processo di disgregazione della Jugoslavia, dove la crisi del regime a partito unico fece saltare gli equilibri fra le nazionalità su cui il paese si reggeva dalla fine della seconda guerra mondiale. L’esito delle prime elezioni libere,1990, accentuò le spinte centrifughe già operanti all’interno dello Stato federativo. Nel 1991, prima la Slovenia poi la Croazia proclamarono la propria indipendenza, facendola sancire da plebisciti. Lo stesso fece la Repubblica di Macedonia, che occupava la parte meridionale, e più arretrata, della Jugoslavia. Il governo federale jugoslavo, controllato dalla componente serba, accettò il fatto compiuto dell’indipendenza slovena e macedone, ma reagì duramente all’analoga iniziativa della Repubblica croata mobilitando forze armate e milizie irregolari. I due contrapposti nazionalismi, serbo e croato, alimentarono guerra che. operazioni di “pulizia etnica”, ossia a persecuzioni e violenze rivolte contro le minoranza per costringerle ad abbandonare le aree contese