PLATONE: lo confuta nel "Fedone":
Affermare che l’Intelligenza ordina e causa tutte le cose, significa affermare che essa dispone tutte le cose nella migliore maniera possibile. Questo implica che l’«Intelligenza» e il «Bene» sono strutturalmente connessi.
Anassagora avrebbe dovuto spiegare il criterio del meglio in funzione del quale opera l'intelligenza: porre il meglio (il Bene) come condizione del generarsi, del perire e dell’essere delle cose.
Ma invece che al «meglio», ha continuato ad assegnare il ruolo di "causa" agli elementi fisici (aria, etere, acqua ecc.)
questa confutazione serve a Pl. per introdurre la "Seconda Navigazione" cioè il suo metodo dialettico che, al contrario di di quello dei Fisici e dei naturalisti, porta alla metafisica.
Anassagora ebbe ragione nell’affermare che l’Intelligenza è causa di tutto, ma non riesce a dare a questa sua affermazione un adeguato fondamento, a causa del metodo di ricerca usato (dei Naturalisti), cioè quello di cercare la causa (perché le cose si generano, perché si corrompono, perché sono) partendo da un metodo basato sui sensi.
GORGIA
Non esiste l'ESSERE: smonta le tesi di fisici pluralisti sull'essere annullandole reciprocamente