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IL BULLISMO: SAPERE PER CAPIRE E PER AGIRE! - Coggle Diagram
IL BULLISMO: SAPERE PER CAPIRE E PER AGIRE!
SAPERE
COSA SI INTENDE PER BULLISMO? Una serie di azioni continuative e persistenti che mirano intenzionalmente a fa del male o a danneggiare qualcuno. E' un grave problema di tipo relazionale che sorge all'interno di un gruppo di coetanei, in cui ogni membro svolge un ruolo diverso.
IL BULLISMO RIGUARDA: ragazzi minorenni sia maschi che femmine.
IL BULLISMO SI MANIFESTA: quando un prevaricatore compie delle prepotenze nei confronti di una vittima, spesso più debole e rassegnata, in presenza di un gruppo di coetanei che accetta o incoraggia tali sopraffazioni
IL BULLISMO NON E'. una tra le tante tipologie di comportamento che il codice penale classifica come reati, quali per esempio, il furto o il vandalismo. Ricerca tramite il seguente link,
normativa
, i reati commessi dai bulli e perseguibili in base al codice penale.
IL BULLISMO ASSUME VARIE FORME
BULLISMO VERBALE: la vittima viene continuamente presa in giro, provocata con espressioni offensive o razziste, insultata, minacciata.
BULLISMO PSICOLOGICO: il bullo agisce indirettamente affinché la vittima sia ignorata o esclusa dal gruppo dei coetanei
IL BULLISMO FISICO: la vittima subisce regolarmente sopraffazioni fisiche, furti o danneggiamenti a oggetti.
BULLISMO ELETTRONICO: il bullo utilizza strumenti elettronici come computer o cellulare per molestare la vittima attraverso SMS, chat, filmati e fotografie.
IL BULLISMO E I LUOGHI: il fenomeno si manifesta soprattutto nelle scuole dove i ragazzi sono costretti a stare in gruppo senza scegliersi. E' possibile comunque che la vittima venga tormentata anche all'uscita della scuola, sulla strada verso casa, o sui mezzi pubblici.
BULLISMO
CHI: ragazzi e ragazze tra i 7/8 e i 14/18 anni, tra la fase dell'infanzia e dell'adolescenza.
DANNI: possibili future situazioni problematiche
CHE COSA: azione di oppressione, sopraffazione, dominazione che dura nel tempo sotto forma fisica, verbale, psicologica elettronica
DOVE: Aree scolastiche come aule, corridoi, mense, spogliatoi, cortili...
Aree extrascolastiche: tragitto casa.scuola, mezzi di trasposto, parchi...
QUANDO: nei momenti in cui manca la sorveglianza da parte degli adulti .
VITTIME: bambini e ragazzi singolarmente o in gruppo, piuttosto deboli e impossibilitati a difendersi.
DANNI: ansietà, rifiuto di andare a scuola, stress, insicurezza, vittimismo...
PERCHÉ: i bulli sono aggressivi e hanno bisogno di dominare gli altri a causa di molteplici fattori personali a prescindere dall'educazione ricevuta e dal livello socio-economico familiare. I bulli mancano di empatia verso le loro vittime, cioè non hanno la capacità di comprendere le emozioni e le sensazioni altrui, di mettersi nei loro panni.
IL BULLISMO E LE SUE CARATTERISTICHE:
la durata del conflitto continua per un lungo periodo di tempo ai danni di un'unica vittima o di un gruppo preciso. Lo scontro non riguarda un rapporto tra pari, il bullo sa che il suo potere è maggiore e la sua vittima soccomberà. La dinamica del gruppo presuppone che la vittima sia isolata perché gli altri ragazzi si schierano dalla parte del bullo o ignorano il problema. Si può parlare, quindi, di una cultura della sopraffazione che impedisce a una comunità di crescere secondo i valori del rispetto e della tolleranza verso gli altri.
CAPIRE: senza dubbio c'è una forte correlazione tra bullismo, delinquenza e disagio esistenziale, infatti, i ruoli assunti nel periodo adolescenziale, rischiano di perdurare anche in fase adulta: il bullo non avendo sviluppato capacità relazionali costruttive in futuro manifesterà comportamenti antisociali e delinquenziali; la vittima non riuscendo a difendersi, assumerà un atteggiamento passivo e depressivo. Opporsi al bullismo significa credere nella cultura della legalità e nella difesa diritti di tutti.