° Frammento Sugli DEI:
        :pen: :latin_cross: dei
        
        ""non è possibile né che gli dei sono, né che non sono"
        
        --> accusa dei contemporanei di ATEISMO (libri bruciati nell'agorà). In realtà è tesi agnostica: gli dei non sono fenomenicamente osservabili e quindi fuori dalla portata del discorso umano.
        
        CRITICHE
        --> Platone Eutidemo: quest'affermazione distrugge gli argomenti degli altri, ma anche di chi li propone.
        --> Platone gli fa dire nel "Teeteto": Su ogni cosa è possibile dire e contraddire: non esistono opinioni vere, ma solo preferibili in base al contesto in cui si parla.
        
        --> Aristotele "IX Metafisica": lo critica aspramente: la sensazione è il tramite con le cose; con principio di non contraddizione;
        
        --> Sesto Empirico: "gli oggetti" di cui parla protagora sono di natura pratica e non teoretica: riguardano le cose umane, fatti che hanno una dimensione sociale.
        
        VIRTU' - areté
        
        è ABILITA', ECCELLENZA, il modo ottimale di essere uomo; (motivo per cui Socrate e Platone rifiutano l'insegnamento della virtù, che è praticare abitualemente il bene).
      - PLATO. Nel "Protagora" (incentrato sull'insegnamento della verità): l'insegnamento serve a fornire strumenti per meglio amministrare casa, governo, città attraverso la parola. Nel "Menone" emerge come ciò si basi sull'insegmanento dell'UTILE.
- - - - le FONTI
        S. non scrive nulla: perché intende la filosofia con un incessante esame di sé e degli altri e lo scritto non può stimolare la ricerca, bensì al massimo comunicare una dottrina.
        
        Aristofane prima fonte cronologica ne "Le Nuvole": una parodia e atto di accusa nei suoi confronti del suo insegnamento e gioventù, lo dipinge come il peggiore dei sofisti.
        
        Policrate nell' "Accusa contro S." accusa di essere antidemocratico e di aver corrotto i giovani (come Arist.)
        
        Platone fa di S. l'anti-sofista per antonomasia; nei Dialoghi presenta la più fortunata versione di S. suo maestro;
        
        Senofonte che da giovane ascoltava i suoi discorsi e solo da anziano scrisse "Memorabili di Socrate": S. è descritto come moralista e predicatore.
        
        Aristotele lo definisce come "scopritore del concetto" e il "teorico della VIRTU' come scienza".
        
        Di certo a Socrate va attribuito il METODO DIALETTICO (dialettica = arte del dialogo) m. d'indagine filosofica basato sul dialogo, descritto per la prima volta da Platone nei Dialoghi.
        IL DIALOGO socratico
        si serve del logos che, ossia procede «per domanda e risposta», coinvolge fattivamente maestro e discepolo in una esperienza spirituale unica di ricerca in comune della verità.
        usa
        come mezzi:
        
        Ignoranza e ironia fingersi ignoranti difronte all'interlocutore adulandone le capacità
        
        la brachilogia, domande e risposte brevi che mettono in crisi l'interlocutore;
        
        la confutazione (èlenchos) con cui dimostra la contraddittorietà delle tesi degli avversari;
        
        come scopo
        
        il tì ésti una risposta alla domanda "cos'è?" e la ricerca della definizione..
        
        la MAIEUTICA = far emergere la verità che è in ognuno, facendo partorire i CONCETTI, le loro definizioni (es. virtù e definizione di virtù)
        
        RAZIONALISMO MORALE
        S. professa
        VIRTU'
        
        è SCIENZA una forma di sapere (quindi un prodotto dell'intelletto) , che è riflettere criticamente, è ragionare sull'esistenza (sapere quando è bene fare un'azione), in questo modo la vita è disciplinata dalla ragione (razionalismo morale).
        
        è insegnabile
        
        è unica le diverse vitù (giustizia, coraggio, prudenza..) sono espressioni dell'unica scienza del bene (chi agisce fa sempre ciò che per lui è bene)
        
        è«arte di vivere»: con gli altri, politica nel senso di ragionare insieme sulle cose della città;
        
        :left_right_arrow: c'è il Vizio = ignoranza del vero bene (nessuno pecca volontariamente)
        
        ACCUSE
        --> accusa di Intellettualismo = sopravvalutazione della funzione dell'intelletto nel comportamento umano, da troppa importanza alla ragione;
        --> accusa di FORMALISMO = perché non definisce cos'è la virtù, che comportamento adottare;
        --> accusa di relativismo = il razionalismo per cui l'uomo resterebbe senza criteri etici, in balia delle situazioni del ragionare continuo.
        
        POLITICA E METAPOLITICA (ANTISERI)
        Socrate non era un politico militante, ma lo era nella dimensione dell’anima, cioè era capace di curare le anime degli altri. La politica di riferimento era quella ateniese, quella di una determinata civiltà.
        
        Nel Gorgia Platone proclama Socrate come l’unico «vero uomo politico» che la Grecia abbia avuto.
        (Curiosità: Socrate criticò la prassi democratica, che affidava all’estrazione a sorte funzioni e oneri che avrebbero dovuto essere invece distribuiti sulla base delle competenze e del valore degli individui.) Messo a morte ingiustamente, gli fu offerta la possibilità di fuggire: egli respinse questa possibilità poiché violenta contro le leggi.
        
        L’arma della sua rivoluzione non violenta fu la persuasione.
        
        Accusa. Socrate è reo di non credere negli Dei in cui crede la città e di introdurre altre nuove Divinità «nuovi daimónia». Un’accusa di eresia, insomma, crede in altri dei…
        
        Pensiamo alla società in cui vive, al fatto che con la sofistica si è studiato come i valori di un uomo dovessero coincidere con quelli del popolo di appartenenza, della propria città, civiltà…. Socrate, invece, desume da Anassagora e da Diogene di Apollonia la nozione di Dio come «intelligenza ordinatrice», ma la libera dai presupposti fisici su cui si fonda in quei filosofi, e incentra il discorso sulle «opere di Dio» di carattere in prevalenza etico, o comunque di natura squisitamente morale. Legame tra Dio (intelligenza divina) e psyché (intelligenza umana).
        
        --> Antropocentrismo: l’uomo è un’opera di Dio.
        
        --> daimónion = «segno» o «voce divina», una voce che Socrate sentiva dentro sé, un fatto, un evento un fenomeno divino, che ha il compito di indicare la giusta via, una sorta di oracolo interiore. Dio non è autore dei valori morali, ma ne è il protettore.
        
        SOCRATICI SUCCESSORI
        Nell’Apologia Socrate fa una profezia (che quando Platone scrive è già realtà) in cui dice che dopo la sua morte ingiusta “Molti saranno quelli che vi metteranno a prova”, molti uomini di ingegno. Infatti Socrate ebbe un seguito di discepoli diretti enorme. Socrate influenzerà il pensiero ellenico e in un certo senso sarà padre dell’Epicureismo e dello Stoicismo (conosciuto come Pirronismo).
        Diogene Laerzio, fra tutti gli amici di Socrate, ne indica sette come più rappresentativi e illustri: Senofonte (storico), Eschine, Antistene, Aristippo, Euclide, Fedone, e il più grande di tutti: Platone.
        
        della MORTE SOCRATE
        PLATONE ne parla:
        
        Critone
        
        Fedone
        
        Apologia
        
        La singola anima, si cura solo col «dia-logo», ossia col logos che, procedendo «per domanda e risposta», coinvolge fattivamente maestro e discepolo in una esperienza spirituale unica di ricerca in comune della verità”. Attraverso il dialogo aperto, tra gli interlocutori, tra le anime, la dialettica socratica mira all’esortazione della virtù, mira a convincere che l’anima e la cura dell’anima sono il massimo bene per l’uomo, mira a purificare l’anima saggiandola a fondo appunto con domande e risposte, per liberarla dagli errori e disporla alla verità.
        
        Tesi del NON-SAPERE prima condizione della ricerca e del dialogo filosofico: Sapiente è solo chi sa di non sapere, perché cerca il sapere è stimoltato ad indagare ma non può spingersi alla ricerca delle suprema realtà metafisica.
        
        L’IRONIA nel dialogo (pars destruens) il momento in cui portava l’interlocutore a riconoscere la propria presunzione di sapere, e quindi la propria ignoranza. Il "che cosa è?" ha un duplice volto uno - (confutatorio) e uno + (verso una definizione soddisfacente)
        
        Il momento in cui l’interlocutore riconosce la propria ignoranza è il MOMENTO CONFUTATORIO della sua dialettica ed è anche uno dei motivi delle inimicizie e della conseguente condanna a morte. La confutazione mette in discussione le certezze non autentiche, ma le credenze che vanno eliminate perché non portano alla verità. I mediocri non accettano di metterle in discussione e vedono l’ironia socratica come una mistificazione, un affronto.
        MAIEUTICA (Teeteto) Metafora diventata centrale nella Scienza dell’educazione odierna, è l’arte dell’ostetrica della levatrice, che non è essendo più in grado di procreare aiuta le altre donne a farlo. Allo stesso modo S. Si professa sterile di sapienza, ma in grado di aiutare gli altri a generala attraverso il dialogo. A impedirgli di generare e a rivelargli di fare l’ostetrico sarebbe proprio Dio. L’unico detentore del sapere è Dio, mentre il sapere umano ha poco valore. --> In questo modo il messaggio di Socrate va ben al di là dei limiti della della polis di Atene, ma anche oltre quella greca in genere diventando cosmopolitico, S. proclama l’autonomia del singolo uomo.
- - - - ESTREMIZZANO il realativismo di PROTAGORA:
        è possibile confutare qualsiasi asserto.
        
        escogitavano una serie di "dilemmi" che prevedevano risposte confutabili.
        
        erano giochi di concetti che servivano ad irretire l'uditore per spiazzarlo; ragionamenti capziosi e decettivi (ingannevoli)
        
        Eutidemo e Dionisiodoro
        
        "Eutindemo" Platone
- - - - 1^ distinzione tra
        
        LEGGE NATURALE (immutabile) ciò che unisce gli uomini
        
        ≠ LEGGE UMANA (mutevole) frutto di convenzione e libero arbitrio.
        
        insegnava LA MNEMOTECNICA perché mirava ad un sapere enciclopedico;
    - - radicalizza Ippia:
        
        la natura è verità: si identifica con l'utile e il piacevole; dimostra che in natura vince il più forte e che sia naturale che il più forte domini sul più debole.
        
        la legge è pura opinione, a volte falsa.
    - - Insegna studio dei SINONIMI: la distinzione tra i sinonimi, le proprietà e l'esattezza del linguaggio.
        
        (≠ Gorgia) non esclude la connessione tra realtà e parole, dimostrata con l'etimologia delle parole.
        
        L'UTILE è il fondamento della MORALE e della TEOLOGIA:
  - - - LEGGI sono paraventi che i potenti usano per i loro interessi;
        
        RELIGIONE dissacrò il concetto di DEI: "spauracchio" usato per far rispettare le leggi
    - - LA GIUSTIZIA è una MASCHERA :performing_arts: che cela l'interesse/ vantaggio dei potenti
        
        LEGGI strumenti a tutela degli interessi dei potenti